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Dissensi Editore_Fenomenologia di Manuel Agnelli. Social e narrazione mitica ai tempi di X Factor.

13/12/17

Perché ci piace ciò che ci piace? Come nascono i miti contemporanei? Cristiana Boido ricostruisce un contemporaneo Viaggio dell’Eroe nella sua “Fenomenologia di Manuel Agnelli. Social e narrazione mitica ai tempi di X Factor”.

FotoDa sempre la narrazione ha un forte potere sociale e simbolico: le comunità, fin dai tempi più antichi, hanno utilizzato le storie per comprendere il mondo e intessere relazioni. In altre parole la narrazione tradizionale rappresenta la testimonianza della nostra esistenza, di ciò che è stato, di ciò che si potrà raccontare.
Nei tempi recenti l'utilizzo di realtà virtuali (i social media) ha generato lo stesso meccanismo: anche nelle “piazze virtuali” (le community social) la narrazione produce lo stesso effetto e cioè lascia testimonianza di ciò che è stato e di cui si potrà raccontare.

“Fenomenologia di Manuel Agnelli” verte la sua analisi proprio su questo: addentrarsi nella narrazione del mondo delle community nate attorno alla figura del leader carismatico e analizzare fenomenologicamente la nascita dal basso del mito Manuel Agnelli.

«Per un anno ho verificato quotidianamente gli interventi scoprendo in questo modo che i fan stavano, letteralmente, costruendo una mitologia dal basso, una specie di religione condivisa, e che Manuel Agnelli stava diventando un mito nel senso classico, un meme, ovvero un insieme di significati immediatamente percepibili, condivisi e quindi mitologici» (cit. pagg. 8-9).

Cristiana Boido, in modo lucido e puntuale, ha scoperto che la narrazione dei fan nelle communities virtuali non è differente dalle narrazioni epiche che hanno dato origine alla mitologia classica: una somma di narrazioni, ripetuta più volte, della quale si salvano i tratti distintivi, cioè quelli più significativi per una data epoca, così perfettamente rappresentativi e condivisi da entrare nella memoria collettiva come modelli, come archetipi. La mitologia classica e gran parte del cinema e della fiction seguono infatti il Viaggio dell'eroe di Campbell. Nel libro, l’Eroe dai mille volti, nel 1949, l’autore riversò i risultati dei lunghi studi sulle mitologie di tutto il mondo e di ogni epoca, dai quali aveva dedotto che molte leggende, di ogni tempo e di ogni paese, raccontano sempre lo stesso viaggio, quello dell’eroe, che si ripete, sempre, con gli stessi punti fermi, indipendentemente dal luogo e dal tempo, e che lui aveva chiamato Monomito.
Lo stesso successo di X-Factor è dovuto alla riconoscibilità di questo schema e Manuel Agnelli viene ricostruito come mito classico attraverso le figure dello Straniero, dell'Eroe, del Cercatore e del Trickster, del Signore Oscuro e dello Sciamano, che spiazza i concorrenti con la sua irriverenza e il cui giudizio, proprio come quello di uno sciamano, risulta inappellabile.




Cristiana Boido
Fenomenologia di Manuel Agnelli.
Social e narrazione mitica ai tempi di X-Factor
Dissensi (febbraio 2018).

Finalista sezione saggistica inedita premio Elison 2017.
Finalista sezione saggistica inedita premio Nabokov 2017.




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