ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

L'Università di Padova studia le cantine sociali trevigiane e il loro impatto

31/01/19

Confcooperative Belluno e Treviso finanzia una borsa di ricerca del Dipartimento “Territorio e sistemi agroforestali” dell’Università di Padova.

Il Veneto è di gran lunga la regione leader nel comparto vitivinicolo, sia per fatturato sia per volumi e valore delle esportazioni. All’interno del territorio regionale, l’area del Veneto orientale si è contraddistinta per i maggiori tassi di crescita e tra le aziende più dimensionate vi sono sicuramente le 16 cooperative vitivinicole trevigiane. Tutte insieme rappresentano numeri impressionanti: oltre il 50% delle uve raccolte e lavorate in provincia di Treviso e certificano metà del vino a denominazione, Prosecco e Pinot Grigio; un fatturato annuo complessivo (dato 2017) di circa 630 milioni di euro; oltre 4 milioni di quintali di uve lavorate (vendemmia 2018); il 55% del fatturato realizzato dall’export. Sono aziende che hanno vissuto una notevole evoluzione, si sono organizzate in filiera, in funzione di una sempre crescente proiezione sui mercati mondiali.
Oggi, nel Trevigiano, il sistema cooperativo del vino è in grado di gestire l'intero ciclo agro-industriale: dalla raccolta e vinificazione delle uve, fino all'imbottigliamento e alla commercializzazione. I risultati economici delle cantine cooperative trevigiane negli ultimi dieci anni, dal 2008 al 2017, sono fotografati dalla Ricerca “Percorsi (diversi) di crescita. La cooperazione agro-alimentare a Belluno e Treviso” (rapporto 2017), curata da Confcooperative Belluno e Treviso insieme professor Daniele Marini.

Partendo dalla Ricerca 2017, Confcooperative Belluno e Treviso - l'associazione territoriale che rappresenta le cantine cooperative trevigiane e i loro 9.500 soci - ha deciso di investire in un progetto di ricerca universitaria, per analizzare nel dettaglio e quantificare l'impatto socio-economico che tali cantine sociali producono nel territorio locale e non solo.

La borsa di ricerca, della durata di 5 mesi, è stata riservata ad una laureanda del corso di laurea magistrale dell'Università di Padova “Italian food & wine”, Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali (TESAF), con il coordinamento scientifico della professoressa Edi Defrancesco. Il titolo del progetto di ricerca è “Il ruolo economico e sociale delle cooperative vitivinicole della provincia di Treviso”.

“La selezione dei candidati si è tenuta il 29 gennaio a Padova – spiega il presidente di Confcooperative Belluno e Treviso, Valerio Cescon – partiremo subito con l'attività di studio. Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, che ci consentirà di evidenziare le ricadute di tipo economico e sociale generate dalle cantine cooperative nei confronti dei soci, degli operatori economici del territorio e, più in generale, del comparto agricolo del Nord Est. Avere un quadro di sintesi è estremamente utile ai gruppi dirigenti delle nostre imprese cooperative per affrontare scelte strategiche avvedute, in contesti in continuo movimento, sempre più legati a dinamiche globali”.

“L'attività di ricerca che realizzeremo in collaborazione con Confcooperative – aggiunge la professoressa Edi Defrancesco dell'Università di Padova – si baserà sia su un'analisi quantitativa dei principali dati di bilancio e indicatori economici, sia su informazioni extracontabili reperite mediante interviste dirette agli amministratori delle cantine sociali trevigiane. Il risultato finale sarà una pubblicazione che potrà diventare utile riferimento per quanti operano in questo settore economico oppure si relazionano con esso”.

“Il comparto agro-alimentare bellunese e trevigiano, di cui le cantine sociali della Marca Trevigiana fanno parte – ricorda Claudio Venturin, presidente del coordinamento vitivinicolo di Confcooperative Fedagri Veneto - comprende anche altri settori strategici, come il lattiero-caseario (2,45 milioni di quintali di latte raccolto, 190 milioni di fatturato), l'ortofrutticolo (130 milioni di euro di fatturato) e la zootecnia da carne (oltre 30 milioni euro di fatturato), i cereali e i servizi vari (30 milioni di euro). In totale quindi parliamo di oltre 1 miliardo di euro di fatturato e di oltre 11.200 aziende agricole socie considerando le province di Treviso e Belluno”.



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