ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Eni: l’intervento dell’AD Claudio Descalzi in Vaticano

28/06/19

Durante l’annuale incontro in Vaticano, Claudio Descalzi ha sottolineato che Eni porta avanti “una strategia chiara, per realizzare una transizione energetica rapida con le tecnologie esistenti”

FotoL’AD di Eni Claudio Descalzi attribuisce una grande rilevanza all’incontro annuale in Vaticano, un momento di riflessione e di confronto sulle attività da svolgere insieme alle altre compagnie per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e affrontare con successo la transizione energetica.

Claudio Descalzi: l’importanza di lavorare in sinergia
L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato il Papa in Vaticano per parlare di transizione climatica e ambiente. Il Pontefice ha ricevuto le compagnie petrolifere per dialogare sulle grandi tematiche ambientali che caratterizzano il nostro tempo e interpellare i maggiori rappresentanti del settore in Italia. L’AD di Eni ha parlato con grande schiettezza: “È evidente che a 4 anni dall’accordo di Parigi dobbiamo cambiare passo. I progressi sono insufficienti e le emissioni continuano a crescere”. Lavorare in sinergia diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità: Claudio Descalzi ha evidenziato l’importanza che tutti gli attori facciano la loro parte. “Il carico di responsabilità non è limitato alle società energetiche. Investitori, politici e consumatori sono attori chiave del cambiamento e devono riconoscere il loro ruolo nella transizione modificando i propri modelli di consumo, le strategie di investimento e le decisioni politiche”. L’obiettivo di Eni è già ben delineato, come ricorda l’AD: la società punta a “raggiungere la neutralità carbonica dal 2030 per le attività upstream come primo passo materiale e concreto di riduzione delle emissioni”. Il coinvolgimento di tutte le parti in causa è essenziale, in quanto trasformerà l’azione di Eni “in un pieno successo per la società umana e per l’ambiente”.

Claudio Descalzi: i contenuti della discussione in Vaticano
È la seconda volta che Eni partecipa al dialogo in Vaticano su energia e clima. Secondo l’AD Claudio Descalzi si tratta di un’occasione da non sottovalutare: “È uno dei momenti più alti e importanti di incontro dell’anno perché ci consente di discutere delle sfide e della complessità della transizione energetica con le altre società del settore e con i più grandi fondi di investimento mondiali, oltre ad esponenti chiave della comunità scientifica”. Le attività dell’incontro si sono svolte in un clima di grande franchezza e collaborazione, per parlare di transizione giusta e adatta a minimizzare gli impatti sociali. È fondamentale riconoscere “il diritto di gran parte della popolazione mondiale di progredire nello sviluppo e nell’accesso all’energia mentre procediamo il più rapidamente possibile verso un modello energetico a minori emissioni”, ha spiegato Claudio Descalzi. “Abbiamo discusso dell’applicazione di un carbon pricing per promuovere un uso più efficiente delle risorse e favorire l’utilizzo delle fonti più pulite. E infine di come comunicare la strategia e le azioni di decarbonizzazione nel nostro reporting”. L’AD ha concluso sottolineando che per queste nuove attività saranno destinati 3 miliardi di euro di capex nel periodo piano e 500 milioni di euro per la ricerca e sviluppo.



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