EDITORIA
Comunicato Stampa

Giuseppe Cagnato presenta il suo terzo libro, Cattivarie, ovvero le varie cattiverie attorno a noi.

15/01/19

Autore di altri due romanzi, sempre editi da Nulla Die, Cagnato con disincanto parla di sé e della vita.

FotoCattivarie. Il terzo libro di Giuseppe Cagnato. Ne parla in questa breve e interessante intervista.

Cattivarie: perché hai scelto questo titolo?

Il titolo Cattivarie è un gioco di parole che significa “Varie cattiverie”. Questo parola inventata mi ha dato la possibilità di legare tutti i racconti con un unico filo conduttore.

A cosa ti sei ispirato nei tuoi racconti?

È la vita reale la mia inesauribile fonte di ispirazione, e per quanto io mi sforzi di ridicolizzarla, trasformarla, esagerarla, vestirla coi costumi della farsa… beh, vengo sempre di gran lunga superato dal cinismo, dalla stupidità e dall’arroganza della cronaca quotidiana.

Cosa lega Cattivarie ai tuoi primi romanzi?

Oddio, io guardo molto la vita, i comportamenti delle persone, le contraddizioni, i fallimenti… e sono in particolar modo attratto dall’imbecillità e dalle miserie umane. Questo è quello che lega tutti i miei libri.

Come definiresti Giuseppe Cagnato autore?

Come mi definirei come autore? Non lo so, forse sono solo una persona ansiosa, un insicuro che cerca di esorcizzare, di capire, di controllare le paure mettendole in ordine sopra un foglio bianco. Per fortuna, l’ironia mi ha dato la possibilità di salvaguardare uno straccio di salute mentale e di regalare alcuni piacevoli momenti a chi legge i miei libri.



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