SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Dopo l'Atto di indirizzo 2021 la UGL Salute replica al Ministro Speranza

08/04/21

"Pandemia certifica fallimenti delle recenti politiche, subito svolta epocale con gli operatori sanitari protagonisti"

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha reso pubblico l’Atto di Indirizzo politico 2021 che disegna le linee programmatiche del suo dicastero. “Non possiamo che condividere parzialmente quanto contenuto nel documento” commenta Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute.

“Quando leggiamo che la priorità è quella di investire per valorizzare le risorse umane siamo in sintonia con il Ministro, anche perché da tempo la UGL Salute ha formulato e inviato sul suo tavolo proposte in tal senso. L’incremento di personale attraverso l’assunzione con le dovute garanzie economiche e normative degli operatori sanitari è, per noi, alla base del rilancio del SSN. Chiediamo però che si strutturi attraverso una capillare rete di assistenza territoriale che funga da filtro nei confronti dei grandi poli ospedalieri allentandone la pressione per consentire una migliore erogazione di servizi. Concordiamo anche sugli investimenti che dovranno essere effettuati per la digitalizzazione e per lo sviluppo della telemedicina così come per quelli destinati all’edilizia sanitaria e alle nuove tecnologie. Il vero problema però è che questo Atto d’Indirizzo si scontra con la drammatica situazione portata a galla dallo scoppio della pandemia a oggi”.

Il segretario Giuliano prosegue: “siamo di fronte a un bel contenitore di proposte ma la realtà che vivono da oltre un anno gli operatori sanitari, le strutture e di riflesso i cittadini è ben diversa e molto drammatica. La diffusione del virus ha certificato, se mai ce ne fosse stato bisogno, i limiti delle politiche per la sanità. In questa fase d’emergenza abbiamo sentito parlare tanto di cambio di rotta, di investimenti, del ruolo fondamentale degli operatori sanitari ma nulla al momento di concreto nell’ultimo anno è stato fatto. Le belle promesse, i piani di rilancio annunciati e non applicati sono solo propaganda. Serve invece una reale svolta epocale che deve vedere come nuovi protagonisti gli operatori sanitari che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sono il motore indispensabile a cui aggrapparsi per uscire dalla crisi”.



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