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Diritto al risarcimento per errata diagnosi del nascituro

05/02/18

Sentenza 13 settembre – 31 ottobre 2017, n. 25849: errore diagnostico consistito nella mancata individuazione delle malformazioni presenti nel feto al momento dell’ecografia. Si segnala un’importante sentenza in materia di errore diagnostico.

FotoNel 1999, una coppia di coniugi, in proprio e nella qualità di legali rappresentanti di un minore, convennero in giudizio un'’Azienda Ospedaliera esponendo: che la signora, alla ventunesima settimana di gestazione, si era sottoposta ad ecografia da parte di uno specialista di ostetricia e ginecologia dell’ospedale convenuto; che la predetta aveva poi partorito un figlio affetto da patologie agli arti superiori di gravità tale da determinarne una invalidità totale e permanente al 100%; che l’errore diagnostico consistito nella mancata individuazione delle malformazioni presenti nel feto al momento dell’ecografia, e la conseguente, omessa informazione, avevano impedito loro di esercitare il diritto, riconosciuto alla madre dalla L. n. 194 del 1978, art. 6, di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza, con gravissime conseguenze per essi attori sul piano psichico e della qualità di vita.

Il Tribunale di Brescia, con la sentenza n. 1587 del 2008, condannò l’Azienda ospedaliera a pagare agli attori le somme di Euro 250.000,00 a favore di Tizio e di Euro 200.000,00 a favore di Caio a titolo di risarcimento del danno per perdita di chance, ovvero perdita “della possibilità di valutare le due alternative oggettivamente possibili e di scegliere liberamente quella, comunque dolorosa, ma meno grave”.



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