SPETTACOLO
Articolo

"Human" di Francesco Tesei al Dragoni di Meldola

16/10/18

Prove aperte del "mentalista" con il cuore

FotoAl Teatro DRAGONI di Meldola (FC) FRANCESCO TESEI "Human" Il nuovo spettacolo del più grande “Mentalista” d’Italia
PROVE APERTE.


Marangoni Spettacolo
FRANCESCO TESEI
Human
Il nuovo spettacolo del più grande “Mentalista” d’Italia

di FRANCESCO TESEI e DENIEL MONTI
Musiche di Alberto Nanni.
Regia di FRANCESCO TESEI,

“Teatro fortunato non si cambia”! Dopo aver provato e debuttato con il suo precedente spettacolo – The Game, che ha poi registrato tanti sold out in tutta Italia – al Teatro Dragoni di Meldola, Francesco Tesei – “il più grande mentalista d’Italia” – ha scelto nuovamente Meldola (e il “suo pubblico”, essendo Tesei forlivese) per l’anteprima nazionale (quattro serate di prove aperte al pubblico, da giovedì 11 a domenica 14 ottobre alle ore 21) del suo nuovo progetto Human.



Scritto dallo stesso Tesei insieme a Deniel Monti, Human propone uno sguardo all’arte del mentalismo da una prospettiva originale e quanto mai attuale: il mentalismo come modo per tornare a stupirsi per le magie dei rapporti umani.
Quelli veri: a contatto diretto, guardandosi negli occhi, parlando, cogliendo le sfumature di un’espressione del viso, lo stato d’animo e i pensieri di chi abbiamo vicino.

Dunque un percorso che nasce dall’intenzione di gettare luce sui misteri del mentalismo e che conduce verso una domanda universale: “cosa ci rende umani”?
Attraverso la relazione tra il mentalista e il pubblico, Human diventa quindi un’esperienza di condivisione e di co-creazione di ogni singola replica dello spettacolo. Una suggestiva esplorazione di inconscio, ragione e di tutto ciò che vive a cavallo tra i due, recuperando gli aspetti profondamente umani che ci rendono ciò che siamo e che si stanno perdendo in un mondo altamente tecnologico, sempre più virtuale, distratto e illusorio.
La nuova proposta di Francesco Tesei affronta una tematica di grande attualità: il rapporto tra le persone, la conoscenza diretta, il dialogo in questa epoca di consumo rapido delle immagini, di rapporti "virtuali" e di presunzione della conoscenza.
Uno spettacolo che è anche una terapia, un punto di stopo, cioè di saggezza, nell'ascolto delle ragioni del cuore.

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Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
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