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Comunicato Stampa

GniGni.it, un sito internet sul mistero di Favino rapito dai The Jackal al Festival di Sanremo

12/02/18

Giuseppe Piro, l'ideatore del sito, si occupa di comunicazione digitale da anni. Il sito non ha alcun intento speculativo e verrà regalato ai The Jackal.

FotoIn queste periodo di Festival Sanremese sempre più la cosa più divertente è il tormentone messo in piedi ogni anno da i The Jackal. Quest'anno il tormentone è "Gni Gni".

E proprio riguardo a questo tormentone è spuntato sulla rete il sito Gnigni.it. Abbiamo ascoltato l'inventore di questa iniziativa digitale divertente:
"Mi chiamo Giuseppe Piro e mi occupo da anni di Comunicazione Digitale con la mia Ariaperta online. Gestisco uno dei network di blog più grandi d’Europa. e diversi progetti digitali.
Mi ha incuriosito la grande operazione mediatica che i The Jackal e Favino sono riusciti a fare con il loro tormentone “Gni Gni”. Per noi che ci occupiamo di digitale è una curiosità inarrestabile andare a curiosare se il dominio di un evento mediatico è libero. Ed era incredibilmente libero!
Preso subito ed ecco online il mistero dello “Gni Gni” di Favino al Festival di Sanremo per chi non se ne fosse accorto.
Questo sito chiaramente non ha alcun intento speculativo ed è solo un omaggio al genio dei The Jackal e alla bravura immensa di Favino.
Se i The Jackal o Favino vorranno questo sito lo cederemo gratuitamente. Altrimenti ne faremo un sito di tormentoni del web. Per puro divertimento."

Gnigni-gnigni è suono onomatopeico che ricorda i cardini della porta di casa che, cigolando, disturbano la quiete in un caldo pomeriggio estivo, quando tutti vorrebbero farsi un sonnellino, ma c’è chi è inquieto e continua a fare la spola tra la piscina e la cucina.
No? Ho sbagliato?
Ebbene sì, perché gnigni non è niente di tutto questo, pur avendo in comune con i cardini di cui sopra l’elemento di disturbo.

#Gnigni è il tormentone di Sanremo ideato dal gruppo napoletano dei The Jackal, non nuovo a questo genere di imprese, e messo in pratica dall’attore Pierfrancesco Favino che sul palco del grande festival della musica italiana ha pronunciato il fatidico suono – gnigni – facendo ridere la platea.
Dato che, però, gnigni non significa nulla, perché la platea rideva? Chi può dirlo?
Di sicuro i The Jackal sanno il fatto loro ed hanno creato un contesto che ha aiutato a rendere esilarante il momento.
Prima dell’inizio di Sanremo, infatti, i The Jackal hanno pubblicato un filmato in cui veniva simulato il rapimento di Pierfrancesco Favino che, nel disegno del gruppo napoletano, sarebbe stato sostituito al teatro Ariston dal loro sodale Fru, con le stesse fattezze dell’attore.
L’obiettivo dichiarato è il seguente:
Siamo stanchi della partecipazione passiva. Intere generazioni costrette a guardare il Festival di Sanremo senza avere la minima possibilità di esprimersi mentre sul palco salivano persone come Gabriel Garko e Belen Rodriguez.
Il filmato successivo, invece, ritrae un Favino impotente che, nella sua casa-prigione, assiste alla comparsa del proprio sosia che, sul palco sanremese, pronuncerà gnigni-gnigni creando un caso virale di cui parlano anche le più famose testate giornalistiche!
I The Jackal, ovviamente, non hanno perso tempo ed festeggiato la nuova parola virale che entrerà a far parte del nostro vocabolario quotidiano anche senza avere un preciso significato.
Ma va bene così, perché in un mondo così vario servono termini unisex che vogliono dire tutte e il contrario di tutto e, anzi, assumono un significato in base ai gesti che li accompagnano. Non è forse stato il caso gnigni, pronunciato in un momento di “litigio” tra Favino e la Hunziker, dove Favino, accompagnava quel suono cigolante con la sua faccia espressiva e quelle dita a ragno che si chiudevano ed aprivano ripetutamente?
Una scena esilarante che dà forza ad uno spettacolo che pare più intrattenimento che festival della musica. Ma tant’è, il gnigni-gnigni ha risolto tutto e Sanremo farà parlare di sé a prescindere dalle ragioni per cui è nato.
The Jackal hanno fatto centro anche quest’anno con le loro web comedies che raccontano storie e producono emozioni, generando sane e grasse risate da parte di tutti coloro che, come Favino, hanno l’ironia di ascoltarne i suggerimenti, creando elementi di disturbo nella noiosa modernità quotidiana.
Parola d’ordine 2018? #gnigni!



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