ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Elisabetta Piu - Premio Emilio Vedova - Il Segno 2015

28/06/16

Una selezione della produzione più recente dell’artista romana, tratte dalla serie “Destrutturati” e “Tasselli”: opere astratte dai segni rarefatti ed evocativi in cui si affronta una “destrutturazione” e una “ri-definizione” dell’oggetto quadro a partire da suggestioni della recente tradizione della Pittura Analitica, rivisitate con tocco elegante e poetico..

FotoIn mostra sul Naviglio Grande a Milano l’artista romana Elisabetta Piu, Premio Emilio Vedova-Il Segno 2015

Si inaugura sabato 2 luglio alle ore 18 allo Spazio E di Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, la mostra personale di pittura di Elisabetta Piu, vincitrice del Premio Emilio Vedova - Il Segno 2015 per la miglior opera astratta in concorso.

In esposizione una quindicina di opere, ovvero una selezione della produzione più recente dell’artista romana, tratte dalla serie “Destrutturati” e “Tasselli”: opere astratte dai segni rarefatti ed evocativi in cui si affronta una “destrutturazione” e una “ri-definizione” dell’oggetto quadro a partire da suggestioni della recente tradizione della Pittura Analitica, rivisitate con tocco elegante e poetico.

La mostra proseguirà fino al 7 luglio, visitabile tutti i giorni dalle 15 alle 19, ad ingresso libero. Chiuso il lunedì.

La mostra è a cura di Virgilio Patarini ed chiude una mini-rassegna che ha visto esporre allo Spazio E, nelle settimane precedenti, anche gli altri due vincitori dei principali riconoscimenti della settima edizione del Premio Il Segno: il viareggino Lorenzo Simonini, Premio Man Ray-Il Segno 2015 per la miglior opera fotografica e l’abruzzese Luigina Luzii, Premio Chagall – Il Segno 2015 per la miglior opera figurativa.

Qui di seguito una sintetica nota biografica.

ELISABETTA PIU
Nota Biografica

Elisabetta Piu (Cagliari, 1957), architetto, vive e lavora a Roma; inizia giovanissima il percorso artistico diplomandosi al liceo artistico e frequentando alcuni corsi dell’accademia delle belle arti di Roma. Nel 1980 si laurea alla facoltà di architettura di Roma, intraprende l’attività di progettazione e approfondisce le sue conoscenze sull’arte contemporanea. Il suo impegno nell’attività artistica cresce negli anni in un dialogo fecondo con la sua formazione professionale. Cerca un rapporto tra l’opera e il suo contenitore con una composizione modulare delle tele e con l’uso dei colori che inondano i quadri spezzando la monocromia delle superfici architettoniche che li accolgono. Le sue opere di grande formato hanno un impatto grafico, dominano le pareti come fondali da percorrere. In quelle di minore dimensione il gioco cromatico racconta capitoli di vita, attimi, sensazioni; con l’espandersi, il concentrarsi, il rarefarsi, l’intensificarsi, accompagna l’osservatore a ripercorrere l’andamento delle emozioni dell’artista e lo stimolano a integrarle con le proprie quando il segno non è più esplicito e quasi scompare. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Partecipa a mostre e biennali in Italia e all’estero ed è presente in cataloghi e pubblicazioni d’arte. Fa parte dell’associazione “Arte Altra” associazione no profit di Roma, collabora con diverse associazioni legate al sociale.
Tra gli ultimissimi eventi a cui partecipa segnaliamo: “Sose Spazio Arte”, Roma, Stazione di Ottavia, aprile-giugno 2016; “In punta di donna”, Roma, Teatro Italia, aprile 2016; “Plexus Metr’Art”, Roma, Porta di Ripa, aprile 2016; “Velato e Rivelato”, Galleria Varco, Roma, aprile 2016; “Peccato che non sia peccato”, Roma, Le Jardin 489, luglio 2015; “Finalisti del Premio Il Segno 2015”, Ferrara, Palazzo Racchetta, luglio 2015.

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