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Comunicato Stampa

Giornata Nazionale delle Persone con Lesione al Midollo Spinale: il trattamento osteopatico contribuisce alla gestione del dolore

04/04/19

Paola Sciomachen, Presidente del ROI - Registro degli Osteopati d’Italia: “L’osteopatia è pronta a fare la sua parte a fianco delle altre professioni sanitarie a tutela dei pazienti affetti da cronicità”

Milano, 4 aprile 2019 – L’osteopatia può contribuire a gestire efficacemente il dolore nelle persone con lesione al midollo spinale e in modo particolare in quanti non possono sottoporsi a terapie farmacologiche. A ricordarlo è il ROI – Registro degli Osteopati d’Italia, la più rappresentativa e storica associazione di categoria in Italia con oltre 3.000 iscritti, in occasione della Giornata nazionale delle Persone con Lesione al Midollo spinale che si celebra oggi 4 aprile.

In Italia, secondo i dati FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) vivono circa 75.000 persone con esiti di lesione al midollo spinale. Nel nostro Paese ogni anno diventano para o tetraplegiche circa 2.500 persone, soprattutto a causa di incidenti stradali, sul lavoro e sportivi. L’80% di queste persone ha un’età compresa tra i 10 e i 40 anni e quindi un’aspettativa di vita molto lunga.

“La pratica osteopatica può offrire un valido supporto alle altre professioni sanitarie, integrandosi con esse per garantire risultati concreti nel trattamento del dolore derivante da patologie croniche, incluse le lesioni midollari – ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI Registro degli Osteopati d’Italia. Uno studio condotto da ricercatori italiani e pubblicato da Spinal Cord Journal ha dimostrato la validità delle terapie che associano il trattamento osteopatico e quello farmacologico, contribuendo sensibilmente alla gestione della percezione dolorosa, aumentando la mobilità e migliorando la qualità della vita. La gestione della persona con cronicità – ha proseguito Paola Sciomachen – sono la grande sfida per il futuro del sistema sanitario. L’osteopatia è pronta a fare la sua parte e per questo il prossimo Congresso nazionale del ROI in programma a Roma il prossimo 6 e 7 giugno metterà al centro la persona con cronicità”.

Uno studio sperimentale condotto in Italia nel 2010 su 47 pazienti dell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, rivela come il trattamento osteopatico aiuti a ridurre il dolore nocicettivo, determinato dall'attivazione dei recettori del dolore, sia neuropatico, che insorge come diretta conseguenza di un danno o di una malattia che colpisce il sistema nervoso. I pazienti oggetto dello studio sono stati suddivisi in tre gruppi: uno in cui i soggetti sono stati trattati con terapia farmacologica, uno che prevedeva solo il trattamento osteopatico e uno che associava i due approcci dopo aver raggiunto una fase stabile di miglioramento grazie all’impiego di farmaci.

I risultati dello studio, rilevati mediante la scala di valutazione del dolore (VNS), hanno evidenziato una progressiva riduzione della percezione del dolore in tutti e tre i gruppi, con il raggiungimento di esiti omogenei al termine della dodicesima settimana. I soggetti sottoposti al trattamento osteopatico combinato ai farmaci hanno però ottenuto un significativo miglioramento nelle dodici settimane successive, contrariamente ai pazienti degli altri due gruppi che non hanno mostrato progressi rilevanti. Dallo studio emerge che il trattamento osteopatico costituisce un approccio funzionale complementare alla terapia farmacologica.


Registro degli Osteopati d'Italia (ROI)
Il Registro degli Osteopati d'Italia (ROI) è l'Associazione più rappresentativa e più antica del settore a livello nazionale. Nasce nel 1989 con l'obiettivo di stimolare la diffusione e la valorizzazione dell'osteopatia in Italia. L’Associazione promuove la ricerca in campo osteopatico, l'aggiornamento e la formazione professionale dei suoi iscritti, a garanzia della qualità e della sicurezza delle prestazioni offerte. È un'Associazione privata senza fini di lucro che svolge attività di autoregolamentazione, autodisciplina, rappresentanza e coordinamento degli associati. Inoltre il ROI indirizza e definisce i criteri formativi e la deontologia professionale. Il ROI conta oltre 3.000 osteopati iscritti.
www.registro-osteopati-italia.com

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