MUSICA
Comunicato Stampa

Il Barbiere di Siviglia al Comunale di Bologna

19/03/19

Nuova produzione del Comunale con la regia Federico Grazzini e la direzione di Federico Santi

IL BARBIERE DI SIVIGLIA al Comunale di Bologna.





Nuovo allestimento prodotto dal Comunale, con la regia di Federico Grazzini.

Sul podio Federico Santi.

Repliche il 20, 24, 26 e 28 marzo; in scena in Giappone dal 16 al 26 giugno.


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IL BARBIERE DI SIVIGLIA.
Dramma comico in due atti.
Libretto di Cesare Sterbini.

Musica di Gioachino Rossini.
Direttore Federico Santi.
Regia Federico Grazzini.

Maestro del Coro Alberto Malazzi. Scene Manuela Gasperoni .

Costumi Stefania Scaraggi.
Luci Daniele Naldi.
Assistente alla regia Angelo Smimmo.

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna.

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna.

Personaggi e interpreti:

Il Conte d’Almaviva: Antonino Siragusa / Diego Godoy.
Bartolo: Marco Filippo Romano.
Rosina: Cecilia Molinari / Serena Malfi.
Figaro: Roberto De Candia / Vincenzo Nizzardo.
Basilio: Andrea Concetti.
Berta: Laura Cherici.
Fiorello: Nicolò Ceriani.
Ambrogio: Massimiliano Mastroeni.

Tutta italiana la nuova produzione del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini che ha debuttato al Teatro Comunale di Bologna domenica 17 marzo – in diretta su Radio3 Rai – con repliche fino al 28 marzo, e che poi sarà in tournée in Giappone in giugno, sempre con i complessi del TCBO e insieme al Rigoletto di Verdi firmato dal regista Alessio Pizzech, anch'esso proposto prima a Bologna dal 19 al 30 marzo 2019.

L’opera di Rossini andrà in scena a Osaka (Festival Hall) sabato 16 giugno, a Tokyo (Bunkamura Orchard Hall) mercoledì 20 giugno, a Yokohama (Kanagawa Kenmin Hall) venerdì 22 giugno, di nuovo alla Bunkamura Orchard Hall di Tokyo il 24 giugno e a Fukuoka (Across Fukuoka) il 26 giugno.

La tournée è realizzata in collaborazione con la società Concert Doors Co. Ltd., che dal 1996 ha organizzato circa cinquanta tournée in Giappone insieme a teatri italiani ed europei.


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Il nuovo allestimento, interamente prodotto dal Comunale, è firmato dal giovane regista italiano Federico Grazzini, alla sua prima collaborazione con il teatro felsineo.

Sul podio il direttore d’orchestra torinese Federico Santi, già noto al pubblico bolognese per aver recentemente diretto I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini.

Le scene sono di Manuela Gasperoni, i costumi di Stefania Scaraggi e le luci di Daniele Naldi.

Il coro è preparato da Alberto Malazzi.

Il capolavoro buffo in due atti di Rossini su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, è affidato a Bologna a una compagine di specialisti rossiniani, capitanata da Antonino Siragusa nelle vesti del Conte d'Almaviva (sostituito da Diego Godoy nelle recite del 24, del 26 e del 28 marzo).

Insieme a lui Roberto De Candia nella parte di Figaro (Vincenzo Nizzardo il 24, il 26 e il 28 marzo), Cecilia Molinari in quella di Rosina (Serena Malfi il 20 marzo), Marco Filippo Romano come Bartolo e Andrea Concetti come Basilio.

Completano il cast Laura Cherici (Berta), Nicolò Ceriani (Fiorello), Sandro Pucci (Un ufficiale) e Massimiliano Mastroeni (Ambrogio).

«Uno degli aspetti fondamentali della nostra lettura è quello metateatrale – dice il regista Federico Grazzini. Nell’opera di Rossini esistono troppi riferimenti metateatrali per essere ignorati, basti pensare a quante volte è citata dai personaggi l’opera stessa: L’inutil precauzione.

Se si cercasse di rileggere la storia esclusivamente in chiave realistica, certi elementi apparirebbero drammaturgicamente incoerenti: rappresentare il Barbiere in chiave metateatrale significa innanzitutto mostrare al pubblico che il mondo in cui è ambientata la storia è finto. Un altro elemento che attraversa l’opera e che abbiamo voluto tematizzare – prosegue il regista – è la follia, l’imprevedibile alternanza delle situazioni e la varietà del gioco teatrale che porta nel finale primo “il cervello poverello” dei personaggi e degli spettatori a “confondersi” e ad “impazzar”. Abbiamo deciso di sviluppare simbolicamente questo filo rosso per mezzo di un elemento: una palla da demolizione. La palla comparirà nei due finali come elemento di rottura che fa breccia nel reale: nel primo per far “rimbombare muri e volte con barbara armonia”, nel secondo per sancire festosamente la vittoria dell’amore come forza irrazionale sul mondo ordinato e dispotico di Bartolo».

Un Barbiere "giovane"che si muove nel segno della riscoperta di Rossini, in questo titolo emblematico del compositore pesarese, l'unico rimasto sempre in repertorio ed il primo ad essere sottoposto a quel lavoro di revisione critica che ha animato la "renaissance" rossiniana, secondo le preziose ricerche di Alberto Zedda.

Evitata dunque l' incrostazione veristica e l’aspetto macchiettistico, almeno quello di una comicità esagerata, che allontanano dall’originale partitura musicale ricercata dal paziente e prezioso lavoro del compianto maestro Zedda.

Nel belcanto Rossini trova infatti le sue radici più profonde, inoltre, qui come al ROF di Pesaro, si è voluto recuperare il Rossini serio che diventa anche riflessivo e, alla fine, inserito in un contesto sociale.

Sipario:

Mercoledì 20 marzo 2019 - ore 20.00.

Domenica 24 marzo 2019- ore 15.30 -

Martedì 26 marzo 2019 - ore 20.00 -

Giovedì 28 marzo 2019 - ore 18.00 -


Info:
Fondazione Teatro Comunale di Bologna. Largo Respighi, 1 - 40126 Bologna www.tcbo.it

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Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
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