ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

L’americana Valspar ridà una mano di vernice al Jobs Act

05/03/15

La multinazionale americana che ha acquisito Inver, leader nel mercato europeo delle vernici industriali, ha definito un accordo con i sindacati per una maggiore flessibilità nel ciclo produttivo. Stipendi più alti anche senza straordinari, lavoro a ciclo continuo e 18 nuove assunzioni

Bologna
Le multinazionali americane insegnano alle aziende italiane come aumentare i profitti e creare nuovi posti di lavoro con un meccanismo contrattuale che supera il Jobs Act. Il tutto sottoscritto dai sindacati senza nessuna conflittualità. La ricetta è quella importata dalla Valspar, che nel 2013 ha acquisito la Inver, azienda made in Italy ma di vocazione internazionale, leader nel mercato europeo delle vernici industriali, e ora definisce con i sindacati un modello produttivo all'avanguardia.

La sfida di questa multinazionale quotata a Wall Street con vendite pari a 4,5 miliardi di dollari, è stata quella di puntare sulle menti italiane, big in questo settore, introducendo un meccanismo di produzione che consente di competere con la flessibilità richiesta nel mercato europeo. Un risultato raggiunto senza penalizzare i salari e ridurre i livelli di organico.

L’accordo che sarà sottoscritto con i sindacati il 6 marzo prossimo, prevede che la produzione nel reparto polveri avvenga a ciclo continuo 7 giorni su 7 per 24 ore. Il ciclo è di 18 settimane nelle quali tutti gli operai avranno turnazioni omogenee con 4 giorni lavorati e 2 di riposo e i festivi pagati di più. Per gli operai significa una riduzione dell'orario di lavoro ed un aumento retributivo; per l’azienda l’eliminazione degli straordinari e quella flessibilità produttiva necessaria per rispondere alle richieste del mercato portando la capacità complessiva dell'impianto dalle attuali 17.000 tonnellate a 25.000 tonnellate annue. Questa flessibilità che ha già superato per modernità il Jobs Act consente all’azienda di aumentare il rating delle commesse e creare occupazione. Saranno 18 gli assunti. La nuova modalità produttiva è la risposta giusta alle richieste di un mercato stressato dalla crisi dove gli ordini vengono fatti all’ultimo momento per evitare le giacenze in magazzino. Questo accordo consentirà a Valspar di rafforzare la propria leadership sul mercato italiano riducendo i tempi di consegna e aumentando la capacità di risposta alla domanda dei clienti.

La flessibilità di produzione si conferma la carta vincente di un’impresa, un fattore di
modernizzazione che rappresenta un modello da imitare. Obiettivo di Valspar è di svilupparsi in Europa nel mercato delle vernici per l’industria dove Inver ha un ruolo di leadership; nel 2014 Valspar/Inver ha realizzato un fatturato di più di 250 milioni di dollari con un EBIT di circa 20 milioni di dollari in gran parte (85%) di provenienza Inver. L’azienda italiana potrà valersi delle capacità finanziarie ed organizzative della multinazionale per aumentare significativamente la quota di mercato in Europa e espandersi su tutti i mercati mondiali.

Valspar/Inver ha 580 dipendenti e gestisce un network di società operative: 5 Società con stabilimenti produttivi; 3 filiali tecnico-logistiche-commerciali; 7 Invercolor distribuite sul territorio nazionale nelle regioni a più alta concentrazione industriale. Con questo accordo il Gruppo avrà le leve strategiche per rispondere alle esigenze della crisi. Ancora una volta le menti italiane riescono ad assorbire l’inefficienza del sistema.

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