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Il Catalogo Relazionale

10/05/18

C’è un diffuso equivoco secondo cui per realizzare un sistema informativo… che ci vuole? Il manager con il foglio excel è sempre in agguato ed è uno dei pericoli maggiori che devono affrontare gli addetti ai lavori. I modelli più utilizzati, oggi, sono strumenti utili per rappresentare i dati e le relazioni in modo ordinato e completo ma non sono in grado di dirci come organizzare a monte il pensiero. E se sappiamo che è così, ci dobbiamo accontentare di questi strumenti o è arrivato il momento di fare un passo avanti?

Un’errata progettazione del database è fonte di grandi problemi nella vita di un sistema informativo; ne risente non solo lo sviluppo iniziale ma anche la sua evoluzione.
C’è un diffuso equivoco secondo cui basta aver usato una volta un foglio elettronico per essere un informatico e che per realizzare un sistema informativo … “che ci vuole?”; il manager con il foglio excel è sempre in agguato ed è uno dei pericoli maggiori che devono affrontare gli addetti ai lavori.
I modelli più utilizzati sono strumenti per rappresentare visivamente i dati e le relazioni in modo ordinato e completo ma non sono in grado dirci come organizzare a monte il pensiero.
E la domanda sorge spontanea: se sappiamo che è così, ci dobbiamo accontentare di questi strumenti o è arrivato il momento di fare un altro passo in avanti?
Se i computer nascono per eseguire velocemente gli algoritmi, qualunque essi siano, perché spostare l’elaborazione nella fase progettuale e non farla fare al calcolatore in fase di esecuzione?
Il catalogo relazione è una proposta per affrontare il problema in modo diverso; un nuovo modo di pensare un database che non distrugge il passato ma, anzi, lo fa evolvere integrandolo e permettendo la convivenza tra vecchio e nuovo.
Un modello ottimale per consentire di concentrarsi, ad un livello più alto, soprattutto sulla semantica adottata più che sulla noiosa e ripetitiva algebra relazionale che tanto cambia di continuo perché i requisiti iniziali non sono precisi o perché le esigenze si evolvono.



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