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Comunicato Stampa

Il volopattino: tra bufale e realtà

04/06/18

Il Volopattino Esiste? Nel lontano 1989 quando nelle sale cinematografiche uscì l'atteso secondo episodio della saga di Ritorno al Futuro. Una delle scene più memorabili vedeva il protagonista Marty Mcfly svolazzare sospeso ad un metro di altezza con un futuristico skateboard fluttuante. Se per la maggior parte di noi rimaneva un effetto cinematografico o semplicemente un sogno, per scienziati e cervelloni vari è stato come un colpo di fulmine. Subito si è pensato a come poterlo realizzare veramente e se era fisicamente fattibile. Parliamo di un'epoca in cui il livello tecnologico aveva da poco introdotto gli airbag sulle macchine, quindi un po' complicato immaginare di poter permettere ad una tavola di levitare. Ecco le ultime notizie riguardo quest tecnologia.

FotoTutto ebbe inizio nel lontano 1989 quando nelle sale cinematografiche uscì l'atteso secondo episodio della saga di Ritorno al Futuro. Una delle scene più memorabili vedeva il protagonista Marty Mcfly svolazzare sospeso ad un metro di altezza con un futuristico skateboard fluttuante. L'immaginazione degli sceneggiatori aveva partorito un'idea che in quegli anni ci lasciava tra lo stupido e il sognante; ci immaginavamo a bordo di un tale mezzo a sfrecciare fluttuando nell'aria senza il fardello di ruote appiccicate al terreno.

Se per la maggior parte di noi rimaneva un effetto cinematografico o semplicemente un sogno, per scienziati e cervelloni vari è stato come un colpo di fulmine. Subito si è pensato a come poterlo realizzare veramente e se era fisicamente fattibile. Parliamo di un'epoca in cui il livello tecnologico aveva da poco introdotto gli airbag sulle macchine, quindi un po' complicato immaginare di poter permettere ad una tavola di levitare.

I Passi in avanti, L'Hoverboard

Gli anni passano, le mode anche, i ricordi svaniscono così come le notizie della realizzazione di quello che potremmo chiamare un volopattino.
Negli ultimi tempi però c'è stato un nuovo interessamento grazie all'esplosione sul mercato di mezzi di trasporto innovativi, divertenti e particolarmente pratici. Nascono negli Stati Uniti gli ormai famosi hoverboard. Questo termine starebbe proprio ad indicare un volopattino del tutto analogo a quello utilizzato nel film Ritorno al Futuro; alla fine è stato preso come terminologia di riferimento per i monopattini elettrici attualmente in commercio.
L'idea è semplice quanto geniale. Si tratta di una pedana con due ruote che girano sullo stesso asse, il tutto alimentato da motori elettrici, batterie ricaricabili e una non particolarmente sofisticata elettronica di gestione. Il guidatore rimane in equilibrio con i piedi ben piantati sulle pedane e manovra il mezzo con il semplice spostamento del corpo. Divertimento, velocità fino a 25 km/h e l'essere trendy, sono le caratteristiche che hanno reso questo prodotto particolarmente apprezzato sia dai giovani che da persone più cresciute. Nel giro di poco tempo gli hoverboard hanno incominciano a riscuotere grande successo e notorietà anche nel nostro Paese. Nello stesso tempo riprende vita anche l'interesse per il volopattino e i progetti per la sua realizzazione.

Lo skate fluttuante è notoriamente avvolto da un alone i cui ingredienti sono un misto di mistero, leggenda metropolitana e con un tocco di buona bufala di rete. Nel corso degli anni si sono susseguite notizie con tanto di video più o meno amatoriali, che mostravano tavole levitare a pochi centimetri da terra. La comunità degli appassionati del genere era già con il calice in mano per brindare alla nascita del volopattino, quando puntualmente scopriva la cruda realtà: semplici bufale di qualche simpatico perditempo.

Dunque lo skateboard volante è una realtà o sono semplici fake news che si ripresentano ciclicamente negli anni?

Partiamo subito con il dire che la tecnologia per poterlo fare esiste e anche da parecchi anni. Si tratta della levitazione sfruttando le proprietà dei campi magnetici. È ad esempio quello che sta succedendo nel settore dei trasporti civili e in special modo quelli su rotaia. La tecnologia a levitazione magnetica ha sempre avuto la pesante zavorra di costi eccessivi per poter essere applicata; ultimamente anche questo aspetto sembra essere superato, dando il via ad una nuova epoca.

Tutto per dire che questo tipo di tecnologia può permettere ad uno skateboard di abbandonare le classiche rotelle e di levitare a pochi centimetri dal suolo. Naturalmente, prendendo spunto da un famoso detto popolare, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Semplice parlare di una tecnologia a levitazione magnetica, facile mettere tutto su carta ma poi nella realtà i problemi da affrontare sono ben diversi e più complessi.

