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Enel, intervista a Francesco Starace: la via della sostenibilità per il rilancio del Paese

26/01/21

Enel, l’AD Francesco Starace: rafforzare gli investimenti sostenibili, che per un’azienda energetica significa decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione, è oggi la strada più efficace per creare valore di lungo periodo

FotoIl futuro del Paese tra emergenza Coronavirus e ripresa economica, il valore della sostenibilità, l’impegno di Enel sul fronte della decarbonizzazione e dell’economia circolare: l’intervista dell’Osservatorio “Riparte l’Italia” all’AD e DG Francesco Starace.

Enel proietta il Paese in un futuro sempre più sostenibile: l’intervista all’AD e DG Francesco Starace

La prima scommessa è stata vinta: “Oggi le rinnovabili sono più competitive delle altre fonti e rappresentano il futuro dell’energia”. Ma per Enel questo è solo l’inizio, come ha spiegato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Starace nell’intervista rilasciata al think magazine dell’Osservatorio “Riparte l’Italia”: “Enel è stata tra i primi a credere in queste tecnologie, ormai dieci anni fa, in un momento in cui gli scettici erano ancora la maggioranza, ed è oggi il primo operatore privato a livello mondiale di energia prodotta da acqua, sole, vento e calore naturale della terra. Oggi sono rimasti in pochi a dubitare del ruolo di queste tecnologie per il futuro. La prossima sfida è completare la sostituzione graduale delle fonti fossili con le rinnovabili”. L’AD ha illustrato “gli obiettivi sfidanti” che il Gruppo si è dato in tale ottica: tra questi “la chiusura e riconversione delle centrali a carbone oggi attive in Italia entro il 2025 e nel mondo entro il 2030, ridurre del 70% le emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030, rispetto ai valori del 2017, e raggiungere la piena decarbonizzazione entro il 2050, grazie ad uno sviluppo sempre maggiore delle fonti rinnovabili, un ulteriore impegno per la digitalizzazione e per la ricerca di soluzioni innovative per l’elettrificazione consumi finali”. E sul raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050 “siamo sulla buona strada: a livello globale sia la capacità installata che la produzione di energia da fonti rinnovabili del Gruppo hanno superato quelle da fonti termoelettriche”. Nell’intervista, Francesco Starace ha parlato anche delle dieci proposte di Enel per il Recovery Fund: “I cluster di azioni “verdi” individuati seguono tre linee guida: decarbonizzazione e crescita delle rinnovabili, sviluppo di reti sempre più intelligenti e resilienti e elettrificazione dei consumi finali. Le nostre proposte riguardano investimenti che accelerino l’uso delle rinnovabili, rafforzino le reti di distribuzione resilienti e digitali, promuovano le città sostenibili, la mobilità elettrica e l’efficienza energetica: una serie di azioni in grado di favorire la ripresa e di generare nuove opportunità per il Paese”.

Francesco Starace a “Riparte l’Italia”: economia circolare, rinnovabili e tecnologie green per vincere la sfida della ripartenza

“Negli ultimi anni l’esperienza di Enel ha dimostrato come l’adozione di una strategia e di un modello di business sostenibili non sia soltanto un bene per l’ambiente, ma anche per la creazione di valore di lungo periodo”, ha ricordato Francesco Starace nell’intervista rilasciata all’Osservatorio “Riparte l’Italia”, evidenziando quindi come non ci possa essere contrapposizione tra ripresa economica e sostenibilità “ma al contrario, l’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente come l’adozione di strategie e modelli di business sostenibili renda le aziende più competitive proprio perché meno esposte a rischi, garantendo una maggiore solidità nel lungo termine”. E in merito alla ripresa, l’AD ha parlato dei punti di forza dell’Italia rilevando come il nostro Paese abbia “una vocazione naturale per la sostenibilità e oggi la sfida per la ripartenza non può che mettere al centro soluzioni che vadano in questa direzione, improntate su economia circolare, rinnovabili e tecnologia”. In questa prospettiva è necessario “lavorare su iter approvativi più rapidi per evitare, ad esempio, che siano necessari anni per realizzare nuovi impianti da fonti rinnovabili o che la transizione energetica abbia tempi più lunghi di quelli che la tecnologia permetterebbe”. Rivolgendosi poi ai giovani, Francesco Starace ne ha richiamato il valore facendo notare come abbiano “una visione del mondo e di come vorrebbero che fosse gestito molto chiara”, ben evidente già prima che scoppiasse la pandemia: “Cambiamento climatico, effetti delle attività umane sull’ambiente, importanza di agire prima che sia troppo tardi. Abbiamo l’opportunità di dare risposte a queste richieste e penso ci sia finalmente una condivisione di obiettivi e risposte a queste legittime richieste”.



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