ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Esposizione artistica Spazi Mentali

09/08/17

Elena Visotto e le sue creature spaziali indagano l'inconscio.

FotoL'artista Elena Visotto residente a Corbolone si diploma nel 2010 presso l’ex Istituto Statale d’Arte di Venezia. Nel 2016 consegue il diploma di primo livello in arti visive e discipline dello spettacolo – pittura, presso l’Accademia di belle arti di Venezia.

viene pubblicata l’opera “Anima” su libro “Arte Contemporanea” di Silvia Landi, Feltrinelli Editore (2017)
Vengono anche pubblicate due fotografie: una fotografia nel calendario 2017 “Una Motta di Colore” per la cittadinanza di Motta Di Livenza (2016) e
la seconda nel calendario 2016 “Monocromia” per la cittadinanza di Motta Di Livenza (2015)

Inoltre si classifica 2° al premio “28° premio Marghera Renato Marinato, Marghera” (2012) e 3° al premio “15° concorso del miniquadro, miniscultura e poesia”, Marghera (2010)

Dal 2006 al 2017 partecipa ad esposizioni collettive, personali e collaborazioni con altri artisti a Marghera, Venezia, Villanova di Motta di Livenza, Lorenzaga (Motta di Livenza), Corbolone, San Stino di Livenza, Torre di Mosto, New York, Noventa di Piave, Budapest, Limestre, Cremona, Spresiano, Mestre, Vicenza e Motta di Livenza, San Donà di Piave, Pordenone, Belfiore (Pramaggiore), Jesolo, Conegliano, Giovinazzo (Bari).

La serie di opere realizzate vogliono rappresentare l’essenza stessa della vita, non solo a livello terreno, ma anche su scala universale, questo perché l’infinito piccolo si riflette nell’infinito grande. Esse rappresentano degli ipotetici uteri-universali, dove la luce si trasforma in materia e crea forme che rimandano a creature viventi o immaginarie, definite come archetipi. Questi archetipi provengono dall'inconscio e come negli animali vengono tramandati gli istinti di sopravvivenza, gli archetipi sono la vera eredità che gli antenati hanno lasciato ai loro figli. Questi col passare dei millenni si sono tramutati in ciò che definiamo divino. Tutto ciò che conosciamo, sia oggetto che creatura vivente, muta e si trasforma senza scomparire per davvero.
Nell'universo questa materia non ha né tempo né spazio, si aggrega e si disgrega in continuazione, basta pensare alle Supernove e alle Nubi di Magellano. La materia viva come uomini e animali nell'universo esiste in quanto noi terrestri siamo la prima prova dell’esistenza di altri.
Per riuscire a dare vita a queste creature archetipe antropomorfe viene sfruttata la tecnica di osservazione delle macchie di Rorschach, che grazie ai frattali permette di individuarle nell'ambiente circostante.

“Il Vuoto. Il Vuoto è Pieno. Il Vuoto mutò, cambiò equilibrio, si animò di forza e urlò come un neonato. Un’Onda di Luce e Suono. Sono nate le stelle. Sono nate le galassie è con esse la materia. La materia, piena di Forza, si plasmò e mutò in ciò che conosciamo e ciò che non conosciamo. Nascono Piante, Animali e Uomini.
Tre fratelli, nati nel firmamento, uniti da uno stesso sentimento si sono uniti a tre sorelle, nate nel mondo, dando inizio nell'infinito Piccolo, a ciò che avvenne nell'infinito Grande.
Il Vuoto divenne l’Universo, la casa degli Dei come la materia divenne Terra, la casa dei Viventi.” E.V.

L'esposizione sarà visibile al pubblico dal 11 al 27 agosto 2017 presso Good Cafè, Via Roma 22/B1, Caorle, aperto tutti i giorni dalle 7.00 alle 23.00.

L’artista sarà disponibile su richiesta.
Per info: elenavisotto@gmail.com



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