ECONOMIA e FINANZA
Articolo

Focus di Anticimex sull’industria alimentare

26/10/16

Con 58.262 imprese attive, l’industria alimentare è un comparto strategico per l’Italia. Cresce l’attenzione delle aziende a tutela della salute dei consumatori: nei primi nove mesi del 2016 +12% gli interventi di controllo e monitoraggio degli infestanti e +93% le richieste di servizi con tecnologie innovative

Secondo la fotografia di Anticimex, realizzata su base dati InfoCamere-Movimprese in occasione della partecipazione a Cibus Tec, a livello geografico le imprese dell’industria alimentare sono concentrate prevalentemente in Sicilia (7.321), Campania (7.031), Lombardia (5.874), Puglia (4.855) ed Emilia Romagna (4.714)


Il numero delle aziende dell’industria alimentare è in leggera crescita (+0,6%): nel III trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono 58.262 le imprese attive, che rappresentano circa il 12% del totale industria in Italia. A livello geografico sono concentrate prevalentemente in Sicilia con 7.321 imprese (+1,6%), Campania con 7.031 (+2,2%), Lombardia con 5.874 (+0%), Puglia con 4.855 (+0,7%) ed Emilia Romagna con 4.714 (-1%), mentre le città più attive risultano Napoli (3.470), Roma (2.677) e Bari (2.199).
Questa la fotografia di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale, elaborata su base dati InfoCamere-Movimprese in occasione della partecipazione a Cibus Tec (25-28 ottobre, Parma).

L’industria alimentare è un settore strategico per il nostro Paese, ma per tutelare la salute dei consumatori richiede un’attenzione particolare sul tema della sicurezza e dell’igiene, e in particolare sul reale rischio rappresentato dagli infestanti.

Come si pone l’industria alimentare su questo fronte? Anticimex ha analizzato i propri dati nei primi nove mesi del 2016 e ad emergere è come l’attenzione delle imprese stia crescendo, con un aumento del +12% degli interventi di lotta agli infestanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli interventi più diffusi sono quelli per il controllo e il monitoraggio di insetti striscianti, roditori e ditteri. Seguono, invece, le attività per combattere e controllare gli infestanti specifici, correlati ad un prodotto o materia prima, come ad esempio il punteruolo del grano che attacca la farina, e quelli occasionali.

“A rendere le imprese più sensibili ai controlli ha giocato un ruolo chiave la parte normativa – afferma Valeria Paradiso, Responsabile Tecnico di Anticimex Italia – che nel corso degli anni ha posto alle imprese paletti sempre più stringenti per tutelare i consumatori, come ad esempio l’uso di prodotti chimici. Inoltre, le aziende sono obbligate ad adottare un piano di autocontrollo che mira ad identificare ed analizzare i rischi possibili durante la produzione di un alimento, tra cui la presenza di infestanti, a definire i mezzi necessari per neutralizzarli e ad assicurare che questi mezzi siano messi in atto in modo efficiente ed efficace. Obiettivi raggiungibili anche grazie agli investimenti nelle tecnologie innovative.”

Nell’ambito nelle nuove tecnologie, oggi è possibile intervenire con sistemi che permettono di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici e al contempo di rispettare l’ambiente circostante: nei primi nove mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le richieste per questo tipo di servizi sono quasi raddoppiate (+93%).

Per questo Anticimex ha sviluppato sistemi all’avanguardia che prevedono il monitoraggio elettronico, attraverso la tecnologia smart, che comunica dati in tempo reale sulla presenza di roditori, e programmabili, come TECHFOG, un dispositivo ad aria compressa per il controllo degli insetti infestanti e la sanificazione degli ambienti.

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