E' Natale, insieme allo Studio Bee One possiamo creare un beneficio tangibile per la comunità
I Soci Fondatori Angelo Maria Riccardo Venditti e Federica Pollastrini uniti per promuovere un nuovo modello di business che rende pubbliche le performance complessive sociali e ambientali secondo uno standard completo, credibile e indipendente certificato da una terza parte.
Lo Studio Bee One tra i servizi offerti con il marchio Bee One Consulting si sta facendo portavoce, a titolo gratuito, della diffusione di un nuovo modello giuridico attraverso neo-costituzioni e/o trasformazioni della forma giuridica di società pre-esistenti.
Angelo Maria Riccardo Venditti, Co-Founder Studio Bee One - dichiara -
"Diventare una Benefit Corporation aiuta a ufficializzare e proteggere la mission di ogni società. E' la base per la creazione di un business completamente in salute".
Ha scritto E.M. Dodd: “Le attività di impresa sono permesse e incoraggiate dalla legge perché sono un servizio alla società piuttosto che fonte di profitto per i suoi proprietari” (Harvard Law Review, 1932).
Una Società Benefit è una nuova forma giuridica d’impresa che consente ad una azienda for profit di bilanciare un beneficio pubblico con gli utili degli azionisti.
A differenza di una società tradizionale, che ha come finalità esclusiva la distribuzione di dividendi ad azionisti e investitori, gli amministratori di una società benefit hanno l’obbligo di bilanciare gli interessi degli azionisti, l’interesse del pubblico e gli interessi delle altre parti interessate (ad esempio dipendenti e altri stakeholder).
In altre parole cambiare prospettiva comporterà conseguenze positivamente impressionanti.
Basti pensare che:
1. I talenti scelgono le aziende che hanno un impatto positivo
I Millennial oggi rappresentano il 50% della forza lavoro, che diventerà il 75% entro il 2025. Il 77% di questi afferma che “lo scopo dell’azienda è parte fondamentale del motivo per cui hanno scelto di lavorare lì.” – Deloitte Millenial Survey 2016
2. Le informazioni non finanziarie sono diventate fondamentali
“Il 64% degli investitori ritiene che le imprese non siano adeguatamente trasparenti in merito ai rischi non finanziari e quasi la metà degli investitori esclude determinati investimenti sulla base di informazioni non finanziarie.” – Ernst & Young, Global Survey of Institutional Investors, 2015
Giuseppe Costanzo
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