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“Il divorzio non si addice a Enid Balfame” di Gertrude Atherton sbarca sul mercato editoriale italiano

La casa editrice Le Assassine presenta la sua ultima pubblicazione per la collana Vintage
del 29/05/20 -

Per la prima volta in versione italiana, “Il divorzio non si addice a Enid Balfame” di Gertrude Atherton approda sul mercato nazionale grazie all’intuizione della casa editrice Le Assassine e della sua fondatrice Tiziana Elsa Prina.

Inserito a pieno titolo nella collana Vintage, l’opera nasce dalla penna di questa prolifica scrittrice americana dal carattere forte e indipendente, ma anche contradditorio, nata nel 1857 e scomparsa nel 1948.

Di lei, oltre ai romanzi ci restano racconti, saggi e articoli riguardanti la politica, la guerra e la condizione femminile. Alcune sue opere sono servite come trame di film muti, tra queste anche Mrs Balfame, scritto nel 1916 e che apparve come film diretto da Frank Powell nell’anno successivo.

“Di questo libro – ha dichiarato l’editrice Tiziana Prina - mi hanno intrigato la psicologia della protagonista, il suo misto di astuzia, perbenismo e anche cattiveria nonché la determinazione nel raggiungere i suoi scopi (insomma, ciò che si può nascondere sotto l'apparenza di una donna borghese tranquilla), l'ambiente provinciale wasp di un'America intrisa di Puritanesimo, una certa capacità di osservare con occhio psicologico i personaggi che si muovono sulla scena e, infine, la descrizione delle sessioni in tribunale, tanto accurate da farmi venire in mente Perry Mason.
Non mancano poi – aggiunge l’editrice - gli aspetti contraddittori che riguardano il ruolo delle donne nei primi del Novecento. Siamo, del resto, in tempo di suffragette e la stessa Atherton ha avuto una querelle con Anna Katharine Green, un'altra grande giallista, sul voto alle donne.


SINOSSI

Enid Balfame, una bella donna di quarantadue anni, è sposata da ventidue con un politico chiassoso e ubriacone, ben lontano dal suo modo di essere, impeccabile e controllato. È proprio grazie al comportamento irreprensibile che la signora Balfame suscita la continua ammirazione della piccola élite di Elsinore, cittadina a poca distanza da New York, dove si è ritagliata un ruolo di primo piano anche come fondatrice del circolo locale. Sarà però questa la sua vera natura o si tratta solo di una facciata di perbenismo, tipico di quel mondo wasp provinciale di cui lei sembra incarnare il modello irraggiungibile?
E che influenze possono avere le nuove istanze emancipatorie delle donne che si fanno strada anche in una sonnacchiosa cittadina di provincia, dove giungono solo gli echi drammatici della prima Guerra Mondiale? Quali elementi giocheranno dunque un ruolo nella morte del marito della donna, colpito da una pallottola sul cancello di casa? Tutti interrogativi che troveranno risposta seguendo fino all’ultima pagina questa storia scritta nel 1916.

Collana: Vintage
Il divorzio non si addice a Enid Balfame di Gertrude Atherton
Edizioni Le Assassine
Euro 15
ISBN 9788894979138


L’AUTRICE

Gertrude Franklin Horn Atherton nacque nel 1857 e morì nel 1948. Fu una prolifica scrittrice americana dal carattere forte e indipendente, ma anche contradditorio.
Di lei, oltre ai romanzi ci restano racconti, saggi e articoli riguardanti la politica, la guerra e la condizione femminile. Alcune sue opere sono servite come trame di film muti, tra queste anche Mrs Balfame che pubblichiamo per la prima volta in versione italiana e che apparve come film diretto da Frank Powell nel 1917.


LE ASSASSINE

Edizioni le Assassine è un piccolo gruppo di appassionate/i di crime che da anni lavora nel mondo editoriale, occupandosi di scelta dei libri, traduzioni, editing e comunicazione. Vuole dare espressione a questa passione per la letteratura gialla, proponendola nelle sue svariate sfaccettature – giallo a suspence, deduttivo, hard boiled, psicologico, noir –, negli stili più diversi – fantasiosi, essenziali, sofisticati, semplici, d’antan – e nei contesti geografici più vari – Marocco, Malesia, Canada, ma anche Germania, Francia… solo un piccolo esempio dei Paesi da cui vengono le scrittrici.
Il logo della casa editrice dice più delle parole: un volto enigmatico, che rievoca donne un po’ misteriose, immerse in un’atmosfera inquietante.
La boutique editoriale pubblica letteratura gialla, declinata nei suoi vari sottogeneri. Pur spaziando dall’enigma della camera chiusa al thriller psicologico, al noir, si è cercato di trovare “un centro di gravità permanente” scegliendo per i romanzi solo scrittrici o comunque storie in cui le donne sono nel bene e nel male al centro della vicenda, talvolta vittime e talaltra vessatrici.
Si è voluto poi avere uno sguardo più ampio sul mondo e così è stato pensato di dedicarsi ai romanzi stranieri, mettendosi sulle tracce di penne che abitano i quattro angoli del globo e delle storie che più entusiasmano.
La ricerca non si è fermata al presente e la passione per il crime, come una macchina del tempo, ha portato alla scoperta di scrittrici del passato, coraggiose pioniere di questo genere. A volte potranno sembrare distanti perché soggette a certe convenzioni letterarie e sociali, ma non per questo sono meno capaci di creare atmosfere intriganti.
Come ha scritto Giuseppe Petronio, citando Walter Benjamin: “Gli interni borghesi tra gli anni Sessanta e Novanta dell’Ottocento, con i loro enormi buffet sovraffollati di intagli, i loro angoli senza sole dove si drizza una palma, i lunghi corridoi con la fiamma sibilante del gas, si prestano magnificamente a nascondere i cadaveri. Su questo sofà può benissimo essere stata ammazzata la zia”.



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