ARTE E CULTURA
Articolo

L'Arte Contemporanea Bene Comune

19/04/21

La proposta di Davide Frisoni,  pittore e Presidente della Commissione Cultura del Comune di Rimini

Foto

 Davide Frisoni, Pittore e Presidente della Commissione Cultura del Comune di Rimini ritenendo l’Arte contemporanea ” bene primario da tutelare” ci anticipa i principi guida della sua proposta, già anticipata in occasione della trasmissione “Incroci Mediterranei”.

L'Arte Contemporanea è un "bene primario" e patrimonio comune.

Da quello che ci è dato sapere in Francia gli artisti aprono una posizione generica di attività senza oneri di apertura e gestione. E’ sufficiente presentare una dichiarazione annuale che tende a dimostrare l'attività svolta su cui paga una quota fissa. Non ci sono tasse sulla vendita di opere d'arte né tra artista e Gallerista (mercante), né tra artista e privato. L'arte in quanto bene culturale non viene tassato in linea di principio. E' un bene che deve circolare il più possibile perché è un bene primario e patrimonio nazionale.
Partendo da una dichiarazione forte e per nulla scontata. L'Arte Contemporanea è un "bene primario" e patrimonio comune. E’ un “investimento culturale”.
Solo con questo presupposto si può iniziare subito un percorso normativo adeguato che stabilisca regole nazionali puntuali in campo statutario, amministrativo, economico e finanziario.
Queste dovrebbero essere le basi per impostare un percorso che porti frutto a breve e a lungo termine.
Vogliamo ESISTERE!
Non vogliamo ristori. Non vogliamo resistere. Non ci interessa la resilienza.
Solo chi esiste cambia il mondo. Noi artisti lo sappiamo bene.
Insisto sull'arte contemporanea perché quella storica (antica e moderna) viaggia su binari diversi anche di possibilità di spesa, dove tendenzialmente si parla di investimento economico.
Mentre in Francia non ci sono tasse sulla vendita di opere d'arte né tra artista e Gallerista (mercante), né tra artista e privato, in Italia esistono regole specifiche per l'editoria, per la musica, lo spettacolo, ma non per l'arte contemporanea.
Un artista non può che aprire una partita iva, una società o associazione come se fosse una qualsiasi altra attività produttiva o commerciale con tutto quello che ne consegue.
E' chiaro che il tema è ampio perché l'arte circola attraverso Mercanti, Gallerie e Fiere dedicate (dove partecipano tutte e tre le categorie), quindi è necessario un lavoro su tutta la filiera dell'arte contemporanea.


Se facciamo vivere gli artisti continueremo a produrre bellezza per un mondo migliore.

Con questi argomenti e su questi principi ci faremo promotori presso i Ministeri competenti con una proposta di legge che regolamenti tutto il comparto che gira attorno all’arte contemporanea.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Ufficio Stampa RETERICERCA
Responsabile account:
Giancarlo Garoia (CORRISPONDENTE)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere