Diabete, in Italia 1 milione di malati in più in 10 anni

Il numero di persone con diabete, in Italia, è aumentato di quasi 1 milione in 10 anni, passando da meno di 4 italiani su 100, a 5 su 100. Se ne è discusso a Roma, in un incontro tra esperti ed test-diabeteistituzioni, alla quarta edizione del Changing Diabetes Barometer Forum.
del 12/04/11 -

Il numero di persone con diabete, in Italia, è aumentato di quasi 1 milione in 10 anni, passando da meno di 4 italiani su 100, a 5 su 100. Se ne è discusso a Roma, in un incontro tra esperti ed test-diabeteistituzioni, alla quarta edizione del Changing Diabetes Barometer Forum. Molti passi in avanti, si apprende, sono stati fatti sul piano dell’assistenza e della cura, mentre l’impegno nella prevenzione andrebbe ancora potenziato. “Il ministero della Salute – ha ricordato Renato Lauro, Chiar dell’Italian Barometer Diabetes Observatory e Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata – ha predisposto un comitato permanente che ha l’obiettivo di preparare un Piano nazionale diabete e nel Piano sanitario nazionale 2011-2013 pone la malattia tra le sue priorità”. Il costo che il Servizio sanitario nazionale si trova a sostenere per una patologia tanto diffusa è elevatissimo: ben 1 milione di euro ogni ora, per un totale di 9,2 miliardi di euro l’anno, pari al 9% di tutte le risorse a disposizione per la sanità del nostro Paese.
A sorpresa, non è il trattamento del diabete in se stesso che costa di più, ma quello delle sue complicanze: infatti solo il 7% della spesa riguarda i farmaci, mentre il 25% è legato alle terapie per le complicanze e le patologie concomitanti e il 68% è relativo al ricovero ospedaliero e alle cure ambulatoriali. Questa malattia rappresenta quella che l’Onu ha definito un grave problema di sanità pubblica per il pianeta. Si stima infatti che il numero di persone colpite dal diabete nel mondo crescerà dai 171 milioni del 2000 ai 366 milioni nel 2030. Il 13 maggio 2010, la stessa Onu ha votato all’unanimità una risoluzione e prevede di tenere, nel settembre di quest’anno, un summit dove gli Stati membri affronteranno il ruolo delle istituzioni nella prevenzione enel controllo delle malattie non comunicabili, di cui fa parte il diabete.
“Il diabete è una pandemia globale che interessa sempre di più tutti noi – ha detto Antonio Tomassini, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato e dell’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, che organizza l’evento di oggi con il supporto non condizionato di Novo Nordisk – Il nostro Paese, dal punto di vista delle azioni politiche, può considerarsi all’avanguardia, per quanto attiene il diabete. Ad esempio, si è dotato per primo di una legge, la 115/87, che già un quarto di secolo fa definiva il diabete come una malattia di alto interesse sociale”.



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