Home articoli Hi-tech Articolo

Finix spiega : Intelligenza Artificiale dalle origini ai BOT

Finix FINIX sà quanto il progresso tecnologico porti al miglioramento sociale ed economico, ecco perché hanno deciso di introdurre nel loro HUB innovativo-tecnologico una soluzione di Business Intelligence che racchiude alcune tra le più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale in grado di dare alle aziende la possibilità di creare autonomamente il proprio assistente virtuale in base al tipo di attività e a esigenze specifiche, andando oltre il concetto di chatbot.
del 12/05/21 -

Intelligenza Artificiale, dal mito alla realtà
L’essere umano ha sempre immaginato un mondo fatto di tecnologie, città digitali, veicoli autonomi e case connesse. Si è sempre interrogato su cosa potesse significare vivere in un mondo in cui l’Intelligenza Artificiale fosse parte integrante delle nostre vite. Già nell’antica Grecia, la conoscenza veniva usata per unire mitologia e robotica cercando, proprio come noi oggi, di immaginare un futuro in cui la tecnologia potesse generare vita artificiale. Ma lo sviluppo tecnologico, in realtà, ha cambiato la società più di quanto fosse immaginabile.

Con il susseguirsi dei secoli, guidati dalla convinzione che la macchina fosse in grado di pensare, filosofi cinesi, greci e indiani iniziarono a studiare e analizzare la natura delle intelligenze artificiali, contribuendo a dare una chiara definizione di ciò che è l’AI oggi: un sistema programmato per compiere e gestire autonomamente alcune attività tipiche dell’essere umano.

Nonostante fosse argomento di discussione già nell’antichità, la sua nascita, secondo la definizione che conosciamo oggi, risale al 1950, grazie alla pubblicazione e diffusione dell’articolo “Computing Machinery and Intelligence” di Alan Turing, dove venne data grande visibilità, per la prima volta, al concetto di macchina pensante. Turing, affermò che: “Se una macchina può rispondere a tutte le domande e con le stesse parole di una persona normale, allora può essere chiamata macchina intelligente”. L’intelligenza venne da qui definita una semplice questione di dialogo.

Ma non fu solo questa la grande novità. Negli anni ’80 venne introdotto il concetto di Machine Learning, ovvero l’apprendimento automatico, una sottocategoria dell’Ai, che permette oggi alla macchina di imparare sola, identificando quelle che sono regolarità e irregolarità sulla base dei dati a disposizione. L’aspetto più interessante è che apprendendo, l’algoritmo migliora da solo la sua performance.

È attraverso innovazioni tecnologiche come queste e a strumenti di Artificial Intelligence, che oggi molti settori nell’ambito lavorativo, ma anche nella vita, hanno l’opportunità di vivere una vera e propria rivoluzione, sfruttando al meglio nuove opportunità per le proprie aziende e il business. Ma non è poi così facile.

L’AI per il business: futuro e opportunità
Termini come “Machine Learning” o “Intelligenza Artificiale”, possono risultare scontati per chi lavora nel campo dell’informatica, ma la verità è che per molte aziende risultano essere ancora concetti ostici da chiarire.

Siamo nel mezzo di un vero e proprio flusso mediatico sull’Intelligenza Artificiale e, chi investe, ha bisogno di cogliere l’occasione per sfruttare al meglio le sue utilità per entrare a far parte di questa ondata, ma, come abbiamo già detto, non è semplice. L’Intelligenza Artificiale per il business può diventare un ostacolo anche per le menti più lucide e curiose, in quanto legata a un settore non sempre facile da capire. Non tutti, infatti, conoscono i suoi potenziali usi. È importante far comprendere alle aziende che il successo si può raggiungere solo modificando la propria strategia, grazie ai dati acquisiti e appresi, agli errori e alle prove fatte.

È inevitabile un cambio del paradigma delle aziende con l’introduzione dell’AI, per questo è necessario sfruttare queste nuove tecnologie, per il progresso della propria attività.

Chatbot e Assistenti Virtuali
Uno degli obiettivi più consolidati dell’Intelligenza Artificiale è da sempre quello di creare un dispositivo in grado di conversare con un essere umano. Infatti, tra i risultati più soddisfacenti troviamo il Natural Language Processing (NLP), ovvero quell’applicazione dell’AI che interpreta, riconosce e riproduce il linguaggio parlato dell’essere umano. Questa tecnologia supporta l’analisi dei testi facilitando la comprensione di frasi, significati e sentimenti attraverso metodi di machine learning. L’obiettivo dell’NLP è la comunicazione tra macchine ed esseri umani al fine di riuscire a portare a termine determinati compiti, attraverso il riconoscimento del testo e il riconoscimento vocale. Tutto ciò si traduce in Chatbot: quei software in grado di dialogare con un essere umano tramite linguaggio naturale.

Quando si cerca di costruire un agente virtuale che utilizza una tecnologia NLP è importante considerare che le sue risposte non dipendono solo dal software, ma soprattutto dalla “base di conoscenza” di cui è stato dotato. Questa “base di conoscenza” è fatta di sessioni di domande e risposte precostituite, di sinonimi specifici relativi al pubblico potenziale dell’agente, che può essere costantemente migliorata dopo ogni interazione con gli esseri umani. Dispositivi come questi non sono intelligenti per la loro tecnologia, ma lo diventano interagendo con gli esseri umani. È qui che possono diventare uno strumento davvero utile per migliorare la vita, sotto ogni aspetto, diventando un vero supporto alle nostre attività quotidiane.

Quello che è estremamente interessante della tecnologia NLP, secondo Giovanni Landi, il nostro Responsabile Innovative Solutions, è che “le competenze necessarie non sono quelle tradizionali dell’informatica. Costruire un agente digitale intelligente è oggi un lavoro assimilabile alla scrittura di un romanzo, più che di un codice informatico. Questo permette non solo a chi studia l’informatica, ma anche ai laureati in Lettere, Linguistica e Semiologia di trovare lavoro nel campo, ed è una cosa molto stimolante soprattutto per le nuove generazioni”.

La soluzione FINIX
Noi di FINIX sappiamo quanto il progresso tecnologico porti al miglioramento sociale ed economico, ecco perché abbiamo deciso di introdurre nel nostro HUB innovativo-tecnologico una soluzione di Business Intelligence che racchiude alcune tra le più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale in grado di dare alle aziende la possibilità di creare autonomamente il proprio assistente virtuale in base al tipo di attività e a esigenze specifiche, andando oltre il concetto di chatbot.

Creare assistenti virtuali perfettamente integrabili con i sistemi e i processi aziendali permette oggi di svolgere e ottimizzare alcune attività come l’analisi dei dati aziendali, lo sviluppo di un customer service rapido ed efficiente e il supporto della pianificazione di strategie marketing, portando grandi vantaggi alle aziende e incrementando il business.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
FINIX Technology Solutions S.r.l.
Responsabile account:
Federica Bertelli (impiegata )
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 342200