EDITORIA
Comunicato Stampa

In uscita il quinto libro, edito da Nulla Die, di Emilio Scarselli, dal titolo “Breve guida per attraversare l’inferno”.

21/01/19

Dopo L’Estate vecchia, L’ultimo giorno dell’anno, Il mare stregato, L’albergo dei mille perché, esce Breve guida per attraversare l’inferno. Emilio Scarselli parla della sua produzione letteraria

FotoEsce in questi giorni la tua quinta opera, edita da Nulla die, dal titolo “Breve guida per attraversare l’inferno”. In poche battute, cosa ti piace evidenziare del tuo nuovo romanzo?

La paura dell’uomo di fronte alla morte e, in alcuni casi, l’apparente assurdità della morte stessa; la solitudine agghiacciante che pervade ogni essere umano, ma anche il potersi affrancare da questi orrori; e qui il discorso si farebbe lungo… troppo; poi c’è l’inferno senza demoni, ma altrettanto orribile, un diversamente abile che supera le sue difficoltà e una domanda finale che ci tormenta da sempre…

Cinque libri in pochi anni. La scrittura cosa rappresenta per te?

Veramente sono sei; ho avuta due anni di pausa per un lutto tremendo che, ancora oggi, cerco di elaborare (come dicono gli psicologi). La scrittura è il mezzo a me più congeniale di comunicare con gli altri e mettere in evidenza le contraddizioni del nostro tempo senza, però, dare giudizi scontati: affronto gli argomenti che trattano temi critici partendo da un’apparente normalità per poi giungere a quelle situazioni estreme che turbano, intimoriscono, paralizzano il nostro pensiero. Le sentenze le lascio al lettore.

Racconti e romanzi: L’Estate vecchia, L’ultimo giorno dell’anno, Il mare stregato, L’albergo dei mille perché, e, infine, Breve guida per attraversare l’inferno. Esiste un’evoluzione nella tua proficua attività letteraria?

Dal primo romanzo (Il latte dei poveri) l’evoluzione è stata costante e… naturale: cerco sempre, in ogni opera, di spingermi un po’ oltre, modificare alcune caratteristiche di stile; ora sto scrivendo un romanzo che sorprenderà chi mi conosce ; niente misteri o situazioni paradossali: il protagonista, attraverso vari incontri, compie un’attenta osservazione dell’animo femminile perché considera la donna un essere, per certi versi, superiore.

La dimensione intimista traspare con forza in alcune parti delle tue opere. Sei d’accordo?

Se per intimismo intendi lo svolgersi dei miei romanzi in una sfera di affetti, di valori privati e quotidiani posso essere d’accordo solo in parte. In ogni scritto c’è sempre un brandello più o meno cospicuo delle esperienze maturate da chi scrive; io cerco, costantemente, di andare oltre, di separare la realtà quotidiana e arrivare ad uno stato di coscienza che non rifiuta le nostre più profonde paure e l’elemento fantastico gioca a mio favore; se per intimismo intendi questo… allora sono d’accordo.






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