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Comunicato Stampa

In Italia RCT per operatori Droni A.P.R. e negli U.S.A. per Droni hobbisti, divieti dalla National Park

11/09/14

Non ci saremmo mai aspettati questo a marzo, quando furono avanzate preoccupazioni per hobbisti che facevano volare droni nel deserto. Ma durante la primavera e l'estate, i droni sono diventati "quasi all'ordine del giorno".

A partire da Mercoledì, non saranno più consentiti pilotaggi da parte di hobbisti di Droni come il DJI Phantom in qualsiasi parco nazionale.

Il divieto temporaneo, rilasciato nel mese di giugno dal direttore della United States National Park Service Jonathan Jarvis, copre tutte le 401 unità del sistema dei parchi nazionali, comprese le aree ricreative nazionali e monumenti storici nazionali. Il 20 agosto è stato il termine ultimo per tutti i sovrintendenti per conformarsi con la politica.

Da regolamenti precedenti erano per lo più vietati voli di droni in alcuni parchi, ma la nuova regola non lascia scappatoie, essa vieta il "lancio, atterraggio, o di funzionamento" di ogni A.P.R. "dispositivo destinato ad essere utilizzato per il volo in aria senza la possibilità di un intervento umano diretto all'interno o sul dispositivo stesso", tra cui "modellini di aeroplani e droni usati per svago".

Un gruppo interdisciplinare di dipendenti della Forest Service, sta lavorando anche sulle raccomandazioni per la leadership di alto livello da utilizzare nelle future politiche specifiche-droni. Attualmente, i regolamenti federali vietano il decollo o l'atterraggio in uno degli altri 36 milioni di ettari di deserto designato, ma permettono voli in circa 150 milioni di altri ettari del sistema forestale nazionale, comprese le zone senza strade, ma le nuove politiche potrebbero entrare in vigore al più presto nel 2015, dice Mike Ferris, responsabile dell'informazione pubblica per l'US Forest Service.

State Parks sta prendendo anche nota, secondo Matt Rumbaugh, direttore dello sviluppo professionale presso il National Recreation e Parco Association, la NRPA invitando ad eseguire "sessioni educative" sull'utilizzo dei droni in occasione della riunione annuale nel mese di ottobre.

Non sorprendentemente, gli appassionati di droni si stanno già lamentano per come il divieto di utilizzo del parco attenti alla loro libertà.

Ma veniamo ai problemi di casa nostra, un aspetto molto importante in Italia, riguarda la copertura assicurativa.

Coloro i quali utilizzino i droni per motivi “professionali” devono poter svolgere la propria professione devono avere un'adeguata copertura assicurativa, in quanto, le operazioni di volo di un A.P.R. devono rispettare regole e procedure che dal punto di vista normativo sono le stesse di un pilota di aeromobile.

Nel nostro Paese qualcosa si è mosso, l’E.N.A.C. ( Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha da poco varato il primo regolamento che schiude le porte ad una nuova stagione di voli senza pilota.

Per operare serenamente, è indispensabile avere un’adeguata copertura Assicurativa di Responsabilità Civile verso Terzi ed Operatori” dice Walter Paolo Lorenzi, esperto di assicurazioni,ma da oggi è possibile stipulare un’Assicurazione ad hoc rivolta alle Aziende, rivolta quindi a Professionisti con partita Iva.



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