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Comunicato Stampa

Frazioni e periferie, urgono interventi per la sicurezza stradale

28/01/19

Bene le strisce pedonali illuminate nel centro, ma ora diventa necessario pensare anche agli attraversamenti e alla viabilità di frazioni e periferie. La richiesta arriva dai Popolari per Arezzo che invitano l’amministrazione ad iniziare a rivolgere attenzioni e risorse anche verso la sicurezza del resto del territorio comunale. Il recente impegno di oltre 50.000 euro ha infatti riguardato esclusivamente la città senza prendere in considerazione le strade delle frazioni dove la velocità delle auto è spesso più sostenuta, dove il traffico è maggiore e dove le strisce risultano in molti casi rovinate e poco visibili. Casi emblematici sono la pericolosa Sr71 o la dissestata strada di Ristradella. Ad emergere è l’esigenza di un piano di interventi per la segnaletica verticale e orizzontale, oltre alla previsione di nuovi strumenti deterrenti per limitare la velocità.

FotoBene le strisce pedonali illuminate nel centro, ma ora diventa necessario pensare anche agli attraversamenti e alla viabilità di frazioni e periferie. La richiesta arriva dai Popolari per Arezzo che invitano l’amministrazione ad iniziare a rivolgere attenzioni e risorse anche verso la sicurezza del resto del territorio comunale. Il recente impegno di oltre 50.000 euro ha infatti riguardato esclusivamente la città senza prendere in considerazione le strade delle frazioni dove la velocità delle auto è spesso più sostenuta, dove il traffico è maggiore e dove le strisce risultano in molti casi rovinate e poco visibili. Un caso emblematico è la trafficata e pericolosa Sr71 che taglia numerosi paesi e che presenta in più punti attraversamenti pedonali non adeguatamente segnalati e illuminati. Ad emergere è dunque l’esigenza di una più incisiva segnaletica verticale, di una manutenzione della segnaletica orizzontale e di una parallela previsione di nuovi strumenti deterrenti per rallentare gli automobilisti e per tutelare i pedoni (quali, ad esempio, proprio i led installati in città).

Un parallelo piano di opere è necessario anche per la manutenzione del manto di molte strade periferiche che attualmente risultano dissestate e per l’installazione di illuminazione nei loro punti più pericolosi, attraverso la previsione di un piano pluriennale di interventi che interessi l’intero territorio e che garantisca la qualità della viabilità. Un esempio è fornito dalla strada di Ristradella che va da Olmo a Frassineto dove i Popolari per Arezzo hanno raccolto le lamentele di alcuni cittadini relativamente al suo cattivo stato. «Questa amministrazione sta rivolgendo scarsa attenzione alle frazioni - commenta l’associazione. - Condividiamo e riteniamo giusti gli interventi di manutenzione, messa in sicurezza e illuminazione dei passaggi pedonali cittadini che noi stessi avevamo chiesto qualche mese fa, ma crediamo altrettanto importante orientare la stessa cura anche verso le realtà periferiche. L’amministrazione non può ignorare le tante esigenze emerse dai piccoli centri dove vive il 40% della popolazione aretina che paga le tasse come chi vive in città e che dunque ha diritto ad una simile cura: invitiamo dunque a far fronte alle legittime richieste che arrivano dalle frazioni, liberando risorse per prevedere un piano di interventi pluriennali volti a coprire l’intero territorio comunale».

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