I Primi Prototipi

Il primo modello serio presentato con tanto di video ufficiali è stato lanciato dalla Lexus. È l'agosto 2015 quando in un parco in Spagna, si vede un giovane skateboarder professionista utilizzare una tavola sospesa da terra. La dimostrazione dura pochi minuti e si vede il ragazzo eseguire alcuni trick. Un secondo video mostra invece come dalla tavola fuoriesca una sorta di vapore che altro non è che l'effetto della presenza di azoto liquido. Infatti la tecnologia utilizzata dall'azienda nipponica, prevede l'impiego di superconduttori che per poter funzionare hanno bisogno di una temperatura di esercizio di -321 gradi. In pratica vengono generati dei potenti campi magnetici che agendo su una superficie metallica riescono a far levitare la tavola.
Ritornando al futuro con Marty Mcfly, sicuramente vi ricorderete che nella scena in cui tenta di fuggire a bordo del volopattino, ad un certo punto si blocca trovandosi sopra ad uno specchio d'acqua. Evidentemente anche con la super tecnologia a disposizione degli sceneggiatori, si erano previste delle limitazione d'uso. Tornando alla realtà queste limitazioni nel nostro caso sono notevolmente maggiori. Infatti questo modello della Lexus può funzionare solo su superfici metalliche o opportunamente trattate con particolari vernici magnetiche. Nel video non si nota chiaramente ma il suolo del parco spagnolo è stato modificato inserendo delle parti in metallo opportunamente mimetizzate.
Da quel ormai lontano 2015 si sono perse le tracce dell'hoverboard di Lexus; il modello che sembrava dover avere un'immediata commercializzazione, è rimasto evidentemente sugli scaffali dei laboratori di ricerca e sviluppo.

Un'altra società che ha realizzato uno skateboard volante è la Hendo. Tramite la piattaforma Kickstarter ha venduto 10 modelli ai pochi appassionati che con la modica cifra di 10000 dollari, si sono aggiudicati uno di questi hoverboard.
Non è comunque una notizia dell'ultimo momento ma un episodio ormai risalente al 2014. Fatto sta che questa società grazie all'utilizzo di motori a forma di disco, è riuscita a generare campi magnetici in grado di opporsi alla superficie. Si crea così una sorte di cuscinetto invisibile che permette alla tavola di rimanere sospesa. In Internet ci sono video che testimoniano l'effettiva esistenza di questo prodotto e il suo funzionamento. Andando a spulciare in rete si scoprono anche in questo caso le limitazioni risapute per questa tipologia di prodotti: il materiale della superficie che deve per forza di cosa essere metallico. Oltretutto in questo caso il dispositivo è dotato di telecomando per poter funzionare e ha dimensioni veramente notevoli.

Tra Realtà E fantascienza

Alla fine il volopattino di Marti Mcfly ad oggi rimane ancora sostanzialmente un bel sogno. In questo caso la realtà è ancora lontana dalla fantascienza. Il limite più grande è senza dubbio presentato dal dover per forza di cosa avere una superficie sotto la tavola di materiale metallico, o comunque in grado di interagire con i campi magnetici generati. Questo implica che anche se il volopattino fosse in commercio, il suo utilizzo sarebbe limitato a zone opportunamente create. In un Paese dove non ci sono nemmeno i campi per fare una partita a basket o per fare qualche acrobazia con uno skate classico, è quanto mai una mera utopia pensare a parchi a tema per volteggiare con un hoverboard.

Altri problemi sono puramente tecnici e riguardano la durata della batteria che è un dato fondamentale per poter garantire un buona godibilità dell'apparecchio. Ma le difficoltà da superare sono molte, come il peso e le dimensioni. Da i video ufficiali dei volopattini da considerare attendibili, le misure sono notevoli con apparecchi parecchio ingombranti. Il loro utilizzo permette praticamente di fare pochi e limitati movimenti.

Infine il prezzo. L'unico prodotto effettivamente commercializzato è stato venduto su prenotazione per 10000 dollari, cifre sostanzialmente leggermente fuori mercato, giusto per usare un eufemismo. Come diceva Henry Ford, che di tecnologia se ne intendeva parecchio, il vero progresso c'è solo quando i vantaggi di un nuovo metodo tecnologico diventano per tutti. In questo caso per ora siamo ben distanti da questa filosofia.

I modelli realizzati si possono considerare o dei semplici prototipi o dei prodotti sostanzialmente di nicchia. Il ragazzino che ancora oggi guardando la saga di Ritorno la Futuro rimane a bocca aperta osservando il volopattino, resterà così ancora per un po' di tempo. Il progresso fa passi da gigante in tutti i campi, quindi il poter vedere a breve (qualche anno) un hoverboard dai costi accessibili, divertente e funzionale, potrebbe essere un sogno non così lontano ma più vicino di quanto si possa immaginare. Per ora ci si deve accontentare di guidare monopattini elettrici e aspettare con pazienza che il progresso tecnologico faccia il suo corso.



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