ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Il Made in Marche conquista i mercati – Dopo due anni, assunzioni e investimenti tornano a crescere

23/10/17

Il Made in Italy torna a crescere e le Marche, nel panorama più ampio del centro Italia, si confermano terra di innovazione e sviluppo. Secondo i dati presentati il 13 ottobre alla 31esima edizione della Classifica delle principali imprese marchigiane, promossa dalla Fondazione Aristide Merloni e ospitata da Confindustria Marche Nord, nel 2016 il Made in Marche ha accelerato la sua crescita, con un +3,6% dei ricavi delle aziende sopra i 5 milioni di fatturato e con un +3,4% di crescita dell’occupazione stimati su un campione di 500 aziende del settore manifatturiero regionale.

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Il Made in Italy torna a crescere e le Marche, nel panorama più ampio del centro Italia, si confermano terra di innovazione e sviluppo. Secondo i dati presentati il 13 ottobre alla 31esima edizione della Classifica delle principali imprese marchigiane, promossa dalla Fondazione Aristide Merloni e ospitata da Confindustria Marche Nord, nel 2016 il Made in Marche ha accelerato la sua crescita, con un +3,6% dei ricavi delle aziende sopra i 5 milioni di fatturato e con un +3,4% di crescita dell’occupazione stimati su un campione di 500 aziende del settore manifatturiero regionale.

Un’analisi dai dati sicuramente positiva e che fa ben sperare per lo sviluppo del manifatturiero di una regione che da sempre rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, con prodotti e brand conosciuti in tutto il mondo. Tra i nomi più importanti, Ariston Thermo, Tod’s e Biesse si confermano rispettivamente al primo, secondo e terzo posto nella classifica delle Migliori imprese marchigiane per fatturato del 2016 stilata dall’Osservatorio Imprese Fondazione Aristide Merloni.

Un trend positivo e che prosegue da due anni e che ha consentito una ripresa consistente sia degli investimenti in ricerca e sviluppo e strumentazioni che delle assunzioni, come affermato dal curatore della ricerca Donato Iacobucci, professore di Economia Applicata all’Università Politecnica delle Marche. Una crescita che ha premiato, in primis, i settori del mobile e della meccanica; quest’ultimo, particolarmente importante nel mercato italiano, sarà oggetto di discussione anche in sede di presentazione dell’Annuario Economico del Centro Studi Economico Finanziario ESG89, che si terrà a Perugia il prossimo 30 novembre.

Oltre alla meccanica, anche settori come chimica e farmaceutica, carta, alimentare, prodotti in metallo e legno registrano andamenti positivi con livelli di produzione e fatturato che superano felicemente i livelli pre-crisi. Tuttavia, in un panorama così roseo non mancano situazioni difficili, che fanno emergere, come sottolineato ancora da Iacobucci, tutte le difficoltà di crescita che ancora affliggono, ad esempio, piccole e medie imprese, legate a produzioni a basso valore aggiunto e a modelli manageriali ad impronta familiare, che limitano l’attrazione di capitali di rischio e di talenti professionali, fattori entrambi fondamentali per la crescita aziendale.

Innovazione, competenze e valore aggiunto sono dunque gli elementi che contraddistinguono la corsa allo sviluppo e alla crescita delle grandi imprese marchigiane, e che devono rappresentare una guida anche per le PMI non solo marchigiane ma di tutto il territorio nazionale.

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