L’alga Klamath e i suoi estratti: un Ritalin-simile, per l’ADHD e non solo…

Un raro estratto naturale svela in laboratorio proprietà neuroprotettive straordinarie, senza gli effetti collaterali tipici degli psicofarmaci. Scopriamo di cosa si tratta…
del 11/09/15 -

Ammesso e non concesso che l’ADHD sia una reale patologia, resta il fatto che i sintomi ad essa correlati sono reali e in evidente crescita nella popolazione infantile e scolastica. In rapporto a questi sintomi ed alle crescenti difficoltà e disagi del comportamento, la ricerca evidenzia come uno degli aspetti più importanti - e tuttavia troppo spesso trascurato - sia quello della nutrizione.

Che l’abuso di zucchero, caffeina, grassi idrogenati, glutammato e pesticidi non possa non provocare effetti negativi importanti nei bambini pare un dato comprensibile con il solo buon senso, ma ci sono anche importanti evidenze scientifiche al riguardo. Appare anche evidente come questa “nutrizione negativa” sia ulteriormente aggravata dalle carenze nutrizionali tipiche dell’alimentazione moderna, che ci privano del supporto antiossidante e protettivo di essenziali vitamine, minerali e molecole attive come clorofilla e caroteni: la gravità di queste carenze determina un vero e proprio crollo della cosiddetta “nutrizione positiva”.

Spesso, la semplice eliminazione dei fattori inquinanti e di “nutrizione negativa” dall’alimentazione del bambino è sufficiente a risolvere gran parte dei problemi, ma la sola eliminazione dei nutrienti negativi può non bastare, perché occorre fare i conti anche con il problema delle carenze nutrizionali ed anche con l’instaurazione di meccanismi fisiologici alterati che richiedono un tipo di intervento attivo che riesca a risolvere il grave problema delle carenze nutrizionali e a riattivare meccanismi alterati o bloccati.

Va detto che negli ultimi anni sono emerse sempre più evidenze che i normali integratori di vitamine e minerali sono scarsamente assimilati, perché di origine sintetica e/o inorganica, quando non sono addirittura dannosi. Ecco perché diventa sempre più importante trovare fonti alimentari di nutrienti naturali facilmente assimilabili. Un aiuto può venire in tal senso dall’uso della rara microalga Klamath e di un suo specifico estratto, che fornisce sia un adeguato supporto nutrizionale che specifiche molecole nutriceutiche capaci di produrre importanti effetti fisiologici.

La microalga Klamath ha il grande vantaggio di poter reintegrare utilmente la nostra alimentazione, grazie alla sua dotazione di:
- 14 vitamine, tra cui elevate dotazioni delle vitamine più rilevanti dal punto di vista del sistema nervoso, come la vitamina A e le vitamine B. In particolare, la Klamath ha dimostrato di essere un’ottima fonte di vitamina B12 assimilabile ; e contiene elevate quantità di vitamina K, essenziale per le ossa e il sangue.
- 60 minerali, incluse buone quantità di calcio, magnesio, fosforo, fluoro, e un’ampia gamma di oligoelementi, tra cui minerali come il ferro e il vanadio, presenti in concentrazioni elevate nell’alga, e particolarmente rilevanti per la sintomatologia ADHD, e più in generale per attenzione, concentrazione ed energia;
- Omega 3, anch’essi dimostratisi rilevanti per le problematiche ADHD, per i problemi dell’apprendimento, e più in generale per il benessere generale dell’organismo. La Klamath ne contiene una buona quantità, e soprattutto grazie alla sinergia di tali grassi benefici con le sue numerose molecole antiossidanti e antinfiammatorie, ha dimostrato di poter normalizzare il metabolismo dei grassi.3

La Klamath possiede anche elevatissime quantità di clorofilla (oltre l’1%), dotata di svariate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, epatoprotettive e neuroprotettive, e caroteni, sia precursori di vitamina A, sia antiossidanti autonomi. Diversi studi hanno dimostrato come la Klamath non solo abbia aumentato in maniera significativa i livelli di retinolo plasmatici nei soggetti che l’hanno assunta, ma anche di caroteni specifici come luteina, licopene, alfa e beta carotene.4 Soprattutto la Klamath è ricca di specifiche ficocianine (molecole tipiche delle alghe verdiazzurre, che, oltre ad essersi dimostrate essere le molecole più antiossidanti in assoluto (assai più potenti delle più note catechine e quercetina)5 , hanno dimostrato di avere un elevatissimo potere di neuroprotezione, e dunque di poter difendere noi e i nostri figli dagli attacchi subiti dai nostri neuroni in seguito all’ingestione diretta o indiretta (nutrizionale e ambientale) di svariati tipi di sostanze tossiche.

Oltre a ciò, le ficocianine sono dei potenti antinfiammatori, soprattutto grazie alla loro capacità di inibizione selettiva delle COX-2 e delle lipossigenasi, e dunque della produzione delle principali prostaglandine e leucotrieni infiammatori, con effetti significativi sui più diversi comparti fisiologici, dall’intestino (sindrome dell’intestino irritabile, etc.) alle articolazioni (artriti, etc.), come dimostrato da numerosi studi animali.

