Grateful Dead: precursori della condivisione

Le strategie commerciali dei Grateful Dead sono ritenute da alcuni teorici del marketing all’avanguardia per i loro tempi, tanto da diventare un modello per le aziende dell’era digitale. Il loro modo di reimmaginare ogni cosa gli permise di sviluppare una nuova interpretazione della musica ed una particolare interazione con il loro pubblico. I Greatful Dead avevano introdotto nel rapporto con i propri clienti l’elemento della passione, Quarant’anni fa, prima di Internet, di Facebook e dell’IPad, la band più psichedelica del mondo comprese istintivamente questo rivoluzionario principio, attribuendo un valore all’elemento chiave del rapporto che li legava ai propri fan: la possibilità di vedere, ascoltare e assistere ai loro live.
del 08/02/11 -

Nonostante il carattere anarchico e antimaterialista della band, e della corporations di cui era a capo, sempre più teorici del marketing oggi ritengono che le strategie commerciali dei Grateful Dead fossero all’avanguardia per quei tempi, tanto da diventare un modello per le aziende dell’era digitale. Il loro modo di re-immaginare ogni cosa gli permise di sviluppare una nuova interpretazione della musica ed una particolare interazione con il loro pubblico.

“Sincronicità dinamica” è il termine utilizzato da Barry Barnes per descrivere la loro energia. Barnes insegna Leadership alla Scuola di business Wayne Huizenga in Florida e ha scritto un libro sull’argomento Business Wisdom from The Greatful Death in uscita per la fine del 2011. In molti ritengono che l’approccio destrutturato alla creatività, tipico della West Coast, abbia influenzato notevolmente molte imprese oggi all’avanguardia quali Apple e Google, emerse dallo stesso background dei Greatful Death. La portata del loro impatto, ritiene Barnes, è dovuta al coraggio di improvvisare, accettare gli errori come fonte di apprendimento e di mettersi in ascolto.

Al culmine della loro carriera i Grateful Death guadagnavano quasi 100 milioni di dollari l’anno, più di ogni altra band dell’epoca. Secondo Barnes, il merito stava nella loro capacità di pensare in maniera alternativa. Mentre infatti in quegli anni quasi tutti i gruppi di successo traevano la maggior parte degli incassi dalle vendite dei dischi (e andavano in tour per promuoverli), per i Greatful Dead la maggior parte dei guadagni era legata alle loro esibizioni: il prodotto che vendevano erano i concerti, non i dischi. Oggi, con il vertiginoso calo delle vendite, quasi tutte le star della musica hanno capito che la loro principale fonte di guadagno è rappresentata dai live e dal merchandising.

La grande importanza che dettero ai live creò un rapporto speciale con i propri fan; la maggior parte degli artisti vietava le registrazioni durante i concerti, loro incoraggiavano i fan allestendo apposite aree per le registrazioni. L’unica condizione era che i nastri non venissero venduti ma scambiati gratuitamente o regalati.

Il rapporto con i fan, chiamati deadhead, veniva rafforzato anche attraverso altre iniziative innovative. Nel 1971, insieme all’album Skull and Roses veniva consegnato un biglietto in cui si leggeva:

“Patiti dei Dead unitevi. Chi sei? Dove abiti? Come stai? Inviaci il tuo nome e indirizzo e ti terremo informato”.

Nel giro di qualche mese furono raccolti circa 30.000 nomi; successivamente vennero utilizzati per implementare una biglietteria postale per i loro concerti, in tal modo riuscirono a contenere i prezzi dei biglietti. Nel 1994, l’ultimo anno che la band passò in tournée, questo sistema di biglietteria gli fruttò 52 milioni di dollari.

Secondo gli esperti di marketing, i Greatful Dead avevano introdotto nel rapporto con i propri clienti l’elemento della passione, come fece di li a poco la Apple. Il loro pensiero era che se scrivi la più bella canzone del mondo ma non la lasci ascoltare a nessuno, la tua creazione non ha alcun valore. E ne rimarrà priva finché migliaia e migliaia di persone non l’avranno ascoltata.

Quarant’anni fa, prima di Internet, di Facebook e dell’IPad, la band più psichedelica del mondo comprese istintivamente questo rivoluzionario principio, attribuendo un valore all’elemento chiave del rapporto che li legava ai propri fan: la possibilità di vedere, ascoltare e assistere ai loro live.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
People Branding srls
Responsabile account:
Cristiano Nordio (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 120623