PRODOTTI
Comunicato Stampa

L'acqua risale nei muri nonostante la forza di gravità

12/07/18

Le cause primarie sono quattro: La corrente elettrica continua (movimento di elettroni), suddivisa in corrente elettrica orizzontale e verticale, che riscontriamo in tutti i muri umidi, la tensione superficiale dell'acqua, il principio del vaso capillare e gli errori costruttivi. A queste cause si aggiungono quelle secondarie: accumulo di sali igroscopici veicolati dall'acqua di risalita, natura chimico-Fisica dei materiali che costituiscono il muro, condizioni termoigrometriche e climatiche degli ambienti esterni ed interni. E' luogo comune, ma errato, pensare che la risalita d'acqua nei muri dipenda esclusivamente dal fenomeno della capillarità.

FotoGli studi recenti ci hanno portato alla considerazione che è necessario avere una determinante visione globale dell'edificio e del problema, e non più focalizzarci sulla parte puntuale.
Vi sono molte concause che determinano un aggravamento della patologia e, se non riconosciute, potrebbero limitare o addirittura impedire il prosciugamento dei muri.
Queste cause hanno natura molto diversa tra loro ma, una volta risolte, portano alla definitiva risoluzione del problema.
Possiamo elencarne alcune, tra note e non note: Intonaci di cemento non traspiranti che producono corrente elettrochimica col muro, mancanza di impermeabilizzazione verticali nei muri sottoterra, attività elettromagnetica prodotta da antenne emittenti vicine, centrali elettriche nelle adiacenze, masse ferrose inserite nei muri a piano terra non opportunamente messe a terra.
Sappiamo oggi che togliere l'acqua dal muro invaso per capillarità è possibile, utilizzando anche diverse tecnologie. Più difficile invece è risolvere le problematiche dei sali, soprattutto se la concentrazione all'interno dei muri è elevata. Un esempio eclatante: i vecchi muri umidi di Venezia contengono fino a 400 kg di sali per metro cubo; le loro capacità igroscopiche ne impediscono il completo prosciugamento, come ben sa la Soprintendenza di competenza.
Un altro errore di valutazione molto comune è confondere l'acqua di falda in controspinta con quella di risalita. Capita di vedere spesso interventi sulle fondazioni e muri sotterranei, eseguiti per migliorare l'aerazione e "diminuire la pressione" dell'acqua sulle fondazioni stesse.
In realtà, nel fenomeno di risalita capillare, non interviene alcuna pressione, se non quella atmosferica. Gli interventi di aerazione e apertura di cavedi attorno al perimetro murario indubbiamente limitano il fenomeno, permettendo un'evaporazione dell'acqua risalente ancora a livello del piano interrato, ma non sono affatto risolutivi.
La tecnologia Quantum Dry Up è risolutiva per il solo fenomeno di umidità per risalita capillare. In tutti gli altri casi, come elencati in precedenza, può offrire un contributo ma non risolverà il problema.
Risultato: La maggior parte delle molecole d'acqua presenti nelle murature si riportano nel terreno in modo naturale, mentre una piccola parte evapora attraverso le superfici; il tempo impiegato per la conclusione del fenomeno è compreso tra uno e tre anni circa.
La durata del fenomeno dipende da queste variabili: Quantità di acqua presente, natura del sistema murario, condizioni climatiche interne ed esterne, natura geologica del terreno, presenza di sali all'interno delle murature, situazione energetica del sito.
Normalmente si ha una immediata inversione del moto dell'acqua e, dopo pochi giorni, si percepisce già l'effetto a livello ambientale. Scompare quella sgradevole sensazione di entrare in un ambiente malsano e umido (effetto acquario).



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Atena S.r.l.
Responsabile account:
Averardo Cicognani (Resp.commerciale)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere