Dieci miti Google da sfatare

E' sempre divertente smontare luoghi comuni, soprattutto quando queste "voci" vengono messe in circolazione da soggetti che nemmeno sanno di cosa stanno parlando ... Quindi sintonizzatevi sul prossimo articolo per scoprire i miti da sfatare relativi al posizionamento su Google.
del 08/10/15 -

1. "Più è importante il brand, più è difficile superarlo in Google"

E perchè mai ? Sotto quest'aspetto Google è assolutamente democratico. Puoi essere leader nel mercato della vendita di profumi all'essenza di merluzzo, e tutti coloro che ambiscono a tale prodotto ti conoscono. Ma se sul web non fai nulla, e non hai una buona reputazione, nulla ti sarà regalato. Il mondo reale è una cosa, il mondo web è un'altra.

2. "Beh ma il mio sito fa poche visite, come faccio ad arrivare nei primi posti ..."

Il numero di visite, pur essendo un parametro SEO che indica a Google quanto siamo conosciuti (e visitati) per quella specifica parola chiave, non è certamente tra i più importanti. Certo se abbiniamo il numero di visite alla storicità del sito il discorso cambia, ma sicuramente avere un sito poco "frequentato" non pregiudica le mie possibilità di ambire alle primissime posizioni.

3. "Se voglio posizionarmi per una parola chiave, basta ripeterla diverse volte sul mio sito"

Forse funzionava tanto, ma tanto tempo fa. Oggi il contenuto deve essere coerente, di facile lettura, logico: deve, insomma, corrispondere a ciò che l'utente vorrebbe leggere. E difficilmente qualcuno potrà apprezzare una pagina dove ripeto "vendita oro Milano" 100 volte su 150 parole.

4. "Per ambire ai primi posti, devo curare la descrizione e i "meta tag""

Lo snippet (vedi articolo sul funnel) è importante per altri fattori, non per la SEO. Ed i cosiddetti "meta tag", che una volta arricchivano la descrizione di ogni singola pagina del sito web, oggi sono quasi completamente ignorati. La sostanza è molto semplice: io sono Google, puoi cercare di convincermi come vuoi che questa pagina è coerente con la ricerca dell'utente, ma io deciderò non su quello che mi stai "dichiarando", ma su quello che posso constatare.

5. "Fare pay per click aiuta anche il posizionamento organico"

Mi verrebbe da rispondere "semmai il contrario", nel senso che di fatto può "rubare" budget destinato alla SEO ... Ma mi limiterò a rispondere in modo oggettivo: no. AdWords porta visite, ma come abbiamo visto prima le visite sono un parametro tra centinaia, e non sicuramente tra i più importanti. E, francamente, per portare molte visite fini a se stesse esistono metodi molto più veloci, economici ed efficaci ...

5. "Ormai i link esterni non servono più a nulla"

Se, magari ... Che ci piaccia o no (e a chi fa SEO in modo trasparente questa cosa non va molto giù), i backlink continuano ad essere uno dei parametri più importanti per un posizionamento su keyword competitive. Non si scappa, più fonti web parlano di me (e più sono autorevoli), e più Google mi terrà in considerazione.

6. "Io ho Page Rank zero, sono spacciato"

C'è chi sostiene che Google non aggiorni da tempo il PR, noi sosteniamo che lo fa ma che quest'ultimo ha ormai un'incidenza molto inferiore rispetto a qualche tempo fa. Ciò che prima identificava, in modo piuttosto univoco, la reputazione di un dominio, oggi è superato da altri fattori che tengono in considerazione un insieme di aspetti per cercare di dare un punteggio al dominio. Inoltre, chi ha detto che una pagina costruita bene, con ottimi contenuti, su un dominio PR0 non possa posizionarsi meglio di una fatta male su un dominio PR7 ?

7. "Se comunico a Google i miei aggiornamenti, lui indicizza il mio sito più in fretta"

Siamo nel 2015. La frequenza con la quale Google indicizza i miei contenuti è ormai arrivata ad un livello tale per cui non ha più senso la segnalazione, manuale o automatica che sia. Piuttosto, concentriamoci nel fornire sempre contenuti freschi e di qualità, che il motore indicizzerà in brevissimo tempo senza alcuna necessità di "invitarlo" a fare il proprio dovere ...

8. "La sitemap aiuta Google a capire com'è fatto il mio sito"

Questo non è propriamente un luogo comune, ma piuttosto una brutta abitudine ... Ciò che vogliamo dire è che non dovrebbe essercene bisogno ! Se un sito ha una corretta alberatura, indicizzazione e struttura, Google non ha bisogno della sitemap per capire come è costruito il percorso di navigazione e quali sono le pagine da indicizzare. Quindi la sitemap aiuta i siti che comunque sono costruiti male !

9. "Una tecnica efficace è quella di costruire pagine "ad hoc" nascoste, fatte apposta per la SEO"

Sì, effettivamente è una tecnica molto efficace per incappare in una penalizzazione. Le cosiddette "backdoor page", ovvero quelle pagine create solo ed esclusivamente per posizionare una o più keyword ma impresentabili (o quasi) all'utente finale, ingannano i motori di ricerca dalla notte dei tempi. Ma gli ultimi algoritmi, da Penguin in poi, stanno migliorando in tal senso, ed il fatto di non avere una pagina dichiarata importante linkata al menu principale viene ormai visto come sospetto. Molto sospetto. E non c'è peggior cosa per fare sentire Google preso per il c**o ...

10. "Più pagine ha un sito, più si posizionerà meglio"

Ancora una volta ribadiamo: non si posiziona un sito, ma una pagina. Non si fa SEO su un sito web, ma su un insieme di pagine. Non c'è alcun legame tra il numero di pagine di un sito ed il suo PR, o la sua reputazione, ed ancor meno più pagine significano sito meglio costruito. E' chiaro che, se posso lavorare con 50 pagine ognuna su 1 differente keyword piuttosto che 10 probabilmente riuscirò a posizionarmi su più parole chiave, ma questo è un altro discorso.

Speriamo che in qualche modo questo articolo vi abbia aiutato a soddisfare qualche piccola curiosità, come sempre non vogliamo scendere nei dettagli tecnici e complicare i concetti rendendoli poco comprensibili per i non addetti ai lavori ... ma ora anche voi potrete aiutarci a tirar le orecchie a chi ancora oggi sostiene che queste cose siano vere !



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
WebSenior
Responsabile account:
Gerardo Tartaglia (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 258220