L’ ”impiccio” del Governo

Il Paese ha bisogno di stabilità

Roma, 29 marzo - Il Pd, corteggiato dai grillini e agitato dalle sue divisioni interne, tra renziani e orfiniani, che rifiutano ogni dialogo ed il correntone "governista" che non vuole l'Aventino, si tira fuori, uniti sulla linea all’opposizione.
Nel frattempo Salvini, prova a spingere sull'acceleratore dichiarando la sua indisponibilità a tirare a campare senza un Governo, ed a discutere di legge elettorale per un anno. Salvini, è chiaro, non è disposto ad accettare un incarico "al buio" senza avere prima un accordo e dice:"Voglio veder Di Maio trovare 90 voti in giro che si convincono...".
Dal canto suo Paride Amoroso, responsabile Enti Locali del Partito Liberale Italiano per la Regione Lazio, “Il movimento 5 Stelle rivendica per sé il Presidente del consiglio, ma pare dimenticare, che per avere una maggioranza, occorrono altri 90 deputati. Nonostante questo continuano ad affermare che è volontà degli Italiani, avere Di Maio premier. A me non sembra, non sembra nemmeno che nessuno abbia la maggioranza non possiamo avere un Governo ed un Parlamento così deboli. In un quadro europeo ed internazionale, la nostra credibilità politico-istituzionale risulta notevolmente compromessa. Ad oggi con la crisi economica acuita dai nuovi flussi migratori da Libia e Turchia, con l’intensificarsi del problema terrorismo, il cui livello di guardia cresce di ora in ora, il profilarsi di un governo tecnico, ma forte anche agli occhi dell’Europa –aggiunge Amoroso- anche se un danno per noi cittadini”. Amoroso prosegue la sua analisi “Adesso che Camera e Senato hanno eletto i propri rappresentanti è possibile legiferare ed intervenire sui problemi reali del Paese, sui bisogni concreti dei cittadini, tutte le forze politiche lo devono agli italiani. È opportuno che si inizi a legiferare su provvedimenti importanti quali agevolazioni economiche per il cittadino, l’aumento delle pensioni, l’aumento dell’indennità di disoccupazione, agevolazioni alle aziende sui crediti fiscali, gli imprenditori pagano l’iva, ma per vedersi riconoscere il rimborso trascorrono anni in cui pur vantando un credito dall’amministrazione statale sono costretti, in molti casi a chiudere per fallimento. Basta l’accordo di tutti ed a mio avviso vi è una convergenza programmatica delle due forze politiche maggiori. Iniziamo a parliamo di problemi reali e a dare qualche soluzione e che si smetta di parlare solo di poltrone e di spartizione di sacche di potere”. Infine chiude Amoroso- “mettiamo l’esercito a fare il suo lavoro di difesa conto il rischio terrorismo, non sottoutilizziamo i nostri contingenti solo per l’operazione strade sicure. Fatto questo si può pensare di andare a casa, il Paese ha bisogno di stabilità”.

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Paride Amoroso (responsabile enti locali regione lazio pli)

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