SALUTE e MEDICINA
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Geobiologia e geopatie

L’uomo è un essere vibratorio immerso in un mondo di vibrazioni (“Quando l’elettrone vibra l’universo sussulta” diceva Einstein), che altro non sono che onde, vibrazioni di luce.

La geobiologia si occupa delle interferenze ed influenze di tutte le onde che ci colpiscono. Nell’antichità i cinesi sceglievano i luoghi dove costruire, secondo lo studio delle simmetrie dell’ambiente circostante; greci e latini facevano pascolare e dormire le greggi, per un anno, sui terreni dove volevano costruire. Le conoscenze della salubrità o meno dei luoghi sono stati quasi sempre appannaggio della casta sacerdotale: gli antichi luoghi sacri – pagani e paleocristiani- sono pieni di energia positiva. I Druidi, i Celti, gli Egizi, con i loro dolmen, obelischi, menhir, piramidi, prima; gli architetti delle grandi cattedrali, poi, hanno sempre tenuto in considerazione lo studio e la ricerca di luoghi carichi di energie positive e di neutralizzazione delle energie negative. Per averne una prova- senza essere necessariamente credenti- basta entrare in una delle cattedrali erette nel medioevo: ci si sente quasi estraniati dal resto del mondo. Oggi, purtroppo, questa abitudine è andata perduta e in nome del progresso si edifica dappertutto, a volte- come tragicamente accade di vedere- anche senza basilari studi tecnici di fattibilità.

I campi perturbatori da considerare, sono: la rete di Hartmann, la rete di Curry, la faglia, la falda d’acqua. La rete di Hartmann, così detta dal nome del suo scopritore, è una rete magnetica che si estende su tutto il globo terrestre. Il reticolo Curry è una griglia elettrica, con orientamento di 45° rispetto al reticolo di Hartmann, con punti di incrocio negativi e positivi, dove vengono esaltati i punti ionizzanti. La rete Curry è mobile, quindi è inutile spostare letti e mobili, per evitare i cosiddetti “punti cancro”- sono punti dove il Curry incrocia un’altra geopatia e provoca una frequenza altissima di orientamento molecolare, finendo per danneggiare gli organismi che, ignari, vi soggiornano. La notte, durante il riposo, tale lavorìo è aumentato, interferisce con la produzione di melatonina- ormone che contrasta il distress, regola gli anticorpi e limita i radicali liberi. La faglia è la spaccatura di una massa rocciosa, con slivellamento di due tronconi in senso verticale od orizzontale- ricordarsi la faglia di S.Andrea in California-.

La faglia, attraversata dai corsi d’acqua, emette raggi gamma, più intensi durante la notte; quindi, se si dorme su una faglia, che concentra la sua energia in poco spazio, si hanno effetti altamente negativi sugli organismi, La sovrapposizione della falda con un’altra forma geopatogena, non fa altro che accentuare il potenziale di agente nocivo per l’organismo.
Le patologie sono dovute al riscaldamento dei tessuti e l’effetto delle onde si rivelano su apparato endocrino, cuore, intestino.

Dall’analisi della pianta e sopralluogo sul posto, si evidenzia un nesso di causalità tra luogo, sottosuolo e paziente, con forte negatività quasi sempre nei luoghi deputati al riposo: le camere da letto, vere antenne accumulatrici, con i letti in metallo, materassi con molle, tv.

Risanato l’ambiente, naturalmente senza distruggere la casa, dopo qualche tempo, gli abitanti non presentano o manifestano in misura molto ridotta i sintomi suddetti, con tutto il loro corollario.



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