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"L'elisir d'amore" di Donizetti apre la stagione autunnale del Comunale di Bologna

In forma semiscenica, al PalaDozza, dal 29 Settembre al 7 Ottobre 2020
del 31/08/20 -

Teatro Comunale di Bologna.

Gaetano DonizettiL'elisir d'amore - Opera Next - In forma semiscenica al PalaDozza.

Dal 29 Settembre al 7 Ottobre 2020



Nel 1832, in pieno sfolgorio di carriera, Donizetti produce un dramma giocoso che gioca con le convenzioni, su libretto di Felice Romani. L’elisir d’amore mette a profitto i saperi della carriera dell’autore, in un’opera equilibrata nel rapporto tra il fattore buffo, quello sentimentale e quello metateatrale. La vena giocosa di Donizetti, fatta di fresca invenzione e spunti popolari, è posta qui al servizio di una trama basata sull’amore e l’equivoco.

Nuova Produzione del TCBO
con Auditorio de Tenerife e con Teatro dell’Opera e Balletto di Tbilisi, GeorgiaPROGETTO EUROPA CREATIVA







DIRETTORE Jonathan Brandani.

REGIA Pablo Maritano.

TURNI

Martedì 29 Settembre Turno Prima | H 20.

Mercoledì 30 Settembre Turno C | H 18.00.

Giovedì 1 Ottobre Turno A | H 20.00

Sabato 3 Ottobre Turno D | H 15.30.

Martedì 6 OttobreTurno B | H 20.00

Teatro Comunale di Bologna. Gaetano Donizetti "L'elisir d'amore"- Opera Next -
Mercoledì 7 Ottobre Turno P | H 18.00


NOTE DI REGIA

L’elisir d’amore rimane fresco e giovane oggi come alla sua prima, con il fascino che risiede, in gran parte, nella sua impudenza. Il capolavoro comico di Gaetano Donizetti si presenta, secondo Piero Mioli, come “un susseguirsi di parodie, invettive, sciocchezze, civetteria, follia, arroganza e ciarlataneria”, che illuminano la colonna sonora in una sequenza di scene separate e autonome, componendo un quadro di personaggi atipici e singolari piuttosto che una trama concreta e coerente. Tuttavia, il tema dell’opera è uno ed è costante: la ridicolizzazione del concetto di amore romantico.

È proprio sulla base di questa idea che la coppia formata da Adina e Nemorino, si costituisce come una brillante replica comica di quella celebre composta da Tristano e Isotta: per la prima, contro ogni sacralizzazione, l’amore è una malattia necessaria che cerchiamo di curare infettando gli altri, quindi ricorrendo a falsi rimedi che ci aiutano a confermare la diagnosi. Come gli antieroi dei film muti, Nemorino ci mostra come la ricerca di una soluzione magica ai nostri problemi (tanto labili quanto quelli ridicoli) si nutre della fame umana dell’illusione; D’altra parte, Adina è così deliziosamente nevrotica, che non è in grado di lasciarsi eccitare. Un po’ alla maniera di Woody Allen e Diane Keaton (complessato e insicuro lui, iper-riflessiva e insoddisfatta lei), la coppia protagonista alternerà disaccordi e incomprensioni fino a quando non si troveranno dall’altra parte dell’illusione.

Precisamente, è qui che la nostra lettura scenica scava: l’amore come una finzione, come una sceneggiatura cinematografica, a sua volta, incorniciato da quella grande fabbrica di sogni che è il cinema.

Pablo Maritano
Per gentile concessione di Auditorio de Tenerife

CAST

ADINA Maria Rita Combattelli, Beatriz de Sousa Chaveiro

NEMORINO Klodjan Kacani, César Arrieta

BELCORE Alberto Bonifazio, Jacobo Ochoa Piedrahita

IL DOTTOR DULCAMARA Givi Gigineishvili, Matteo Andrea Mollica

GIANNETTA Sofìa Esparza Jàuregui, Leonora Tess.

Facente parte del repertorio semiserio L’elisir d’amore insieme a La fille du régiment e Don Pasquale, alle opere serie della “trilogia Tudor” (Maria Stuarda, Anna Bolena, Roberto Devereux) e a Lucia di Lammermoor, lo pongono come uno dei più amati e noti esponenti del Romanticismo musicale.

SCENE SERENA ROCCO

COSTUMI LORENA MARIN

PROGETTO LUCI FIAMMETTA BALDISERRI

MAESTRO DEL CORO ALBERTO MALAZZI

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