ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Il Pittore Raf espone un’opera ad “assetto variabile” ad Egos XIV

05/10/17

Il pittore Raf espone POLITTICO“ opera ad assetto variabile” alla Mostra “Contemporary Art Expo Itinerante Egos XIV ”: Bruges, Sala Mozart, Oud Sint-Jan Museum dal 6 al 15 ottobre 2017 ed a Roma, Galleria Il Borgo, dal 2 all'8 dicembre

FotoIl Pittore Raf (www.rafdragani.com), Socio del Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza (www.cenacolopambmonza.it) e Socio Circolo Arti Figurative Monza (www.circoloartifigurativemonza.it), già'’ presente con tre lavori ad INTIMARTE 2017 (Rocca Paolina, Perugia, 9-24 Settembre 201, http://www.comunicati-stampa.net/com/il-pittore-raf-alla-mostra-intimarte-2017.html), propone alla Mostra “Contemporary Art Expo Itinerante Egos XIV ”: Bruges, Sala Mozart, Oud Sint-Jan Museum dal 6 al 15 ottobre 2017 ed a Roma Galleria Il Borgo dal 2 all’8 dicembre 2017, l’opera “ad assetto variabile” POLITTICO, 60x80, acrilico e riporto fotografico su sei tele, 2017 (vedi foto allegate).
Il lavoro rappresenta un significativo esempio dell’attuale innovativa ricerca artistica di Raf basata sull'evoluzione della Pop Art e/o della più recente Neo Pop: supera le “abituali figurazioni” conservandone solo alcune caratteristiche per andare a scavare più a fondo nella libertà del colore e per avventurarsi verso strade non ancora percorse. Si applicano i principi della Pop Art elaborati dai suoi storici rappresentanti (Andy Warhol, Roy Liechtenstein etc.), frantumatasi oggi in numerosi sottogruppi con diversi rimandi culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell'underground. Molteplici le citazioni presenti nel lavoro esposto come lo spazialismo, l’optical art, gli astrattisti del MAC, Duccio di Buoninsegna, Alighiero Boetti, Luigi Veronesi, Attanasio Soldati, Mauro Reggiani, ..... . Attualmente Raf fa uso di materiali diversi come plastiche, resine e riporti fotografici, oltre alle tradizionali tecniche di oli e/o acrilici su tela. Rinuncia volutamente alla rappresentazione della forma: i suoi lavori non hanno bisogno di “agganci” con la realtà e si propongono di figurare ciò che non può essere rappresentato abitualmente. Fa molta più attenzione alla composizione geometrica caratterizzata da forme semplificate come accade nell'arte di Vasarely. Ricerca costantemente su come “unire al meglio l'opera e colui che la guarda”. Segue l’insegnamento di Victor Vasarely «La posta in gioco non è più il cuore, ma la retina, e l'anima bella ormai è divenuta un oggetto di studio della psicologia sperimentale. […], l'insostenibile vibrazione dei colori complementari, il baluginante intreccio di linee e le strutture permutate […] sono tutti elementi della mia opera il cui compito non è più quello di immergere l'osservatore […] in una dolce melanconia, ma di stimolarlo, e il suo occhio con lui. ». Compito dell’artista non e’ solo, come si legge nell’introduzione alla Mostra INTIMARTE presente sul Sito www.iduecolli.it , instaurare “ un dialogo confidenziale soggettivo […] per mezzo della Sua opera […] trasmettendo emozioni all’interlocutore” in modo tale che “i moti dell’animo con le evocazioni della memoria diventano racconti artistici esaltando con poetici risvolti la realtà in cui viviamo”, ma anche interagire con lo spettatore che compie l’atto conclusivo per perfezionare e per ultimare l’opera secondo il suo istinto/estro.
L’artista non deve solo, come si trova nell’introduzione alla Mostra INTIMARTE presente sul Sito www.iduecolli.it , instaurare “ un dialogo confidenziale soggettivo, che l’artista, per mezzo, della Sua opera condivide, trasmettendo emozioni all’interlocutore. I moti dell’animo con le evocazioni della memoria diventano racconti artistici esaltando con poetici risvolti la realtà in cui viviamo.“

Con questi presupposti il visitatore di Egos XIV, col lavoro di Raf, può esplicare un ruolo attivo come quello del “prosumer”, cioè del destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo (come viene teorizzato dalle recenti teorie 4.0).
In definitiva il visitatore si può svincolare dal classico ruolo passivo di limitarsi ad osservare l’opera per assumere un ruolo più attivo nel processo che coinvolge anche le fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo: il Prosumer, infatti, può indicare anche una nicchia di mercato nel campo della fotografia, del video e della registrazione Hi-Fi, relativa a prodotti in una fascia intermedia tra i modelli professionali e quelli amatoriali.

L’ambizioso obiettivo di Raf e’, in sintesi, far diventare lo spettatore parte integrante nella realizzazione dell’opera perché può partecipare alla esecuzione e concludere il lavoro proposto: il visitatore della Mostra non e’ solo un fruitore perché vengono abbattute “le classiche barriere” che regolano i processi fino ad ora in atto: artista solo attivo, espositore/esposizione come tramite e spettatore solo passivo.



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