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Comunicato Stampa

Il Ballo del Doge by Antonia Sautter 2020

26/02/20

Maestoso, epico e sorprendente nella sua consueta dimensione onirica, Il Ballo del Doge XXVII edizione si è svolto quest’anno nel monumentale edificio della Scuola Grande della Misericordia, per l’occasione trasformato dal genio creativo e dal talento visionario della stilista e direttore artistico Antonia Sautter in un contenitore di sogni, bellezza e magia.

Foto150 ARTISTI E 360 OSPITI INTERNAZIONALI IN UN TRIPUDIO DI SPETTACOLI
Nei 26mila metri cubi di nuova location articolati su due livelli, l’imprenditrice veneziana, Cavaliere della Repubblica, ha messo in scena “Carnival Rhapsody: Provocation, Redemption, Miracle”, la rapsodia di Carnevale elaborata nei tre sottotemi del titolo con un susseguirsi incessante di esibizioni di 150 selezionati performer di varie nazioni, sotto gli occhi di oltre 360 ospiti provenienti da tutto il jet set internazionale curati, per trucco e parrucco, dall’équipe di make-up artist dell’Academia BSI di Anna Del Prete fondata da Diego Dalla Palma. Un evento partecipato, con esponenti autorevoli della città e molti direttori di hotel di alta categoria di Venezia. Tra i volti noti la conduttrice del programma televisivo “Uno Mattina” Valentina Bisti e l’attrice Beatrice Schiaffino.

OPENING MOZZAFIATO: VENEZIA SALVATA DAL DIO DEI MARI, POSEIDONE
In apertura dell’evento, un giovane Poseidone, nella sua doppia natura di dio dell’Olimpo “domatore di cavalli e salvatore di navi”, ha aperto il corteo trionfale, trascinato dai flutti assiso sopra un carro, preceduto da cinque coppie di dignitari, fino a giungere al cospetto di Venezia elevata, raggiante come il sole, sopra tutto e tutti, sospesa com’è fra Terra e Cielo. Ecco il compiersi del prodigio: portato dalle onde (ragazze col corpo interamente dipinto in body painting), il dio dei mari si è innalzato acrobatico nell’aria fino a omaggiare Venezia che torna a far pace con l’acqua per diventare, in potenza, l’esempio della città miracolo. In un’atmosfera da cattedrale gotica, il disegno coreografico di polene fluttuanti e angeli volteggianti ha avvolto i presenti in un surround emozionale di potente suggestione, accompagnato da effetti speciali, luci, colori e musiche solenni.

SCENOGRAFIE ARTIGIANALI, CAROSELLO DI ARTISTI, RAPSODIA CORALE
Al primo piano, la raffinata e geometrica eleganza di un giardino all’italiana con prati sempreverdi, siepi e aiuole traboccanti di fiori, era il contesto in cui era incastonato il palcoscenico per le esibizioni degli artisti, con fondale e boccascena dipinti a mano da Paolino Libralato, laboratorio scenografico con cui Antonia Sautter collabora da sempre. Tutt’intorno al perimetro della sala affrescata della Misericordia, scale e balaustre con statue viventi, delimitavano la disposizione dei tavoli per gli ospiti della cena placée, ciascuno identificato con il nome di una forma musicale: Preludio, Capriccio, Intermezzo, Sonata, ma anche intitolati a grandi compositori come Vivaldi, Corelli e Albinoni o ispirati a opere liriche quali Otello, Aida, Nabucco e Tosca.
Seguendo il leit-motiv della Rapsodia, in questo giardino delle meraviglie Antonia Sautter ha voluto riproporre il meglio delle 26 precedenti edizioni de Il Ballo del Doge con tutti gli artisti mondiali che si sono esibiti nelle passate kermesse con musica, canti e numeri acrobatici, per riformularli stavolta in una chiave inedita, declinata con tutti i colori e le sfumature delle arti: dalla comicità alla meraviglia, dalla bellezza del canto all’armoniosità della danza artistica, dalla magia dell’illusionismo alla follia del circo, tutte a disposizione di un incalzante meddley che, come il Carnevale e la maschera, fa vivere la fiaba liberando la parte sognante di ogni individuo.

