ECONOMIA e FINANZA
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I 10 migliori progetti italiani finanziati nel PSR 2014-2020

31/12/19

Il PSR è una politica europea volta a promuovere progetti con l'obiettivo di sviluppare l'agricoltura. Vediamo quali sono tra i più interessanti progetti.

FotoPer contrastare i limiti alla diffusione dell’innovazione in agricoltura, l’UE attua una serie di misure di sviluppo per le aree rurali. In particolare, la Misura 16 del PSR prevede appunto azioni di cooperazione tra centri di ricerca, aziende di servizi ed agricole, con l'obiettivo di migliorare il trasferimento tecnologico e le pratiche più innovative. Vediamo i progetti più interessanti.

Vintes – viticoltura di precisione a 360 gradi

Iniziamo con un interesante progetto attuato in Sud Italia. V.In.Te.S Viticoltura Innovazione e Tecnologia per i vini Sanniti è un progetto attuato nell’aria del Sannio Falanghina (città europea del vino 2019) che si pone l’obiettivo di diffondere le più avanzate tecniche relative alla viticoltura di precisione nelle medie e piccole aziende dell’area. Nel progetto vengono quindi sviluppate nuove tecnologie software per la raccolta e la gestione integrata dei big data in viticoltura. Il progetto prevede l’applicazione e la diffusione di una corretta e sostenibile architettura di tecnologie digitali per le piccole e micro-imprese vitivinicole.

Progetto, obiettivi e partner

La parte più innovativa del progetto prevede appunto lo sviluppo di uno strumento hardware/software in grado di raccogliere e gestire i dati georeferenziati in maniera automatica e semplificata. Così facendo è possibile supportare il produttore su importanti decisioni produttive strategiche (gestione suolo, parete vegetale, e difesa fitosanitaria) in maniera semplificata ed accessibile. Il prototipo sarà reso disponibile in maniera gratuito alla fine dello sviluppo progettuale.

Inoltre il soggetto capofila è questa volta una startup sannita, AGRODIGIT s.r.l. che ha ad oggetto appunto lo sviluppo e la diffusione di tecnologie digitali di facile accesso per le imprese agricole di ogni tipologia.

Parte della programmazione PSR ha come obiettivo quello di incoraggiare la cooperazione tra gli operatori della stessa filiera a lavorare e promuovere l’integrazione attraverso accordi di partenariato di scopo. Di conseguenza, l’azione non può però essere utilizzata per sostenere attività ed investimenti già in atto, ma solo per realizzare nuovi progetti nelle tematiche riguardanti: innovazione in agricoltura, turismo rurale, contrasto ai cambiamenti climatici, agricoltura sociale, educazione alimentare e ambientale. Ad oggi l’Emilia Romagna sembra essere la regione più attiva con circa 128 progetti finanziati. Vediamone qualcuno.

Lotta agli antibiotici nella suinicoltura con il progetto Antibiotic-Free

L’utilizzo di antibiotici nella suinicoltura è un probema sia pe la salute animale che per la qualità stessa della carne ottenuta. Il progetto Antibiotic-Free – Riduzione dell’impiego di antibiotici nell’allevamento del suino pesante mira proprio alla riduzione nell’utilizzo degli antibiotici negli allevamenti suini, attraverso un monitoraggio costante dell’area di allevamento. Il progetto si sviluppa su circa dieci allevamenti di suini nel territorio Emiliano ed ha l’obiettivo di diminuire l’uso di antibiotici proprio per ottenere una carne di qualità superiore. Quindi gli indicatori utilizzati sono appunto quelli riguardandi l’analisi sanitaria, la mortalità, i consumi alimentari, resa del mangime e resa di macellazione. Inoltre, durante il macello, verrano effettuati dei rilievi per la diagnosi di patologie e la creazione di una strategia di terapia mirata. Ogni singolo allevamento avrà il proprio feedback, confrontando risultati ottenuti con l’utilizzo dell’antibiotico e con il nuovo metodo in riduzione.

Cavin – Cavitazione vinacce per creazione di energia

La valorizzazione deli scarti della produzione vitcola è invece il tema centrale del progetto CaVin Cavitazione vinacce per valorizzazione a fini energetici attuato nella zona di Reggio Emilia.

Il progetto ha l’obiettivo di ottenere energia elettrica dalle vinacce delle uve, attraverso un processo detto di ‘cavitazione’. Processo appunto che permette l’ottenimento di biogas dalle uvacce . Nel progetto sono quindi coinvolte un’azienda agricola con un impianto di biogas ed un’azienda vitvinicola che mette a disposizione i propri scarti di lavorazione. Il soggetto capofila è quindi il Centro Ricerche Produzioni Animali – C.R.P.A. S.p.A..

Il progetto vuole dunque fare da volano per l’organizzazione di una filiera che unisca aziende agricole, impianti e sistemi per la valorizzazione energetica degli scarti della produzione agricola

Quasar – riduzione nell’uso di funghicidi in viticoltura

Altro progetto in ambito vitivinicolo è quindi Quasar (QUALITA’ E SOSTENIBILITA’ DEI VINI TIPICI DELL’ARETINO). Attuato nell’area dell’Aretino, il progetto ha come obiettivo la diffusione di conoscenze e tecnologie per la sostenibilità ambientale in viticoltura di precisione. Di consuguenza il progetto prevede l’installazione di 10 stazioni meteorologiche dislocate in maniera omogenea sul territorio. Le centraline metereologiche grazie alla spazializzazione dei dati raccolti riescono a caprire un totale di 812 ettari di vigne. I dati raccolti vengono poi analizzati da un DSS (Decision Support System), restituendo indicazioni puntuali sullo stato del rischio di infezione dei vigneti. L’analisi dei dati microclimatici e il supporto dato dal software nella strategia di difesa, permetto un risparmio atteso del 50% di trattamenti anno su anno. Nel progetto infine figurano la Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino ed il CREA VE di Arezzo.

Innovazioni biotecnologiche con il progetto Breednet

Inoltre, progetto molto interessante messo in atto nella regione Liguria è “Breednet“. Un progetto quindi che si concentra sul miglioramento biologico delle varietà floricole attraverso l’ibridazione. In altre parole il GOI si propone l’introduzione di nuove varietà di fiori, l’utilizzo di energie rinnovabili e l’applicazione di tecniche di agricoltura di precisione. Partner del progetto sonoquindi Confagricoltura Liguria, CREA FSO (Unità di ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali) e l’azienda agricola Andrea Mansuino.



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