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L'evoluzione storica del Diritto Commerciale

l diritto commerciale moderno è quella parte del diritto privato che regola l’attività e gli atti d’impresa. Non è dunque altro dal diritto privato, ma è una branca di esso.
del 27/03/17 -

Così non era ai tempi in cui il diritto commerciale prese forma.
Un sistema organico del diritto in questione si ha solo nel Basso Medioevo, intorno al XII secolo, epoca in cui rifioriscono i centri urbani e l’economia si riscopre più dinamica. Protagonisti di questa nuova vitalità economica e sociale sono il ceto mercantile e gli artigiani. È in questo contesto politico e sociale che nasce il diritto commerciale, un diritto degli affari mercantili distinto dal diritto comune, ovvero il diritto romano ed il diritto canonico.

Il nuovo diritto del commercio, ha come propri fondamenti gli usi mercantili, è un diritto tendente all’uniformità internazionale per sua propria natura, dovendo normare traffici che a partire dal Basso Medioevo sono sempre più ampi e transfrontalieri, ed è un diritto “speciale” perché costituito da norme diverse da quelle valide per la generalità dei sudditi e dei cittadini delle varie entità statuali che compongono l’Europa del tempo.

Con la fine del Medioevo e la nascita e lo sviluppo dei grandi Stati Nazionali si assiste ad un’evoluzione del diritto commerciale, che perde il carattere originario di diritto creato e ad uso del ceto mercantile per diventare un diritto statale e nazionale. Si estende il suo ambito di applicazione pur restando la giurisdizione mercantile distinta da quella civile.

Con le grandi codificazioni ottocentesche napoleoniche e post-napoleoniche, seguite alla Rivoluzione Francese e all’esportazione in tutta Europa dei nuovi principi, il diritto commerciale conserva ancora il carattere di diritto formalmente distinto dal diritto civile. La prima codificazione dell’Italia unificata segue il modello francese; si parla infatti al riguardo di duplicazione dei codici, in quanto vengono emessi nel 1865 un codice civile e un codice del commercio.

La duplicazione delle fonti di diritto privato ha fine in Italia con la riforma legislativa del 1942. Un unico codice civile, che è quello attualmente vigente, sostituisce i due precedenti codici civile e di commercio. Si parla al riguardo di “commercializzazione” del diritto privato, in quanto nel codice civile del ’42 un ruolo centrale è svolto dalla figura dell’imprenditore commerciale. L’assunto che è fulcro della codificazione del 1942 e della successiva conferma di esso nell’ambito del nuovo sistema costituzionale nel 1948 è l’accettazione che il fenomeno imprenditoriale è l’asse portante dello sviluppo economico, che è l’anticamera del miglioramento del benessere materiale della collettività.



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