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Comunicato Stampa

Intervista a Najaa autrice di Ti amo anima mia. Una storia di violenza – Ed. Psiconline

30/09/14

Edizioni Psiconline ha intervistato Najaa autrice di Ti amo anima mia. Una storia di violenza.

FotoDa pochi giorni è in libreria un nuovo volume della collana A Tu per Tu di Edizioni Psiconline dal titolo Ti amo anima mia. Una storia di violenza, di Najaa.
Il romanzo autobiografico, è la storia di un amore finito male, di un amore malato quello di Najaa e Sajmir.
Edizioni Pisconline ha intervistato l’autrice , la quale preferisce mantenere l’anonimato e ricorrere ad uno pseudonimo per tutelare la sua privacy perché vittima purtroppo di violenze e persecuzioni da parte del suo ex marito.
Alle domanda come sia riuscita a scrivere delle sofferenze subite, superando la naturale ritrosia che ciascuno ha a raccontare le proprie sofferenze, Najaa risponde che per lei è stato naturale, se non d'obbligo, parlarne, scriverne. Ha sentito il bisogno assoluto di non tacere, perché non voleva innanzitutto coprire l'uomo che non meritava il silenzio del suo modo di essere e di agire, dopo tutto
quello che le aveva fatto, inoltre scrivere della sua sofferenza l'ha davvero aiutata ad esorcizzarla.
Scrivere l'ha aiutata a capire molto di se stessa, del suo passato, dei meccanismi che scattano nella mente, dei bisogni, delle fragilità ma anche a scoprire una forza che non pensava di avere, e con essa un'estrema voglia di rinascita.
Anche se per lei sarà impossibile cancellare del tutto i ricordi spiacevoli perché come lei stessa dice: "Ci sono emozioni e ferite che restano incastrate dentro di noi. Sono tatuaggi che stanno lì, dove sono stati infiltrati, a ricordarci quello che è successo, che abbiamo vissuto".
È un romanzo che suscita sentimenti molto forti: indignazione, rabbia, sconcerto, paura, tuttavia si avverte che le malvagità e violenze subite sono state rielaborate e metabolizzate, sicuramente con un duro e difficile lavoro che l’autrice ha compiuto su se stessa, tanto da raccontarle con estrema lucidità.
Non mancano pagine di vera e propria poesia, laddove Najaa ci regala i suoi sentimenti più intimi e profondi, l’incontro con Sajmir, la sua avvenenza, la scoperta reciproca e l’amore fisico, pagine d’amore che stridono con il prosieguo del racconto, con gli avvenimenti successivi, con le violenze psicologiche e fisiche subite.
Un libro che cattura il lettore e che sicuramente farà parlare di sé, perché ci obbliga a non chiudere gli occhi di fronte a fenomeni di violenza, di cui purtroppo le pagine di cronaca ci danno notizia quasi quotidianamente.



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