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Innovazione digitale: un imperativo di sviluppo

30/12/15

È ormai opinione condivisa quella secondo cui l’innovazione digitale costituisce un fattore di sviluppo decisivo. Essa infatti abbatte la preesistente burocrazia, facendo guadagnare al sistema sia in efficienza che in rapidità. Questo è tanto più vero in un Paese come l’Italia, che rispetto ai vicini europei mostra significativi ritardi nel campo innovativo.

FotoInnovazione digitale: un imperativo di sviluppo

Innovazione digitale come fattore di risparmio e di lotta all’evasione fiscale

È ormai opinione condivisa quella secondo cui l’innovazione digitale costituisce un fattore di sviluppo decisivo. Essa infatti abbatte la preesistente burocrazia, facendo guadagnare al sistema sia in efficienza che in rapidità. Questo è tanto più vero in un Paese come l’Italia, che rispetto ai vicini europei mostra significativi ritardi nel campo innovativo.

A dimostrare i benefici della dematerializzazione anche un recente studio di Confindustria Digitale, secondo il quale il risparmio annuo proveniente solo dalla digitalizzazione dei servizi della Pubblica amministrazione sarebbe paria a 7,5 miliardi di euro.

Ma affinché i processi vengano effettivamente snelliti e razionalizzati, riducendo così la spesa pubblica, interventi strutturati e intercomunicazione tra le diverse banche dati esistenti costituiscono obiettivi irrinunciabili.

All’interno del processo di digitalizzazione e innovazione, un ruolo fondamentale è rivestito dal settore pagamenti. In primis perché l’informatizzazione di quest’area riduce i tempi di transazione, consentendo la conservazione dei documenti e il loro monitoraggio. Di conseguenza perché essa costituisce un valido contributo alla lotta all’evasione fiscale.

A sei mesi dall’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione digitale verso tutte le Pubbliche amministrazioni, è possibile fare un quadro della situazione e notare come la digitalizzazione dei servizi mostri i suoi frutti lasciando aperte nuove e positive prospettive per il futuro.

Di recente pubblicazione sono i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, che mostrano l’ammontare complessivo e il trend delle fatturazioni elettroniche. Da giugno 2014 ad agosto 2015 in Italia sono stati 14,6 i milioni di documenti spediti per via telematica alle Pubbliche amministrazioni e gestiti dal Sistema di interscambio.

Guardando più nel dettaglio i dati disponibili sull’anno 2015 e riportati nel grafico sottostante si può osservare un trend di crescita nel complesso positivo, con picchi nel mese di luglio e un lieve calo nel mese di agosto, dovuto probabilmente all’interruzione temporanea di alcune attività produttive.
innovazione digitale
Trend mensile dei file di fattura ricevuti dal sistema di interscambio. Fonte: elaborazione su dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, 2015.

Per comprendere i vantaggi derivanti dall’innovazione digitale e il fatto che essi tangibilmente abbiano ripercussioni positive sull’intera società, basti pensare che per ogni fattura ricevuta dalle PA in formato digitale sono 14 gli euro risparmiati in manodopera e 3 gli euro risparmiati in spazio e materiali.



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