FederAnziani a lavoratori del commercio: costi giornate lavoro perse per malattia da domani a vostro carico

Una vera e propria stangata si prepara per i lavoratori del settore terziario in seguito all’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, sottoscritto il 6 aprile 2011 da inpsConfcommercio insieme alla Fisascat Cisl e La Uiltucs Uil. D’ora in poi, infatti, i costi legati alle assenze per malattia saranno sempre più “spalmati” sulle spalle dei lavoratori.
del 14/04/11 -

Una vera e propria stangata si prepara per i lavoratori del settore terziario in seguito all’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, sottoscritto il 6 aprile 2011 da inpsConfcommercio insieme alla Fisascat Cisl e La Uiltucs Uil. D’ora in poi, infatti, i costi legati alle assenze per malattia saranno sempre più “spalmati” sulle spalle dei lavoratori. E’ l’allarme lanciato dal centro studi SIC di FederAnziani, che ha passato al vaglio il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, rilevandone le gravi implicazioni economiche per i dipendenti. In precedenza, in caso di malattia, il dipendente raggiungeva i seguenti livelli di indennità, calcolata in percentuale sulla retribuzione giornaliera netta cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto di lavoro: 100% nei primi tre giorni, 75% per i giorni dal 4° al 20° e 100% per i giorni successivi al 21°. Il nuovo contratto prevede che per i primi due eventi di malattia nell’anno solare l’integrazione INPS-datore di lavoro continui a essere pari al 100% della retribuzione; la percentuale riconosciuta al lavoratore in coincidenza del terzo evento di malattia durante il periodi di carenza, con decorrenza 1 aprile 2011 è fissata nella misura del 66%. A partire dal quinto evento, il datore di lavoro non dovrà più pagare i primi tre giorni, che sono decurtati al lavoratore. Il meccanismo di calcolo “a scalare” della carenza di malattia decorre dal 1 aprile 2011. “La nuova norma nasce per prevenire abusi da parte dei lavoratori nella fruizione dei permessi di malattia, ma gli effetti rischiano di essere pesanti per tutti quei lavoratori onesti che si ammalano più volte nel corso dell’anno” spiega il presidente di FederAnziani Roberto Messina. Secondo una stima del centro studi SIC FederAnziani, le assenze dovute alla sola influenza nel corso dell’anno ammontano a oltre 32 milioni di giornate, con un costo pari a circa 3 miliardi di euro per aziende, stato e famiglie. “Una cifra che col nuovo contratto si sposterà sempre più sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie – spiega Messina -. I lavoratori vedranno decurtato il loro stipendio a partire dal quinto evento di malattia. Dunque i consigli che si possono rivolgere loro in caso di influenza sono due: anzitutto vaccinarsi, quindi premere per ottenere degli accordi per la vaccinazione gratuita dei dipendenti, a carico delle aziende o dell’INPS. Detto ciò, viene da chiedersi che colpa abbia un lavoratore che si ammala sei volte nel corso dell’anno, una volta accertato che non si tratti di furbizia ma di vera e propria malattia”. Sempre secondo le rilevazioni del centro studi SIC tre quarti dei lavoratori non si vaccina mai. Ad essere carenti nella prevenzione sono proprio le categorie impiegate nel terziario: solo il 23% si vaccina annualmente, il 13% lo fa saltuariamente e ben il 64,1% non lo ha mai fatto. Il danno per i datori di lavoro è di 1,9 miliardi, a cui bisogna aggiungere le mancate entrate dell’Inps, i costi del Ssn e delle famiglie per le cure, la mancata produzione, il lavoro dei medici, ecc. “Per abbattere queste cifre non si può far altro che incoraggiare con specifiche campagne di sensibilizzazione i lavoratori a vaccinarsi, rendere facile ed accessibile la vaccinazione. FederAnziani ha calcolato che se si riuscisse ad immunizzare i 23 milioni di lavoratori italiani si spenderebbero 117 milioni di euro (5 euro per dose), ma i risparmi reali sarebbero almeno di dieci/quindici volte superiori. E d’ora in poi questo significa risparmi e tutela soprattutto per i lavoratori”.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Sic - Sanità in Cifre
Responsabile account:
Mario Bianconi (Responsabile contenuti)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 128920