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Intelligenza artificiale per smascherare Italian Sounding Food&wine sul web

Consorzio Tutela Vini Valpolicella firma patto anticontraffazione con Comando regionale trentino-alto adige della Guardia di Finanza
del 08/07/20 -

Stop all’Amarone contraffatto in rete, grazie ad un sistema di intelligence online messo a punto dall’Università degli Studi di Trento e con la cabina di regia affidata al Comando Regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di Finanza. È quanto prevede il protocollo di collaborazione firmato oggi, tra gli altri, dal Consorzio Vini Valpolicella con il Comando Regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di Finanza, la Provincia Autonoma di Trento e l’Ateneo, che vede per la prima volta i grandi Rossi della Valpolicella sorvegliati speciali sul web.

Una sperimentazione, quella al via da oggi con la sottoscrizione dell’accordo, che consentirà al Consorzio di attivarsi ulteriormente su due diversi fronti: da un lato sensibilizzando le proprie aziende associate a collaborare nell’identificazione di situazioni “borderline” e a rischio, dall’altro testando i nuovi sistemi informatici anticontraffazione come la tecnologia blockchain, software e algoritmi specificamente messi a punto con l’Università trentina, in grado di identificare siti web contenenti presunti prodotti falsificati ed eventuali illeciti nell’utilizzo di riferimenti alle denominazioni di origine.

Si intensifica così l’attività di tutela della denominazione da parte del Consorzio che, a 2 anni dalla firma del protocollo di cooperazione con l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle Politiche agricole (ICQRF), ha contribuito con l’invio di 308 segnalazioni di casi sospetti di contraffazione di vini della Valpolicella – soprattutto Amarone – sul web.

“La firma di questo protocollo – spiega Andrea Sartori, Presidente del Consorzio Vini Valpolicella - conclude un percorso che ha caratterizzato il mio mandato, ponendo al centro la tutela delle nostre denominazioni, sempre più copiate e contraffatte. L’iniziativa ci ha visti da subito parte attiva nella costruzione di un ulteriore strumento per combattere la pirateria enoica e alimentare. Ringrazio il Comando Regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di Finanza, la Provincia Autonoma di Trento – continua Sartori – per averci coinvolti in un progetto che per la prima volta dà vita ad un network tra pubbliche amministrazioni e associazioni imprenditoriali, con l’obiettivo di tutelare la reputazione e il valore dei prodotti italiani”.

“La lotta alla criminalità organizzata – prosegue il Generale di Brigata Ivano Maccani, Comandante Regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di Finanza - si può e si deve vincere anche con l’innovazione. Fare squadra con gli attori della società civile e coniugare le strategie investigative con la ricerca scientifica per fare un salto di qualità nella tutela dell’economia legale, nel contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti, al lavoro nero e all’abusivismo commerciale, è il senso del protocollo firmato il 7 luglio 2020 a Trento. Uno dei filoni messi in campo, riguarda l’analisi avanzata di dati online e l’esplorazione del web, sempre più nuova frontiera dei traffici illeciti e vetrina attraente anche per le organizzazioni criminali.”

Dal 2018 ad oggi, sono complessivamente 54 le iniziative legali a livello internazionale promosse dal Consorzio e 48 i controlli inclusi nell’attività di vigilanza a livello nazionale. Con una spesa media nel triennio di oltre 150 mila euro l’anno, il capitolo ‘tutela e vigilanza’ rappresenta una delle voci di costo più importanti del bilancio consortile, oltre che una delle principali attività istituzionali perseguite dall’ente.
Oltre al Consorzio Vini Valpolicella, che farà da apripista a un format di tutela replicabile per altri prodotti dell’agroalimentare tricolore minacciati dall’Italian sounding, aderiscono al protocollo anche altri enti e associazioni impegnate a salvaguardare l’autenticità dei prodotti anche da pratiche commerciali sleali che possono impattare negativamente sul sistema primario, come la tutela dei lavoratori in agricoltura e la credibilità presso i consumatori.


I partner dell’accordo sono:
La Provincia Autonoma di Trento, la Procura Distrettuale della Repubblica di Trento, la Procura della Repubblica di Rovereto, il Comando Regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di Finanza, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale – Direzione Regionale Trentino-Alto Adige, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro – Dir. Prov. Trento, l’Università degli Studi di Trento, il CODACONS - Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il CRTCU - Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti, INDICAM – Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione, il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, il Consorzio di tutela Vini del Trentino, la Federazione Trentina della Cooperazione, l’Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini (APOT s.c.a), CGIL, CISL, UIL del Trentino, anche per conto delle proprie associazioni di tutela dei consumatori - rispettivamente Federconsumatori, Adiconsum, ADOC -, Cia, Coldiretti, Confagricoltura del Trentino, AcliTerra e l’Associazione Contadini trentini.

Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo. Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione. L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg.

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