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Hacker di Assange puntano Amazon

Messo fuori uso sito governo Svezia
del 09/12/10 -

I pirati informatici che affiancano Julian Assange hanno dato l'assalto al sito Web del governo svedese, mettendolo per ore fuori uso. Il sito è rimasto inattivo per buona parte della notte tra mercoledì e giovedì ed è tornato operativo soltanto nella mattinata. E non è finita, perché gli hacker filo-Assange preannunciano nuovi attacchi per "proteggere la libertà di Internet". Tra i prossimi obiettivi, è già stato annunciato il sito di Amazon.
Amazon il prossimo bersaglio
E proprio Amazon sarà il prossimo obiettivo preso di mira da "Operation Payback", la campagna di rappresaglia del mondo hacker, secondo un annuncio comparso su Twitter.
Gli hacker seguaci del gruppo Anonymous sono improvvisamente comparsi sul popolare network con un nuovo profilo annunciando un imminente attacco ad Amazon, colpevole di avere staccato la spina ai server di Wikileaks.
L'attacco è parte di "Operation Payback", l'azione di rappresaglia lanciata dagli hacker contro aziende e istituzioni che stanno rendendo la vita difficile al popolate sito para-giornalistico. La pagina di Anonymous era stata cancellata ieri da Twitter, scatenando l'ipotesi che Twitter stesso potesse diventare oggetto di sabotaggi. A quanto pare, però, non sarà così. Un militante di Anonymous - nome di battaglia: Coldblood - ha infatti spiegato oggi alla BBC che "Twitter è vitale per la diffusione delle informazioni".
Governo svedese, sito attaccato nella notte
Il sito del governo preso d'assalto è quello che si trova all'indirizzo http://www.regeringen.se/, e secondo il quotidiano Aftonbladet, la guerra informatica degli hacker che appoggiano il fondatore di Wikileaks ha preso di mira anche il ministro della Giustizia svedese, Beatrice Ask: i pirati hanno creato un sito con il nome del Guardasigilli, che però reindirizza gli utenti su Wikileaks
Un portavoce del governo, Mari Ternbo, però, ha dichiarato di poter ancora confermare se il problema sia stato determinato da un ciber-attacco. Da martedì 7 dicembre, giorno in cui Assange è stato arrestato per un mandato di cattura per stupro emesso dalla Svezia, diversi attacchi informatici hanno colpito anche la magistratura svedese e il sito e la posta elettronica degli avvocati delle due svedesi che hanno fatto causa ad Assange.
Insomma, sembra proprio che sia cominciata una vera e propria "guerra di dati" in rappresaglia, per i tentativi di bloccare Wikileaks, come ha detto alla radio della Bbc un portavoce di Anonymous, il gruppo di hacker che hanno messo a terra siti web di società come Mastercard e Visa.
"Anonymous ha preso di mira società che hanno deciso di non trattare con Wikileaks: Amazon, Mastercard, Visa e Paypal", ha confermato il portavoce, che si fa chiamare Coldblood. "La campagna non è finita e va ancora forte. Molte persone si stanno unendo a noi e sono sempre più numerosi quelli che scaricano lo strumento che permette di condurre attacchi di denial of service".
Sito italiano di Amazon:



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