ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

ICIM, ente di certificazione indipendente, si pone a fianco delle imprese che intendono accedere alle agevolazioni previste dal Piano Nazionale Industria 4.0

Attestazione di conformità obbligatoria per gli investimenti sopra i 500.000 euro e analisi tecnica per investimenti inferiori che comportano rischi di valutazione e contestazioni future.

FotoMilano, marzo 2017 - In attesa che Il Ministero per lo Sviluppo Economico pubblichi l’attesa e definitiva guida per l’applicazione del Piano Nazionale Industria 4.0, vanno definendosi le modalità con cui le aziende potranno beneficiare, in particolare, dello strumento cardine del Piano, l’iperammortamento al 250% per l’acquisto di beni strumentali che, integrando gli aspetti fisici con quelli digitali, permettono di migliorare la competitività del sistema industriale italiano.

In particolare, il Senato ha approvato in via definita il cosiddetto DL Sud che, oltre ad ampliare il range dei beni iperammortizzabili, specifica il ruolo degli enti di certificazione accreditati, come ICIM, che dovranno rilasciare l’attestato di conformità affermante che il bene possieda caratteristiche tali da includerlo negli elenchi per i quali è prevista l’agevolazione. Obbligatoria per gli investimenti a partire da 500.000 euro, l’analisi tecnica è raccomandata come opportuna per gli investimenti inferiori a tale soglia.

La definizione di questi punti è cruciale perché, com’è noto, mentre il Piano nazionale ha durata di tre anni, fino al 2020, il diritto al beneficio fiscale ha un orizzonte limitato e si matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2018. E sono attesi dal Ministero chiarimenti per quanto riguarda gli investimenti già in essere per l’acquisto di beni che ricadano nella tipologia Industria 4.0., dei quali sia prevista la consegna entro i termini.

Gli investimenti effettuati a condizioni assolutamente favorevoli – un contributo complessivo stimato dai fiscalisti al 36% sull'investimento aziendale – avranno evidenti ripercussioni non solo per le imprese che rinnoveranno macchine e dotazioni, ma anche per tutto il comparto che quelle strumentazioni produce e per il quale è previsto un forte incremento negli ordini. Non a caso, nella lettera inviata agli imprenditori italiani il Ministro Calenda ha detto che “il successo del Piano dipenderà dall’ampiezza con cui ogni imprenditore utilizzerà tali misure”.

Tra i destinatari della missiva vi sono numerose PMI – alle quali il Piano riserva ulteriori misure di supporto – forse meno pronte a individuare i beni oggetto di iper-ammortamento e a valutarne l’impatto che questi potranno avere sui processi aziendali: sicuramente più esposte al rischio che una sottovalutazione tecnica degli investimenti possa portare a contestazioni future del beneficio fiscale, quale che sia l’entità delle risorse investite, nonché ai rischi insiti nel l’applicazione delle tecnologie 4.0.

A loro, ma non solo, si rivolgono i servizi di preverifica degli investimenti e analisi di un organismo di certificazione come ICIM, che nasce nell’ambito della meccanica e che ha sviluppato, in oltre vent’anni, competenze nei diversi settori industriali.
Alle competenze multidisciplinari, ICIM aggiunge la garanzia di imparzialità, le coperture assicurative a tutela dei clienti (anche per contestazioni future) e il controllo per l’uniformità dei propri valutatori, che sono altresì tenuti alla massima riservatezza.
L’interconnessione dei sistemi di gestione dell’industria 4.0 aumenta inevitabilmente i rischi di continuità operativa e di attacchi informatici. Non solo: le tecnologie abilitanti aprono un percorso profondo di trasformazione del business, offrendo nuove opportunità di creazione del valore, a partire dalla revisione di alcuni processi verso maggiore qualità ed efficienza. Anche in tutti questi aspetti ICIM può dare supporto alle imprese: dispone, infatti, delle competenze necessarie negli ambiti della sicurezza informatica, della business continuity, della gestione delle risorse, oltre che nei settori, per esempio, della sicurezza sul posto di lavoro alla luce delle nuove interfacce uomo-macchina.

Infine, l’attestazione e l’analisi tecnica di un ente terzo assumono rilievo anche per quanto riguarda i soggetti finanziatori (banche, società di leasing) chiamati a finanziare l’acquisto dei beni stessi, per le quali l’attestazione di ICIM rappresenta l’equivalente di una due diligence.
Per informazioni sui servizi ICIM di preverifica, analisi tecnica e attestazione di conformità legati all’iperammortamento e all’intero panorama offerto da Industria 4.0.: industry4.0@icim.it

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