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Dipendenti pubblici, in Lombardia sono meno che nel resto d’Italia

18/05/16

In Lombardia ci sono 41,21 dipendenti dell’intero comparto pubblico nazionale ogni mille abitanti. È il dato nettamente migliore a livello nazionale.

FotoIn Lombardia ci sono 41,21 dipendenti dell’intero comparto pubblico nazionale ogni mille abitanti. È il dato nettamente migliore a livello nazionale. Al secondo posto si piazza l’Emilia Romagna con 47,60 e poi il Piemonte con 49,68. Il risultato peggiore è quello della Val d’Aosta con 94,78: più del doppio rispetto alla Lombardia. A seguire il Trentino Alto Adige con 77,07 e il Friuli Venezia Giulia con 69,43.
I dati, che fanno riferimento all’anno 2014, provengono dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (ministero dell’Economia e delle Finanze) e sono stati elaborati da Éupolis Lombardia.

Su 1000 cittadini solo lo 0,33% è dipendente regionale
Se si considerano invece soltanto i dipendenti delle singole Regioni a statuto ordinario, i risultati per la nostra regione sono ancora più significativi. Ogni mille abitanti soltanto lo 0,33% dei cittadini è un dipendente regionale.
Le altre regioni virtuose da questo punto di vista sono Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, ma con valori comunque doppi rispetto alla Lombardia (rispettivamente 0,55%, 0,63% e 0,64%). Da notare inoltre che il dato lombardo è in miglioramento: nel 2013 il valore di riferimento era lo 0,34% e si contavano venti dipendenti in più (3.304 contro 3.284). Le regioni peggiori su questo fronte sono il Molise (2,06%), la Basilicata (2%) e l’Umbria (1,41%). Le prime due con valori di sei volte superiori rispetto alla Lombardia.

Ad ogni lombardo la forza lavoro regionale costa 18,75 euro
Un terzo dato che dimostra la capacità lombarda di far funzionare al meglio la macchina amministrativa utilizzando il minor numero di risorse possibile, è quello relativo al costo del lavoro dei dipendenti pubblici. A ogni lombardo costano 18,75 euro, il dato di gran lunga più basso delle regioni a statuto ordinario. Al secondo posto c’è il Veneto con 29,38 euro e poi l’Emilia Romagna con 35,22.
Dalla parte opposta della classifica non cambia nulla rispetto a quanto segnalato in precedenza: i dati peggiori sono registrati da Molise (con 144,73 euro), Basilicata (105,31 euro) e Umbria (75,02 euro). Nonostante i costi siano già estremamente contenuti, anche in questo caso la Lombardia è riuscita a migliorare ulteriormente la situazione nel giro di un anno: nel 2013 i dipendenti regionali costavano infatti a ogni lombardo 19,26 euro. Una variazione del 2,65%, raggiunta grazie a un contenimento dei costi del lavoro pari a 1,6 milioni di euro.
Per interpretare ancora meglio il dato relativo alla situazione lombarda si consideri che il valore medio delle regioni italiane a statuto ordinario si attesta a 38,95 euro. Più del doppio.

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