Dieta anziani: gli alimenti e la quantità per un'alimentazione corretta

L'alimentazione nelle persone anziane gioca un ruolo fondamentale per il benessere dell'organismo, ecco alcuni consigli per una dieta equilibrata
del 17/01/17 -

Ad ogni età la qualità dell’alimentazione svolge un ruolo fondamentale per mantenere in salute l’intero organismo. A fronte di un minor fabbisogno calorico generale dell’ultra sessantacinquenne, dovuto in gran parte alla fisiologica riduzione del metabolismo basale, occorre garantire nella dieta anziani un rigoroso equilibrio tra i vari nutrienti. È importante che l’anziano possa trovare nel cibo tutti i composti di cui ha bisogno per conservare al meglio i propri tessuti. Questo significa innanzi tutto che non devono mai mancare le tre componenti fondamentali: carboidrati, protidi (proteine) e lipidi (grassi), insieme a vitamine e sali minerali.

Gli alimenti contenenti carboidrati sono la pasta, il pane, le patate e i legumi, e rivestono l’importante ruolo di fonte energetica. Le proteine si trovano abbondanti nella carne, nei latticini e nelle uova, e servono per consentire il naturale ricambio di cellule e tessuti. I grassi, sebbene siano avvolti da numerosi luoghi comuni a loro sfavore, devono comunque essere assunti nella dieta, poiché svolgono un ruolo molto importante nella funzionalità di tutte le membrane cellulari.

L’acqua nella dieta anziani

Prima di entrare nel merito della dieta anziani ideale, è opportuno soffermarsi sul tema dell’acqua. Con il passare degli anni, l’organismo diminuisce lo stimolo della sete, inducendo la persona anziana a bere sempre meno. Questo non deve accadere, poiché l’acqua in età senile assume un ruolo centrale nell’aiutare a mantenere attiva la funzionalità renale e nel conservare una idratazione sufficiente dei tessuti. Occorre quindi promuovere un’azione di incentivazione all’assunzione di liquidi i quali, è bene ricordarlo, possono derivare da numerose fonti diverse: latte, frutta, verdura, brodo di carne o vegetale, ecc. In termini quantitativi, rimane valido anche per gli anziani il riferimento comunemente accettato pari a circa 1,5-2,0 litri di acqua al giorno, considerando eventualmente valori poco più alti in caso di frequente sudorazione (periodo estivo).

Volendo affrontare con un approccio più pragmatico la dieta giornaliera, da cui ricavare anche la dieta settimanale dell’anziano, possiamo dividere l’argomento in base ai principali nutrienti visti sopra (fonte: Linee Guida per un’alimentazione sana dell’Inran):

Dieta Anziani: fabbisogno di carboidrati (energia)

In termini numerici, i carboidrati devono coprire circa il 60% delle calorie totali giornaliere nella dieta anziani. Questo significa che per un individuo di oltre 75 anni, che consuma mediamente 1700-1950 calorie al giorno se di sesso maschile e 1500-1750 calorie se femmina, il contributo energetico di cereali, legumi, pane, ecc. non deve superare rispettivamente 1095 e 975 calorie nelle 24 ore. Nella dieta dell’anziano dovrebbero essere ridotti al massimo gli zuccheri raffinati (dolciumi).

Dieta Anziani: fabbisogno di proteine

Il calcolo delle proteine che l’anziano deve ingerire quotidianamente si basa su una semplice equivalenza matematica: il fabbisogno espresso in grammi è pari al numero dei chilogrammi di peso corporeo. Pertanto, se la persona pesa 75 chilogrammi, dovrà assumere circa 75 grammi di proteine ogni giorno. Al riguardo, è opportuno precisare che è importantissimo garantire la presenza negli alimenti degli amminoacidi essenziali, ossia i costituenti delle proteine che l’organismo non è in grado di auto prodursi. Queste si trovano esclusivamente negli alimenti di origine animale (latticini, uova, carne e pesce). Per l’anziano è meglio prediligere le carni bianche (pollo e tacchino) ed il pesce non fritto perché più digeribili e meno grassi. Dal punto di vista energetico, i protidi non dovrebbero superare il 15% delle calorie complessive assunte al giorno.

Dieta Anziani: fabbisogno di grassi

I grassi devono coprire la restante quota calorica residua, ossia circa il 25%, e devono comprendere possibilmente lipidi di origine vegetale (olio di oliva e olio di semi) e di origine animale (grassi del latte, lardo e strutto). I primi sono da preferirsi rispetto ai secondi nella dieta per l’anziano, mentre i salumi e gli insaccati in generale dovrebbero essere ridotti al massimo. I grassi sono molto importanti anche per la loro funzione di veicolare le vitamine liposolubili, come le vitamine A, D, E e K, in grado di fissarsi esclusivamente sulla materia grassa.

Dieta Anziani: vitamine e sali minerali

Se la dieta sarà sufficientemente varia e ricca di frutta e verdura di stagione non dovrebbero presentarsi problemi di carenza vitaminica o salina. Tuttavia, considerando il sensibile depauperamento soprattutto del calcio nel soggetto anziano (riduzione del tessuto osseo) è bene garantire una fonte regolare di questo elemento dai derivati del latte o insalate a foglia verde.

Dieta anziani di riferimento

La dieta settimanale esemplare dell’anziano di sesso femminile (oltre 70 anni) può basarsi su variazioni del menu giornaliero seguente, in funzione dei gusti personali e della stagione. L’anziano di sesso maschile può considerare dei quantitativi lievemente superiori a quelli indicati (fonte: Dott.sa Delia Belluccia – Nutrizionista – e Dott.sa Teresa Spadaro):


  • colazione: una tazza di latte o di yogurt, un frutto fresco o spremuta (non zuccherata), fette biscottate (in numero di 4 circa);

  • spuntino del mattino: frutta fresca;

  • pranzo: riso o pasta (70g), carne bianca o pesce azzurro o formaggio spalmabile, pane in misura contenuta, frutta;

  • spuntino del pomeriggio: frutta fresca o secca (mandorle, nocciole, noci, ecc.);

  • cena: minestra di verdure (es. zuppa di cereali) o minestra di legumi, frutta.

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