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Comunicato Stampa

ENGIM VENETO porta le soft skills a scuola

07/04/20

Nelle scuole professionali del gruppo veneto, la prima palestra per l’allenamento dell’intelligenza emotiva e delle competenze per la vita degli studenti.

FotoCapacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi e di gestire positivamente le emozioni... è l'intelligenza emotiva, così come definita da #DanielGoleman, psicologo e scrittore americano, e tema di spicco di cui si parla molto tra i responsabili del personale e chi si occupa di formazione ed empowerment.

Ma c’è un’altra dimensione dove l’intelligenza emotiva e le Life Skills stanno prendendo piede. Le scuole di formazione e istruzione professionale del gruppo ENGIM VENETO, da alcuni mesi, stanno lavorando per portare questi insegnamenti nella didattica, personalizzandoli con programmi ad hoc di social emotional learning e competenze per la vita.

Un progetto di ENGIM VENETO nato dall’esigenza di dotare i propri studenti di tutte quelle competenze che si stanno rivelando necessarie per affrontare con successo il mondo del lavoro. Secondo uno studio dell’Harvard University, infatti, l’85% della realizzazione professionale dipende dalle soft skills mentre solo il 15% dalle competenze tecniche.

“Allenare l'intelligenza emotiva sin dalla scuola permette di crescere donne e uomini pronti ad affrontare le sfide del futuro, reciprocamente connessi, rispettosi verso sé stessi e gli altri e in grado di cogliere il mondo nel suo insieme. In ENGIM VENETO crediamo fortemente nel valore dell’intelligenza emotiva e per questo abbiamo avviato un progetto di inserimento delle life skills all'interno dei programmi scolastici” – racconta Chiara Bonuzzi responsabile del progetto -; “in questo periodo stiamo implementando un programma per supportare i formatori nello sviluppo dell’Intelligenza Emotiva sia personale che degli alunni. Inoltre alcuni tecnici interni a ENGIM VENETO si sono formati secondo la metodologia @SixSeconds ed ora stanno avviando percorsi per misurare #intelligenzaemotiva e gli stili cognitivi dei formatori che operano in alcune delle dodici sedi dell’ente. Personale specializzato offre poi agli insegnanti percorsi di #coaching per migliorare il proprio stile di educatori/insegnanti e portare l’intelligenza emotiva e le life skills in classe.”

Qui inserirei anche qualche informazione quantitativa sul numero di allievi già coinvolti nel progetto che hanno iniziato a lavorare sul programma (classi di Verona e di Vicenza) e qualche risultato qualitativo per rendere più empatica la comunicazione in termini di obiettivi raggiunti.

Un percorso impegnativo quello adottato da ENGIM VENETO che richiede tempo e risorse che per la scuola significa, non solo un miglioramento significativo nel clima di classe e strumenti più efficaci per la gestione degli allievi, ma anche un accrescimento del livello di apprendimento degli studenti e la consapevolezza di dotarli di strumenti essenziali per gestire meglio il loro futuro.

Il compito della scuola deve essere anche quello di preparare i ragazzi ad uno scenario professionale che sta cambiando e richiede nuovi impegni e un maggior focus su competenze strategiche soft quali flessibilità, capacità relazionali, orientamento al risultato, lavoro di gruppo, per citarne alcune tra quelle più ricercate dalle aziende.

Il prossimo importante passo, nelle scuole ENGIM VENETO sarà proprio di coinvolgere le aziende partner su questo tema, affinché le competenze per la vita e l’Intelligenza emotiva vengano monitorare ed allenate in modo consapevole anche durante le fasi di stage. Una sfida ambiziosa ma indispensabile per arrivare ad un’educazione realmente efficace.

Il concetto di soft skills, infatti, non è nuovo alle aziende ma oggi emerge in maniera ancor più dirompente; “Viviamo un momento della storia che non ha eguali. Il percorso di carriera in una singola azienda, - dalla culla alla tomba-, non esiste più. Dall’altro lato le aziende pretendono performance sempre più efficienti, e il tempo di formazione in azienda è sempre più ridotto. In questo senso la necessità che il dipendente possa essere subito operativo è essenziale, così come comprendere, quale sia in azienda il suo livello di flessibilità e modularità. Un concetto che implica, per l’azienda, una discreta libertà di poter riposizionare i propri dipendenti in nuove mansioni, team o dipartimenti e per le persone grande flessibilità e capacità di adattamento ai cambiamenti oltre che di apprendimento”. Carolina Gianardi manager spiega così in un articolo su Il Sole 24 ore il concetto di adattamento all’innovazione.
https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2019/11/18/soft-skills-aziende/


Con questo progetto, infine, ENGIM VENETO lavora su un altro aspetto importante, quello di ridurre fenomeni di dispersione scolastica e bullismo, agendo piuttosto sulle cause che li generano, strettamente correlate con la sfera emotiva.



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