SALUTE e MEDICINA
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Farmaci, Federanziani: furto ai danni dei cittadini. Conservate gli scontrini

18/04/11

Sono giorni terribili quelli che stanno vivendo gli italiani che si recano ad acquistare i farmaci in farmacia. Può capitare loro, infatti, di trovarsi di fronte a un vero e proprio medicinalisalasso.

Sono giorni terribili quelli che stanno vivendo gli italiani che si recano ad acquistare i farmaci in farmacia. Può
capitare loro, infatti, di trovarsi di fronte a un vero e proprio medicinalisalasso. I malati oncologici possono arrivare a spendere 90 euro per medicine indispensabili. La denuncia è partita da Federanziani, secondo cui un costo compreso tra i 126 e i 240 milioni è quello che i cittadini potrebbero trovarsi a pagare per la manovra del taglio dei prezzi di rimborso sui farmaci generici di fascia “A” approvata dall’Aifa. Insomma, cala il rimborso che lo Stato concede per i farmaci generici a carico del Ssn, ma il prezzo rischia di restare lo stesso, col bel risultato che la differenza sarebbe a carico dei malati. Una decisione che in tutte le farmacie italiane ha provocato un “furto” nei confronti dei cittadini-malati, che si sono trovati a pagare le medicine fino al 40%, con casi in cui hanno pagato di tasca loro fino a 80-90 euro farmaci come quelli oncologici. Di fatto solo per i farmaci in fascia A, cioè quelli oggetto del provvedimento, ogni giorno lo Stato dispensa medicine per oltre 30 milioni di euro. I cittadini saranno costretti a sobbarcarsi la riduzione di questi rimborsi alle industrie che vanno dal 10% al 40%. Fino a quando le industrie non abbasseranno di fatto i prezzi dei farmaci.
Nonostante le rassicurazioni pervenute dall’AIFA, che in seguito all’appello di Federanziani si è detta pronta a incontrare le parti per diminuire i disagi dei cittadini, la federazione della terza età chiede alle regioni e al governo di sospendere temporaneamente questo decreto fino a quando tutto non sarà regolarizzato. Quanto ai cittadini, nel frattempo sarà fondamentale che conservino gli scontrini delle farmacie, che costituiranno prova per ottenere il rimborso dalle regioni. Federanziani intanto ha dato mandato al suo dipartimento legale di verificare la possibilità di una class action nei confronti di chi ha commesso un errore così imperdonabile a carico dei malati italiani.



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