ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Fado in Chiado a Lisbona. Il canto del popolo portoghese

24/10/19

Due chitarristi ed una cantante: le musiche tradizionali portoghesi ed il Fado

Fado in Chiado a Lisbona

Il FADO a Lisbona, una esperienza unica.

Una sala da concerto non grande, due chitarristi ed una cantante: le musiche tradizionali portoghesi ed il Fado,
in R. da Misericórdia 14,




www.fadoinchiado.com

Tel.+351 961 717 778.
Il fado è un genere di musica popolare tipicamente portoghese della città di Lisbona (Portogallo), dal 2011 riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio intangibile dell’umanità.

Tecnicamente viene eseguito da una formazione musicale composta dalla voce che dialoga con la guitarra portuguesa accompagnati dalla viola do fado e dal cavaquinho, una chitarra di tipo spagnolo che produce le armonie ed i bassi. Talvolta alla formazione viene aggiunto il basso portoghese (baixo), a forma di chitarra spagnola, e talvolta anche una seconda chitarra portoghese.

Si tratta di una musica tonale, suonata su un tempo pari (2/4 o 4/8) generalmente armonizzata secondo lo schema mediterraneo e che, nella tradizione, ripete, di volta in volta, le coppie dei versi variandone la melodia.

Il nome deriva dal latino fatum (destino) in quanto essa si ispira al tipico sentimento portoghese della saudade e racconta temi di emigrazione, di lontananza, di separazione, dolore, sofferenza.


Come tutte le musiche popolari essa ha trovato il suo inizio nei luoghi al confine della malavita e della piccola delinquenza urbana, analogamente a quanto è accaduto per il samba e il tango.



Il fado divenne una musica di grande seguito popolare tra la fine dell'Ottocento ed i primi decenni del Novecento. L'introduzione nel fado dei temi della tourada (la corrida) è precedente a quest'epoca.
La dittatura salazarista, che ha governato il Portogallo fino agli Anni Settanta del Novecento, tentò di inquadrare e controllare il fado attraverso la censura preventiva dei testi e il tesseramento professionale degli esecutori: questo portò, da una parte, alla progressiva scomparsa della componente socialista e anarchica che era stata così importante nella genesi del genere, ma dall'altra parte "nazionalizzò" il genere portandolo ad una diffusione e notorietà fino ad allora impensabili, anche attraverso la "divizzazione" dei grandi interpreti, da Ercília Costa a Berta Cardoso, Alfredo "Marceneiro", Fernando Farinha e, soprattutto, Amália Rodrigues). Fu questa la "stagione d'oro" del fado, al quale giunsero a contribuire grandi compositori come Raul Ferrão, Frederico Valério, Alberto Janes e Alain Oulman (quest'ultimo anche perseguitato politico dalla dittatura, nonché marito di Amália)[1], Frederico de Freitas, Renato Varela, etc.) e alcuni poeti "fadisti" come João Linhares Barbosa, Silva Tavares, Frederico de Brito, Júlio de Sousa, Pedro Rodrigues, José Régio. Il regime espresso dalla rivoluzione del 1974, per reazione, tentò di sopprimere il genere emarginando per molti anni i suoi cultori - specialmente Amália Rodrigues - ed eliminandolo dai palinsesti radiotelevisivi. Non vi riuscì per il tenace attaccamento popolare ed anche per l'opera di conciliazione operata da fadisti "di sinistra" fra i quali, soprattutto, Carlos do Carmo, José Afonso e José Carlos Ary dos Santos[2].

Sebbene la forma poetica più popolare del fado sia una semplice successione di quartine, a volte slegate fra loro ("quadras soltas"), i poeti del genere l'hanno spesso perfezionata attraverso la tecnica della "glossa" cioè lo svolgimento poetico di un tema (una quartina detta "mote") in quattro strofe di dieci versi rimati, l'ultimo dei quali deve obbligatoriamente corrispondere a ciascun verso del "mote". In questo modo è costruita, fra moltissime altre, la celeberrima "Casa da Mariquinhas"[3] di Alfredo Duarte detto "O Marceneiro" (il falegname, per via del mestiere che esercitava), che del fado è forse il singolo brano più conosciuto in tutto il mondo.
Grazie alle innovazioni di stile e di gusto introdotte da Amália Rodrigues, tuttavia, anche poeti non tradizionali si sono accostati al genere ed hanno scritto per il fado testi anche notevoli. Sopra tutti Pedro Homem de Mello, David Mourão-Ferreira e José Carlos Ary dos Santos, ma anche tanti altri come Luís Portela, Pedro Tamen, J. L. Godinho, Augustina Bessa Luís. In seguito è stato "fadizzato" anche Fernando Pessoa.

Ad ogni città il suo Fado

Il Fado di Lisbona ha carattere più urbano e viene eseguito nelle 'tascas' (osterie) e nelle casas do fado (locali dove si consumano anche pasti). I suoi temi sono legati all'emigrazione e alla vita dei quartieri popolari; ha contenuti e cadenze musicali più drammatiche (tipicamente il 'Fado menor' una forma di improvvisazione popolare su armonie standard in tono minore). Ma nel fado lisboeta vi sono altre forme, ad esempio il fado corrido, che ha un andamento più mosso.

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Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
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