UN SOGNO E UN MIRACOLO CHE ONORA VENEZIA E L’UNIVERSO FEMMINILE
Con lo strepitoso capolavoro de Il Ballo del Doge 2020, Antonia Sautter ha inteso onorare Venezia e la vitale laboriosità dei veneziani che tre mesi fa hanno coraggiosamente dato prova di rialzarsi dall’acqua granda più motivati che mai. Allo stesso tempo ha omaggiato l’universo femminile e l’energia creatrice delle donne con una passerella d’eccezione: la sfilata delle regine della storia, personalità importanti che hanno cambiato il destino del mondo: da Elisabetta I d’Inghilterra, a Cleopatra, da Isabella di Castiglia, Madame de Pompadour, da Caterina di Russia alla veneziana Caterina Cornaro.
“Quest’anno – ha sottolineato Antonia Sautter nel suo saluto agli ospiti – voglio darvi il benvenuto accompagnata dalle mie Regine, donne tenaci che hanno fatto la storia e ci hanno tramandato un’eredità importante: la forza combattiva e la determinazione per affrontare le avversità e trasformarle in opportunità”. Da sempre sensibile al problema del rispetto alle donne, Antonia Sautter ha in animo di dedicare loro un evento ad hoc per tenere alta l’attenzione sul tema.
Inoltre Antonia Sautter ha aggiunto: “Per affrontare la nuova sfida che mi accingevo ad accogliere in questa nuova splendida location, avrei avuto bisogno di un corso rapido di Miracoli! Non avrei immaginato che, nei mesi successivi, anche Venezia, la mia Regina del cuore, avrebbe dovuto affrontare una grande calamità; cosicché il Miracolo da me tanto invocato è diventato il filo conduttore che ha legato i giorni e le notti fino ad oggi. Questa sera, per me, il Miracolo si è avverato, perché sono qui con voi, Donne e Uomini, che vediamo nel presente qualcosa che per altri è invisibile, senza paura di non farcela, trasformando il mondo in un luogo ricco di occasioni, abbattendo i muri del pregiudizio”.

I PARTNER DELL’EVENTO DI CARNEVALE PIÙ SONTUOSO DEL MONDO
Il Ballo del Doge è conosciuto per essere un sogno autentico, che si configura come la moderna rivisitazione dei lussuosi banchetti della Serenissima: mise en place impeccabili, tavoli imbanditi e minuziosamente decorati, fiumi di bollicine celebrate quest’anno da un perlage italiano, finissimo e raro: il Franciacorta Docg Coronea che nell’elegante etichetta a mandorla verticale racchiude un leone coronato, il leone di Giuda, stilisticamente evocativo del simbolo di Venezia: il leone di San Marco. In abbinamento alle pietanze del menu de La Dogaressa, c’erano anche i vini che parlano di passione italiana dell’azienda Bocelli 1831 della famiglia del cantante Andrea Bocelli. Bar-station del brand Campari, simbolo dell’aperitivo italiano nel mondo, erano dislocate nei due piani per servire il cocktail Venetian Rhapsody dedicato all’evento, ma anche gli iconici Americano, Negroni e Campari Spritz accompagnando gli invitati per tutta la durata della festa: dall’aperitivo in perfetto stile italiano inteso come momento da scoprire, degustare e condividere, fino al dopo cena.
San Benedetto, primo player in Italia del beverage analcolico, ha fornito l’acqua minerale in vetro nell’elegante linea Prestige Rose Edition, oltre a San Benedetto Indian Black Tea, l’esclusivo Tea nei gusti pesca e limone contenuto in un vero e proprio scrigno in vetro ispirato alle lussuose confezioni di antichi profumi.
E, dulcis in fundo, una superlativa torta a più piani per celebrare la XVII edizione de Il Ballo del Doge è stata realizzata dal maggior esponente del cake design italiano Renato Ardovino denominato dalla stampa Il Re delle Torte, prossimamente in arrivo su Food Network con il nuovo programma Il Dolce Mondo di Renato.

APPUNTAMENTO A SABATO 13 FEBBRAIO 2021!
Fin dai suoi esordi nel 1994 Il Ballo del Doge di Antonia Sautter è universalmente riconosciuto come il più sontuoso, raffinato ed esclusivo Gala in maschera del Carnevale di Venezia nel mondo.
Dall’allestimento scenico alle performance di cantanti, ballerini e aerialist, dal design floreale al menu, dai capolavori sartoriali indossati da ospiti e artisti, tutto concorre al grande e straordinario risultato che è Il Ballo del Doge di Antonia Sautter, dove lo spirito del Carnevale di Venezia entra in osmosi con la vita vera per varcare, per una sera, la dimensione fantastica del sogno.
L’appuntamento, per il prossimo anno, si rinnova a sabato 13 febbraio 2021. Naturalmente a Venezia.

“I sognatori vedono nel presente qualcosa che per gli altri è invisibile: sono coloro che trasformano il mondo in un luogo pieno di occasioni” (Antonia Sautter)




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