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GRIFO: la prima “macchina” progettata da una “macchina”

Il supercomputer per l’Intelligenza Artificiale progettato dall’Intelligenza Artificiale. Grazie alla lungimiranza delle proprie intuizioni, A3Cube è la prima realtà al mondo ad utilizzare una macchina per progettare un’altra macchina: è l’Intelligenza Artificiale il nuovo “collega” intelligente che studia, elabora e progetta le nuove proposte di A3Cube.
del 11/12/20 -

E’ nato così GRIFO, il supercomputer dalla potenza ineguagliabile di 56 PetaFlops AI, una macchina per Intelligenza Artificiale disegnata dall’Intelligenza Artificiale o, se preferiamo, è una macchina progettata da un’altra macchina.

GRIFO non è stato progettato da uomini, ma da un rete di computers disegnati da A3Cube e istruiti per realizzare un progetto unico con caratteristiche ben definite: un sistema estremamente potente, efficiente, ma allo stesso tempo semplice.

L’Ing. Billi, co-fondatore e Chief Technology Officer di A3Cube, racconta così la genesi di GRIFO:

“Ho iniziato ad occuparmi di come sfruttare le incredibili possibilità dell’intelligenza artificiale più di 10 anni fa, quando il temine era più conosciuto nei romanzi di fantascienza che nella industria reale.

L’idea è sempre stata quella di creare modelli dei problemi da affrontare nel mondo reale, usando l’apprendimento delle macchine per risolvere sfide ingegneristiche. Sfide complesse che coinvolgono migliaia di variabili di fatto e che non possono essere risolte con le tecniche tradizionali, ma la cui soluzione è di incredibile vantaggio per la vita umana ed il benessere di tutti, pianeta incluso.
Sono sempre stato affascinato dalla perfezione, la perfezione che vedo nella natura delle cose.

In natura non vi è nulla di sprecato. Basti pensare ad esempio alla potenza del nostro cervello ed al suo consumo. Oggi per avere una macchina della potenza stimata del cervello umano servirebbe un sistema dal consumo energetico di alcuni milioni di Watts, contro circa 10-15 W del nostro cervello.

Ora tutto questo ha un fascino incredibile, ma come può essere usato per progettare sistemi efficienti come quelli creati in natura?

Un uomo può ragionare tenendo conto di 5, 10 variabili alla volta per costruire un modello di un sistema, mentre noi stiamo parlando di poter utilizzare milioni di variabili per creare il nostro modello.
Imitando la natura nel suo intimo, comprendendone i processi costruttivi ed architetturali, i benefici sono incommensurabili ed oggi è possibile farlo.

Un computer può manipolare facilmente milioni di variabili, cosa che per un individuo è impossibile.
Quindi ecco che l’Intelligenza Artificiale diventa la risposta al problema.
Con l’intelligenza artificiale possiamo creare un super collega che è in grado di vedere attraverso milioni di variabili, apprendere le relazioni che intercorrono tra queste e creare il modello ottimale che noi stiamo cercando.”

Fantascienza? No, assolutamente, tutto reale e dimostrato.

“Fin da subito ci siamo resi conto che quello che serviva non erano i modelli matematici in sé per realizzare tutto questo, quelli ci sono, ma bensì la potenza di calcolo sufficiente per poter utilizzare questi modelli matematici.
Con una analogia con il cervello umano, quello di cui mi sono reso conto è che sarebbe servita una potenza di calcolo simile a quella di un cervello per poter svolgere compiti intelligenti da cervello.
Più potenza di calcolo ho a disposizione, più intelligenza ho a disposizione, e più cose (e in maniera più precisa) posso insegnare alla macchina e più la macchina troverà soluzioni eleganti, belle ed avanzate, un concetto che sfugge ma che è la chiave di tutto.”

Storicamente A3Cube ha iniziato dall’ottimizzare le reti di comunicazione soprattutto quelle tra il processore di calcolo e i dati all’interno di cluster di computers, direttamente il BUS PCIe opportunamente esteso. Questo primo passaggio si è da subito dimostrato vincente, permettendo di realizzare il sistema di analisi dati più veloce in commercio, acquistato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America.

“La velocita è tutto! La velocità è l’ingrediente segreto, soprattutto perché qui stiamo parlando di sfide dove il microsecondo conta quanto un giorno.

Dopo aver messo a punto questo aspetto, ci siamo focalizzati su come costruire delle macchine anche 100 volte più veloci di quelle in commercio, per estrarre dai dati le informazioni che servono per istruire l’intelligenza di cui abbiamo bisogno per risolvere i nostri problemi. Con la precisa idea di usare l’intelligenza artificiale per progettare i nuovi prodotti e risolvere problemi che altri non riescono a dipanare.

Così è nato GRIFO, la prima macchina progettata da un’altra macchina.
Disegnata in maniera elegante dall’intelligenza artificiale, tenendo conto di specifici obiettivi che sono stati spiegati al “progettista artificiale” che ha provveduto a realizzare l’architettura finale del sistema.
L’obiettivo era chiaro e non proprio semplice ed intuitivo. Volevamo progettare, per poi realizzare, una macchina che fosse la più potente possibile, la più semplice da costruire possibile, a parità di potenza, la più semplice dal punto di vista delle scelte tecnologiche, che usasse hardware esistente in modo che potesse essere pronta in tempi brevissimi e che sfruttasse al massimo la potenza di calcolo pur constando il meno possibile.
Il risultato è arrivato dopo avere collettato centinaia di dati da esperimenti di calcolo avanzato, monitorando e registrando i valori relativi all’utilizzo dei processori di calcolo, analizzando dati relativi al consumo di corrente, memoria, banda, disco, e combinandoli con altri parametri diretti ed indiretti, andando a creare un modello intelligente del sistema che ha fatto il resto confrontando differenti architetture incluse le più avanzate e costose.

Con GRIFO non solo abbiamo un prodotto da dare ai nostri clienti che permette anche a loro di aumentare la produttività’, ma abbiamo a disposizione la potenza di calcolo necessaria per andare oltre, lavorando a progetti strategici, che nessuna altra azienda è in grado di affrontare, come ad esempio la progettazione di un nuovo tipo di pacco batterie per veicoli elettrici, più performance, con autonomia aumentata, più sicuro e duraturo di ogni altro prodotto in commercio oppure un rivoluzionario sistema di riproduzione del suono in grado di riprodurre qualsiasi segnale audio in maniera multidimensionale usando un sistema di fogli sottili di materiali speciali in grado di realizzare esperienze acustiche incredibilmente realistiche, fino a realizzare sistemi portatili per la diagnostica medica avanzata”:

Tutto questo grazie al modello di progettazione A3Cube basato sull’utilizzo dell’Intuitive Artificial Intelligence.
Ecco che cose è la “intuitive AI”, e come l’ha sviluppata ed implementata A3Cube, ovvero una intelligenza che si comporta come un progettista, uno scienziato, un medico di infinita esperienza in grado di aiutare l’uomo a realizzare progetti spettacolari.
A3Cube si avvale di collaboratori “artificiali” in tutte le fasi di progettazione, collettando dati, istruendo le sue macchine, realizzando modelli ed applicando questi modelli nella progettazione dei suoi prodotti.



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Laura Barachetti (Executive Assistant)
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