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Differenze tra e-card o tessere professionale europea

22/11/17

Architetti e Ingegneri all’estero: con l’e-card o la tessera professionale europea? Le differenze tra e-card europea e tessera professionale sono poche. Ecco perchè la RPT ha proposto di mantenere la seconda e non la prima.

FotoArchitetti all'estero; e-card e tessera europea del professionista

Lo scorso gennaio, la Commissione europea ha presentato la proposta di una e-card europea dei servizi, ossia una procedura elettronica che semplifica le formalità necessarie per fornire prestazioni professionali degli ingegneri e degli architetti all’estero, e di tutti i professionisti, non solo tecnici. Questa nuova procedura per fornire prestazioni professionali all’estero non offrirebbe garanzie per il riconoscimento delle qualifiche. La nuova e-card conterrà: – i dati identificativi del professionista; – lo stato membro in cui la specifica attività verrà svolta; – le informazioni sulle qualifica/certificazioni richieste nello Stato membro di origine; – le informazioni sulla buona condotta del professionista; – le informazioni sulla copertura assicurativa del professionista. La e-card farà fede dello stabilimento legale nel paese del professionista. Una volta emessa impedirà agli stati membri ospitanti di richiedere al professionista nuove autorizzazioni, previste dalle singole legislazioni nazionali, creando così un mercato unico europeo dei servizi, regolato da un lasciapassare extra-nazionale.

Tessera professionale europea


Secondo la Rete Professioni Tecniche (RPT) risulta essere meglio la tessera professionale europea, la proposta della e-card, infatti, si sovrappone alla tessera professionale europea (European professional card, EPC), lo strumento previsto nel 2013 dalla Direttiva 55 per favorire le prestazioni professionali all’estero. L’utilizzazione di due strumenti simili non avrebbe senso.Una soluzione alternativa potrebbe essere, per esempio, estendere l’uso della tessera professionale europea a tutte le professioni indicate dalla Direttiva 55/2013. Infatti ad oggi solo 5 professioni possono utilizzarla. Sarebbe, quindi, opportuno fornire la possibilità a tutti di utilizzarla e non includere nelle future normative europee sull’e-card i professionisti regolamentati, visto che è possibile raggiungere gli stessi obiettivi con la tessera professionale europea. L’obiettivo della tessera professionale è quello di rafforzare il mercato interno e la libera circolazione dei professionisti con un riconoscimento più efficace e trasparente delle qualifiche professionali e una diminuzione degli oneri amministrativi legati al riconoscimento delle qualifiche professionali. Questo riconoscimento diventa neccessario quando si forniscono servizi in un altro Stato membro dell’Unione Europea , per un professionista è essenziale che il riconoscimento delle qualifiche professionali gli venga attribuito in fretta, per accedere in modo rapido e trasparente al mercato del lavoro e ai servizi nel paese in cui andrà a lavorare. Tale aspetto , possiede anche delle esternalità positive nei confronti dei consumatori, poichè sono riconosciute a tutti le qualifiche professionali del professionista con cui si lavora è una garanzia. La e-card, invece, proposta dalla nuova direttiva non gode della possibilità di poter offrire garanzie in termini di riconoscimento delle qualifiche professionali.

credit: Di Redazione Tecnica



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