Di recente il Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino diretto dal Dottor Stefano Scoglio (Ph. D) – in collaborazione con l’Università di Urbino, ha scoperto che le ficocianine della Klamath sono strutturalmente diverse da quelle di altre microalghe come la spirulina , e che hanno un’azione sia antiossidante che di inibizione delle COX-2 notevolmente più potente .

La capacità antinfiammatoria dell’estratto di Klamath, che concentra le AFA-ficocianine, è stata confermata da diversi studi animali, sia a livello articolare che gastrointestinale e urinario.10 Le ficocianine inibiscono anche direttamente l’enzima 5-lipossigenasi, e dunque la produzione del leucotriene B4 (LTB4), responsabile in particolare dei sintomi allergico-respiratori.

Nella Klamath l’azione antinfiammatoria è aumenta dalla sinergia con l’enorme quantità di antiossidanti, clorofilla e Omega-3. Ma Klamath contiene anche una specifica molecola neuromodulante che è la versione endogena e fisiologica proprio delle molecole sintetiche usate nel Ritalin e affini, ovvero la feniletilammina o PEA. Il Ritalin è un’anfetamino-simile, e le anfetamine sono versioni modificate in laboratorio della feniletilammina o PEA. In altre parole, tra PEA ed anfetamine esiste lo stesso rapporto che esiste tra oppiacei ed endorfine: come queste sono considerati gli oppiacei endogeni, così la PEA può essere definita una sorta di anfetamina endogena e fisiologica. Essa costituisce dunque una grande fonte di energia fisica e mentale, di moderazione dell’appetito, di sostegno della libido e soprattutto di grande stimolo delle funzioni intellettuali essenziali come attenzione, concentrazione e memoria.

La PEA agisce sia autonomamente che attraverso la stimolazione e il sostegno del meccanismo della dopamina, ed è noto che la dopamina è considerato il neurotrasmettitore della “felicità”.

I primi ricercatori studiosi di questa molecola naturale la definirono “la molecola dell’amore”, perché il nostro organismo ne produce in abbondanza proprio quando siamo innamorati, e dunque essa regola anche i processi dell’empatia e della socializzazione. La PEA è presente in numerosi alimenti, inclusi cioccolato, formaggi stagionati, legumi e vino rosso, anche se per ottenere delle concentrazioni sufficienti ad avere effetti significativi occorrerebbe fare dei pasti troppo abbondanti e dieteticamente molto scorretti.
La Klamath è invece naturalmente ricca di questa molecola, al punto che pochi grammi ne forniscono quantitativi sufficienti a produrre chiari effetti psicotonici e di forte sostegno dell’umore e dell’attenzione, come recentemente verificato in diversi studi scientifici. Il problema è che l’assunzione di sola PEA può non essere sufficiente, perché una volta ingerita essa viene rapidamente distrutta dallo specifico enzima MAO-B.

E’ per questo che la ricerca si è mossa in direzione di cercare possibili inibitori selettivi naturali delle MAO-B nella Klamath: ne sono stati rintracciati ben tre, le stesse AFA-ficocianine, specifiche molecole chiamate MAAs o micosporine algali, e una molecola unica della Klamath, chiamata AFA-fitocromo. Tutte queste molecole hanno una potenza d’azione simile alla seligilina, ma con un’azione fisiologica e senza effetti collaterali. Questo consente alla PEA presente nell’alga Klamath, e soprattutto nel suo estratto, di poter agire in maniera benefica sui neurotrasmettitori.
Uno studio americano ha mostrato come l’unione di PEA e inibitore delle MAO-B abbia prodotto importanti risultati anche su soggetti depressi.11 Ritornando all’ADHD, si è riscontrato che i bambini iperattivi, così come gli autistici, sono fortemente carenti di PEA12. E d’altra parte, gli studi hanno rivelato che il meccanismo di azione del Ritalin passa proprio attraverso la stimolazione della PEA (ma con forti effetti collaterali).

Dunque la Klamath – e soprattutto il suo specifico estratto denominato phycoplus, che ne concentra PEA e altre molecole sinergiche necessarie al suo funzionamento – pare rappresentare una valida alternativa naturale per i bambini “ADHD” e un ottimo aiuto per tutti bambini, dato che la fisiologia dell’attenzione e dell’iperattività è tema che riguarda tutti i minori, e non solo quelli etichettati con il marchio Adhd.
La combinazione di alga Klamath ed estratto di Klamath fornisce dunque sia tutti i principali fattori nutrizionali, sia potenti molecole neuroprotettive e neuromodulanti, ma come componenti di un alimento naturale dotato quindi di effetti fisiologici negativi ben meno impattanti dei corrispondenti prodotti di sintesi farmaceutica.

Fonte:http://www.emmaweb.org/



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